La Roma non è una squadra che vince molto, ne siamo consapevoli. Come disse il grande Francesco Totti “qui si vince poco, ma è una scelta di vita”. Una persona sceglie e decide di legarsi a questa maglia pur sapendo che non sarà per niente facile. Si dice che i tifosi romanisti siano abituati a soffrire, si dicono tante cose su di noi, ma sarebbe impossibile spiegare il vero motivo che spinge ogni persona ad amare e vivere per questi colori.
“Non avete mai vinto nulla, di cosa volete vantarvi?” la risposta è semplice, di tutto. Forse è proprio questo che ci differenzia dalle altre tifoserie. Abbiamo sempre qualcosa di cui essere fieri. In primo luogo siamo fieri di essere romanisti, sempre. Anche quando siamo arrabbiati, quando vorremmo lasciarla lì dopo neanche 90 minuti, qualcosa ci tiene legati a lei. Forse la speranza. O forse semplicemente il fatto che non possiamo fare a meno di questo amore.
AS Roma, TOP 11 degli ultimi 30 anni
Indice dei contenuti
Toggle- AS Roma, TOP 11 degli ultimi 30 anni
- 11. Alisson Backer: uno dei portieri più forti al mondo
- 10. Cafu: il terzino destro per eccellenza
- 9. Aldair: il nostro grande difensore “Pluto”
- 8. W. Samuel: uno dei migliori difensori visti a Trigoria
- 7. Vincent Candela: un grande amore per un grande difensore
- 6. Emerson: giocatore totale di centrocampo
- 5. Daniele De Rossi: centrocampista romano e romanista
- 4. Radja Nainggolan: uno dei migliori centrocampisti degli ultimi anni
- 3. Vincenzo Montella: tra i migliori attaccanti della Roma negli ultimi 30 anni
- 2. Gabriel Batistuta: uno dei migliori attaccanti di tutti i tempi
- 1. Francesco Totti: il miglior attaccante e calciatore nella storia della Roma
In questi ultimi 30 anni la nostra Roma ha visto indossare la propria maglia da grandi giocatori, alcuni dei quali hanno lasciato un vuoto incolmabile. Proviamo a fare una Top 11 dal 1990 ad oggi, o meglio, la formazione ideale con i migliori giocatori per ogni ruolo. Partiamo dal portiere fino ad arrivare agli attaccanti.
11. Alisson Backer: uno dei portieri più forti al mondo
Brasiliano, classe 1992. Diventa ufficialmente un giocatore della Roma l’1 luglio 2016 per 8 milioni di euro. Inizialmente riserva di Szczesny, fa il suo esordio con questa maglia nei play-off di Champions League contro il Porto. Per tutto il resto della stagione viene messo titolare per le competizioni di Europa League ma mai in campionato. O almeno fino a quando non prende il posto di Szczesny come titolare nella stagione 2017-2018. Un portiere che ci è rimasto particolarmente nel cuore dopo aver dimostrato di essere uno dei più forti al mondo nel suo ruolo e dopo averci aiutato nella scalata in Champions League arrivando in semifinale contro il Liverpool al quale verrà, purtroppo, venduto a titolo definitivo per 62,5 milioni più 10 di bonus nell’estate del 2018.
10. Cafu: il terzino destro per eccellenza
“Il Pendolino”, soprannominato così per le sue infinite corse avanti e indietro lungo la fascia destra, nasce a San Paolo (Brasile) il 7 giugno del 1970. Due volte campione del mondo. Viene acquistato dalla Roma nel 1997 per 13 miliardi di lire e indossa la maglia giallorossa fino al 2003. Viene schierato titolare in tutte le partite dell’annata dello scudetto del 2001. Diventa, quindi, uno dei protagonisti di questa importante vittoria e il suo nome figura nella nostra Hall of Fame. Cafu è considerato uno dei migliori terzini destri di sempre, basti ricordare uno degli episodi più belli di quel famoso anno di vittorie: il triplo sombrero a Nedved durante il derby della capitale. “Un grande classico” come scrisse lui stesso lo scorso anno sul proprio profilo Instagram ricordando quel fantastico momento. Insomma, un giocatore che non potrà di certo essere dimenticato.
9. Aldair: il nostro grande difensore “Pluto”
Nato in Brasile, precisamente a Ilhéus il 30 ottobre del 1965, indossa la maglia giallorossa per tredici stagioni compresa, ovviamente, quella dell’ultimo scudetto. Acquistato nel 1990 per 6 miliardi di lire, giocò la sua prima annata con la Roma concludendo con la vittoria della settima Coppa Italia. Gli anni ’90 furono anni difficili per la nostra squadra, tant’è che prima di riuscire a vedere un altro trofeo esposto nella bacheca giallorossa passò un decennio. In questi anni Aldair riceve la fascia di capitano da Abel Balbo, che deciderà poi di cedere a Francesco Totti in occasione della partita contro la Fiorentina del 17 ottobre 1998, titolo che si ufficializzerà nell’ottobre dell’anno seguente. Anche lui viene definito come uno dei più forti difensori al mondo e, per celebrare la sua lunga permanenza nella squadra capitolina, il 2 giugno 2003 viene celebrato all’Olimpico l’Aldair Day. Al termine di questa giornata il presidente Franco Sensi, su richiesta dei tifosi, decide di ritirare la numero 6 fino al 2013 quando, su richiesta dello stesso Aldair, torna nuovamente disponibile in occasione del nuovo acquisto Kevin Strootman.
8. W. Samuel: uno dei migliori difensori visti a Trigoria
Difensore centrale, soprannominato “The Wall” (il muro) perchè dalle sue parti non si passava neanche per sogno. Walter Samuel nasce a Firmat in Argentina il 23 marzo 1978. Arriva giovanissimo nella capitale nell’estate del 2000. La Roma compra il suo cartellino per 34 miliardi di lire e da subito si afferma come leader della difesa. Anche lui diventa Campione d’Italia insieme ai giallorossi nel 2001 e rimane nella capitale per 4 anni durante i quali vince uno scudetto e una Supercoppa Italiana. Come ha sempre detto durante la sua carriera, Samuel è una persona molto timida che non ha mai amato ritrovarsi sotto la luce dei riflettori ma questo non ha sicuramente influito sulle sue prestazioni, in quanto rimane uno dei migliori difensori che Trigoria abbia mai visto.
7. Vincent Candela: un grande amore per un grande difensore
Decisamente un forte legame quello tra i tifosi giallorossi e l’ex calciatore francese. Nasce a Bédarieux il 24 ottobre 1973, Vincent Candela arriva a Roma nel gennaio del 1997 e rimane per ben nove stagioni. Prende, quindi, il via questo grande amore che conta 289 presenze in gare ufficiali. Schierato come terzino sinistro durante gli anni di Zeman e come centrocampista esterno durante quelli di Capello. Insieme alla Roma vince uno scudetto e la Supercoppa Italiana ma viene soprattutto ricordato per la grande tecnica e per gesti che lui definiva “naturali”, i più belli. Come, ad esempio, quello in finale di Supercoppa Italiana: dopo soli 6 minuti Candela recupera la palla a seguito di un calcio d’angolo sprecato, fa partire da fuori area un tiro che si infila all’angolino della porta avversaria portando la Roma in vantaggio. Un vero fuoriclasse.
6. Emerson: giocatore totale di centrocampo
Calciatore brasiliano nato a Pelotas il 4 aprile 1976. La Roma lo acquista nell’estate del 2000 ma viene subito colto da un grave infortunio che lo costringe a rimanere fuori dal campo fino a gennaio. Rimane comunque una figura importante nella storia romanista sia per essere stato l’ennesimo protagonista dell’ultimo scudetto totalizzando nel corso della stagione 13 presenze e 3 gol, sia per essere stato un grande centrocampista. Antonioli lo descrisse come un “giocatore totale di centrocampo che fece fare il salto di qualità a tutta la squadra nel momento cruciale del campionato”. Soprannominato “Il Puma” per i suoi movimenti molto agili nel catturare la palla e nell’impostare rapidamente il gioco.
5. Daniele De Rossi: centrocampista romano e romanista
Uno degli amori più grandi dei tifosi romanisti. Uno dei giocatori storici della Roma. Nasce a Roma il 24 luglio del 1983, viene convocato in prima squadra all’inizio del 2001 senza scendere mai in campo. Fa il suo esordio nell’ottobre del 2001 e, subito dopo Francesco Totti, detiene il record di presenze. Vince con la Roma due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Nel 2017 eredita la fascia di capitano fino al 26 maggio del 2019, giornata in cui disputa la sua ultima partita all’Olimpico. L’ultima partita giocata proprio contro il Parma dopo 18 anni esatti dalla vittoria del terzo scudetto: stessa squadra avversaria, stesso giorno, stesso campo. Un giocatore amato da chiunque, anche da tifosi di altre squadre, per la sua simpatia, la sua obiettività e il suo senso di responsabilità. Innamorato completamente della propria città e dei propri tifosi, tanto da concludere la lettera del suo addio con questa frase “Nessuno mai vi amerà più di me”. Insomma un grande, grandissimo amore.
4. Radja Nainggolan: uno dei migliori centrocampisti degli ultimi anni
Nasce ad Anversa (Belgio) il 4 maggio 1988. Centrocampista spesso schierato come mezzala o mediano davanti alla difesa. Arriva in prestito alla Roma nel gennaio del 2014, quando non eravamo molto lontani dal primo posto occupato dalla Juventus. Proprio per questo la notizia del suo arrivo fa sognare da subito tutti i tifosi romanisti, che non vedevano l’ora di godere del grande centrocampo che si era formato De Rossi-Pjanic-Strootman-Nainggolan. Sogno che viene in parte infranto dopo poche settimane a seguito dell’infortunio di Strootman. Soprannominato “Il Ninja” per il suo stile di gioco, Radja rimane alla Roma per 4 stagioni dando sempre il massimo e con un rendimento altissimo. Talmente rispettato dai tifosi giallorossi che al suo ritorno all’Olimpico con la maglia del Cagliari appare una scritta in curva sud “Mai un avversario, bentornato Radja”.
3. Vincenzo Montella: tra i migliori attaccanti della Roma negli ultimi 30 anni
Vincenzo Montella, attaccante italiano, nasce a Pomigliano d’Arco il 18 giugno 1974. Nell’estate del 1999 viene acquistato dalla Roma per 40 miliardi di lire. Conosciuto con il soprannome Aeroplanino per via del suo tipico modo di esultare, conclude la sua prima stagione alla Roma con 18 gol. Con l’arrivo di Batistuta viene lasciato spesso in panchina ma trova comunque modo di segnare e di farsi notare, concludendo il campionato con un bel gol durante la partita decisiva contro il Parma per aggiudicarsi il titolo di Campioni d’Italia: “Apre le danze Totti, replica Montella, chiude i giochi Batistuta”. Grande attaccante.
2. Gabriel Batistuta: uno dei migliori attaccanti di tutti i tempi
Siamo arrivati a parlare di uno dei migliori attaccanti di tutti i tempi: Gabriel Batistuta. Nasce in Argentina, ad Avellaneda, il 1 febbraio 1969. Centravanti abile di testa, di piedi e nei calci da fermo. Passa alla Roma nell’estate del 2000 per 70 miliardi di lire e durante la sua prima stagione realizza 20 gol chiudendo in bellezza la partita del terzo scudetto. Un Re Leone per lo scudetto. La Fifa lo ha catalogato come uno dei primi 100 giocatori viventi. La cifra che la società pagò all’epoca per Batistuta fu la cifra più alta mai pagata per un giocatore di quell’età (31 anni). Considerato da sempre un leader per la sua grande intelligenza tattica e il suo carisma.
1. Francesco Totti: il miglior attaccante e calciatore nella storia della Roma
Oltre ad essere il migliore attaccante e calciatore che la Roma abbia mai visto, Francesco Totti è anche uno dei più grandi giocatori della storia del calcio italiano e tra i più forti giocatori al mondo. Nasce a Roma il 27 settembre 1976 e dedica a questa squadra tutta la sua vita. I suoi numeri sono da record: 786 presenze e 307 reti segnate. E’ il giocatore che detiene il record italiano di gol segnati con la stessa maglia ed è l’attaccante con più presenze in serie A avendo preso parte a 25 campionati. Nel 1998 eredita la fascia di capitano da Aldair che in occasione del suo addio disse “Ho dato la fascia di capitano a Totti perché per la Roma dava tutto. Sei immenso Francesco”. Quel giorno, il 28 maggio 2017, erano presenti 60mila persone. Lo stadio completamente pieno e in lacrime per salutare il nostro unico e immenso capitano: Francesco Totti. L’amore che noi tifosi abbiamo provato e continueremo a provare per lui non sarà mai abbastanza per compensare tutta la sua vita dedicata a questa squadra, a questi colori e a questa città. Totti è, e sarà sempre, la Roma. “Si dica che ho vissuto al tempo di Totti”.