Rispetto alle ultime due stagioni, il team inglese non è più il fanalino di coda della griglia, complice la stabilità tecnica e finanziaria.
Dorilton Capital salvatore della patria
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ToggleNelle ultime stagioni, la Williams era arretrata sulla griglia di partenza fino a diventare quasi una macchina di F2 per quanto lente fossero diventate le vetture dello storico team inglese (per la prima volta nella sua storia, la squadra aveva concluso il 2020 a quota 0 punti).
La scuderia di Groove era caduta in un buco nero dal quale sembrava non esserci più via di uscita. Alla crisi tecnica, si sono aggiunte pure le difficoltà finanziarie fino a che Claire Williams (figlia del patron Frank) ha dovuto cedere la proprietà al fondo americano Dorilton Capital per assicurare la sopravvivenza alle donne e agli uomini del team.
Williams 2021: non più fanalino di coda
L’apporto economico del fondo americano ha portato i suoi benefici già in questo 2021. Con George Russell (promesso sposo Mercedes) e Nicolas Latifi la squadra è riuscita a compiere progressi significativi che non solo le hanno permesso di riconquistare la zona punti (per di più con entrambe le macchine in Ungheria: Latifi 7° e Russell 8°, ndr) ma di staccarsi dal fondo dello schieramento correndo quasi sempre davanti ad Alfa Romeo e Haas.
A riprova dei miglioramenti palesati, vi è la ciliegina del podio da parte di Russell nella gara farsa di Spa Francorshamps, il primo per la Williams dal 2017, e anche l’accesso alla Q3 in alcune occasioni grazie agli exploit del pilota inglese.
Williams: futuro più roseo
In questo quadro, è facile ipotizzare un futuro più tranquillo per la Williams, la quale dal prossimo anno vedrà rafforzata la sua partnership con Mercedes, dal momento che usufruirà sia del motore sia del cambio del team di Brackley. La speranza naturalmente è quella di continuare la risalita dal fondo della griglia.