A Orbetello decide il VAR: Viviani declassato, vittoria a Gaviria

GIRO D’ITALIA – Elia Viviani taglia per primo il traguardo di Orbetello, ma la giuria vede una mossa scorretta e lo retrocede al 73° posto

Dallo scorso anno le “classiche monumento” ed i grandi giri sono dotati di una sorta di VAR di calcistica ispirazione per scovare irregolarità o scorrettezze all’interno del gruppo. In particolare, com’è ovvio che sia, sono le volate a ranghi compatti che più fanno lavorare il giudice seduto davanti al monitor. Oggi ad Orbetello, la dimostrazione dell’implacabilità del mezzo tecnologico, visto che ad occhio nudo non sembravano esserci state particolari irregolarità. Il traguardo era infatti stato tagliato per primo da Elia Viviani, bravo a mettersi sulla ruota di Ackermann, il vincitore di ieri, riuscendo poi a saltarlo negli ultimi 100 metri. Ma l’occhio elettronico del giudice ha visto un netto cambio di traiettoria del Campione d’Italia, che deviando dalla sua linea ha danneggiato il giovane Matteo Moschetti, costretto a smettere di pedalare. Severa, ma giusta, la sanzione comminata al campione veronese, retrocesso al 73esimo posto dell’ordine di arrivo.

La vittoria è così andata all’incredulo Fernando Gaviria che, impegnato nella sua volata, non si era accorto di nulla. Il francese Arnaud Démare è secondo, mentre Ackermann è riuscito a conservare il terzo posto e a consolidare la maglia ciclamino, con Moschetti che nonostante tutto ha centrato un ottima quarta piazza, primo degli italiani (ben 6 oggi nella top ten).

Se l’arrivo ha regalato emozioni, in diretta ed anche in differita, non si può dire altrettanto della tappa, lenta e noiosa, animata solo dal tentativo solitario da lontanissimo del giapponese Sho Hatsuyama che non aveva alcuna possibilità di riuscita. Il gruppo se l’è dunque presa molto comoda e la velocità è aumentata solo nei 30 chilometri conclusivi. Nulla cambia in classifica generale, invariata dalla scalata del San Luca, che vede dunque Primoz Roglic in maglia rosa.

Tappa 3: ordine di arrivo

Tappa 4: Orbetello – Frascati (km 235)

Altra tappa molto lunga, ma senza difficoltà altimetriche, che da Orbetello porta a Frascati. Il percorso è ondulato, ma non prevede vere e proprie salite, mentre il finale potrebbe rivelarsi insidioso, forse anche per gli uomini di classifica, visto che negli ultimi due chilometri la strada sale. Non è un vero e proprio arrivo per velocisti, ma qualcuno di loro potrebbe anche salvarsi e piazzare il colpo decisivo: penso a uomini adatti alle classiche come Arnaud Démare oppure al campione tedesco Pascal Ackermann che si sta dimostrando in grandissima forma.


Bettini Photo tratta dal sito www.cyclingnews.com