Max Verstappen e la Mclaren campioni del mondo di Formula Uno
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ToggleLa stagione più lunga della storia ha incoronato l’olandese della Red Bull tra i piloti e il
team di Woking tra i costruttori, al culmine di un’annata ricca di colpi di scena.
Quarto mondiale per Verstappen, l’unico a tenere a galla la Red Bull
Il quarto titolo piloti conquistato aritmeticamente a Las Vegas è indubbiamente quello più
sentito per Verstappen. Forte di un vantaggio cospicuo accumulato nella prima parte di
stagione, il figlio d’arte ha capitalizzato al meglio nella parte centrale della stagione il
margine sugli inseguitori, fra tutti Lando Norris, quando la sua Red Bull RB20 faticava
tantissimo a tenere il passo degli altri in una stagione caratterizzata da vicissitudini interne e
addii eccellenti in senso alla scuderia di Milton Keynes. Prima dell’inizio del campionato,
era scoppiato il caso Horner, col team principal che sembrava traballare e in rotta col padre
di Max, quel Jos Verstappen che aveva incominciato a intrattenere dialoghi sempre più fitti
con Toto Wolff per un clamoroso passaggio del figlio in Mercedes. Tuttavia, Max è stato
impermeabile al caos interno alla scuderia e, all’inizio della stagione, ha vinto 7 gare
quando la Red Bull era ancora competitiva per la vittoria. Come non bastasse, alle tensioni
interne hanno fatto seguito le uscite dal team di uomini chiave, su tutti Adrian Newey,
artefice delle monoposto vincenti del team anglo-austriaco. Non è un caso che con le uscite
degli uomini di spicco, la scuderia abbia perso quasi tutta la competitività mostrata andando
incontro a un calo verticale delle prestazioni: in questo contesto, il classe 1997 ha trascinato
il team fino alla conquista del titolo piloti, limitando tantissimo la perdita di punti nella
seconda parte del 2024, non potendo peraltro contare sull’aiuto del compagno Perez.
Dopo un discreto inizio, il pilota messicano è entrato in una spirale negativa da cui non si è
più ripreso, con uno scarsissimo apporto alla causa nel mondiale costruttori ed anche questo
ha contribuito a perdere il titolo costruttori (oltre ovviamente alla crescita di McLaren,
Ferrari ed in parte di Mercedes) ed ora, per Checo, l’addio alla Red Bull sembra oramai ad
un passo (il suo posto dovrebbe essere ereditato da Liam Lawson).
McLaren regina tra i team con una MCL38 a tratti imprendibile
Se per il mondiale piloti, l’impresa di Verstappen assume i tratti di un capolavoro di
maturità, tenacia e doti di guida, per il mondiale costruttori il successo della McLaren
assume le sembianze di un team tornato nel novero dei protagonisti dopo anni di anonimato
e ricostruzione dal dopo Dennis. Il team di Woking, già in forte ascesa nella seconda parte
del 2023, si era presentato ai nastri di partenza con l’obiettivo di centrare qualche vittoria di
tappa e di migliorare il quarto posto finale dello scorso anno: invece, il team diretto
dall’italiano Andrea Stella è riuscito a centrare un piccolo miracolo dopo aver avuto, per 3/4
di stagione, la monoposto migliore della griglia. Ovviamente, dietro ad un successo così
inaspettato, ci sono programmazione e investimenti attuati negli anni, dopo aver superato
una crisi finanziaria non da poco complici gli scarsi risultati ottenuti con Honda.
Tuttavia, il ritorno ai vertici non è stato semplice anche perché, dal punto dei vista dei
risultati in pista, non sempre la scuderia inglese ha capitalizzato il vantaggio tecnico avuto
da Miami in poi: il corposo aggiornamento portato in Florida ha letteralmente cambiato la
scala dei valori in pista, ma alcuni errori strategici uniti alle incertezze palesate da Norris,
soprattutto a livello psicologico nel confronto con Verstappen, hanno fatto sì che il bilancio
finale fosse “solo” di 6 vittorie (contro le 9 della Red Bull con il solo Max) a testimonianza
di come il team abbia dilapidato diversi punti durante la stagione (complice anche un Oscar
Piastri a corrente alternata) non riuscendo a lottare attivamente per il titolo piloti, e con la
partita per il mondiale costruttori ancora aperta all’ultima gara. Se il team di Zak Brown
parte coi favori del pronostico per il 2025, è anche vero che spetta ai due piloti compiere
quello step che possa consentire loro di ritagliarsi un posto importante nella battaglia per il
titolo piloti.