L’Inter perde a Londra e dovrà giocarsi tutto nella prossima partita!
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ToggleBastava un punto per tornare dalla insidiosa trasferta contro il Tottenham con la qualificazione agli ottavi di Champions League già in tasca. Purtroppo non ci siamo riusciti. A dieci minuti dalla fine Eriksen ha realizzato la rete della vittoria per gli Spurs, che permette alla sua squadra di andare a giocarsi la qualificazione in casa del Barcellona.
Le conseguenze di Tottenham-Inter
A noi resta lo scenario peggiore: la vittoria nell’ultima gara contro gli olandesi potrebbe infatti non bastare in caso di impresa inglese al Nou Camp. Non dipendiamo più da noi stessi, ma dobbiamo sperare che oltre a fare la nostra parte, cioè vincere, il Tottenham non faccia la sua, perdendo o pareggiando contro Messi e compagni.
Parliamoci chiaro, al momento dei sorteggi essere ancora vivi a una sola partita dalla fine del girone ci sarebbe sembrata un’ottima notizia. Avrebbe voluto dire che avevamo onorato al meglio la competizione, e che stavamo continuando a percorrere la strada per tornare a essere parte della cerchia delle grandi d’Europa.
E invece dall’alto dei nostri sette punti, con il match point da spendere a Wembley, tornare a casa con le pive nel sacco ha determinato una certa delusione. Perché abbiamo preso il gol decisivo in un momento tutto sommato positivo della nostra partita: pochi minuti prima Perisic aveva sfiorato, su imbeccata di Borja Valero, il gol con un bel tiro che aveva impegnato severamente Lloris. E soprattutto perché in fondo quel gol era evitabile.
Bastava forse essere abbastanza furbi da fare quello che Alderweireld aveva fatto con Icardi lanciato a rete nel primo tempo: a costo di spendere un giallo, era necessario buttare giù Sissoko e forse adesso staremmo parlando di un pareggio che vale oro, piuttosto che di una bruciante sconfitta.
Primo tempo sottotono e l’equivoco Nainggolan
Il pallino del gioco nel primo tempo è stato saldamente nelle mani del Tottenham, che ha a più riprese sbattuto sul muro difensivo interista e sfiorato chiaramente il gol solo in occasione della traversa colpita da Winks, frutto di un bellissimo tiro a giro da fuori area.
L’Inter dal canto suo ha cercato di contenere le iniziative degli Spurs, provando a organizzare qualche sortita una volta recuperata la palla, ottenendo però pochi risultati. Siamo stati imprecisi e frettolosi nelle scelte, cosa che ci accade troppo spesso quando sentiamo la pressione della partita. E soprattutto siamo apparsi scollati tra difesa e attacco, con un centrocampo che faticava a prendere le misure agli inglesi e a organizzare il gioco. Imbarazzante in questo senso la prova di Nainggolan, che non è mai entrato in partita e sembrava girare a vuoto.
Il perché di una prestazione tanto scialba è apparso chiara nei minuti finali del primo tempo, con Borja Valero a sostituire il belga vittima di infortunio. Spalletti a fine gara ha spiegato come Nainggolan avesse dolore alla caviglia e come nel tentativo di sentire meno dolore si fosse procurato un indurimento muscolare.
Ricapitolando: il Ninja ha giocato, male, una quarantina di minuti, influenzando in negativo la prestazione della squadra, è dovuto uscire e da quel momento l’Inter ha iniziato a giocare in maniera decisamente più convincente. Sarà pure un caso, ma dopo pochi istanti dalla sua entrata Borja Valero si è pure trovato sui piedi la palla del possibile 1 a 0, perdendo però l’attimo per la conclusione e facendosi chiudere da Aurier. Per non parlare del secondo tempo, con l’Inter decisamente più in palla, grazie alle geometrie e il fosforo dello spagnolo.
Le scelte dubbie di Spalletti
La domanda sorge dunque spontanea, non sarebbe stato meglio partire direttamente dal primo minuto con Borja Valero al posto di Nainggolan, visto la differenza di forma tra i due? Capisco l’importanza dell’ex Roma e mi rendo anche conto di quanto Spalletti conti su di lui, ma mettere in campo un giocatore acciaccato non l’ho mai trovata un’ottima idea. Bene che ti vada ti sei già giocato un cambio.
Certo, è anche vero che parlare dopo è sempre più facile, e che i centrocampisti a disposizione in Champions sono contati, ma se devo fare una critica, forse la prima in tutta la stagione al nostro allenatore, è questa: va bene l’importanza del giocatore, ma in campo devono starci quelli che possono correre e dare tutto per la squadra. Quello che ha fatto a partire dal 44′ del primo tempo Borja Valero.
Secondo tempo di piglio, ma l’ingenuità ci condanna alla sconfitta
L’Inter che scende in campo nei secondi 45 minuti appare ben diversa da quella del primo tempo. Concentrata e più convinta, la squadra sa cosa fare, imbriglia con maggiore facilità le iniziative degli Spurs e si affaccia dalle parti di Lloris sempre con maggiore frequenza.
Vecino, Skriniar e soprattutto Perisic con una conclusione deviata in angolo dal portiere francese, mettono in apprensione la difesa del Tottenham, Borja Valero intanto ha preso in mano le chiavi del nostro centrocampo e diventa uomo ovunque.
Gli inglesi non stanno certo a guardare e provano più volte a bucare la nostra retroguardia, che comunque controlla bene la partita. Infatti Handanovic non è costretto a fare grandissime parate. Tutto sembra andare più o meno bene, vediamo l’obiettivo avvicinarsi, ma il nostro sperare si infrange prima sul gol di Eriksen e poi sul tiro a botta sicura di Asamoah, ribattuto dalla difessa inglese, che nell’ultimo minuto di recupero avrebbe potuto regalarci il gol qualificazione.
L’Inter si qualifica se…
L’Inter torna a Milano delusa senza dubbio, ma consapevole che ancora abbiamo della strada da fare. Tutto è ancora da giocare. Tra due settimane riceviamo in casa il Psv Eindhoven, abbiamo un solo risultato: vincere. E sperare che il Tottenham non vinca, nel caso ci riuscisse non potremmo fare altro che complimentarci con loro per l’impresa in terra spagnola e concentrarci sull’Europa League… ma è presto per fasciarci la testa no?
La polemica Di Gennaro-Inter
PS Sembrerebbe che Di Gennaro martedì sera si sia fatto beccare in un fuori onda nel quale diceva non si sa bene riferendosi a chi “Squadraccia“. Ora, lui sostiene che stesse parlando del Galatasaray, sconfitto anche ieri sera, e non dell’Inter, ma è lecito che più di un dubbio possa essere venuto al tifoso interista che, tra l’altro, ha assistito a una cronaca del primo tempo poco incoraggiante, diciamo così, per il colori nerazzurri. Certo è che, sia come sia, certi disguidi succedono solo con noi, con altri certe disattenzioni non sono neanche contemplate…