Milan: top 5 del decennio 2010/2019- Le piccole luci fugaci in un’epoca buia
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Toggle“Top 5 del decennio del Milan”. No, non è uno scherzo. Sicuramente qualcuno se lo sarà chiesto. In questo articolo mi cimenterò nella difficile impresa di passare in rassegna i 5 migliori momenti del Milan delle ultime 10 stagioni. Descrivere le situazioni più “tragiche” sarebbe stato troppo facile. Avrei avuto moltissime idee da cui attingere. L’unica, non banale, difficoltà sarebbe stata quella di dover fare una selezione troppo contenuta dei diversi momenti bui di questi dieci anni.
Il pessimo andamento del Milan degli anni 10′-20′ non ha lasciato scampo a nessuno: società, allenatori e giocatori. Ricorderemo questo periodo come quello dei ribaltoni societari: termina l’era Berlusconi ed inizia quella che doveva essere l’era Li Yonghong, un cinese dalla dubbia affidabilità che fortunatamente rimane presidente per poco più di un anno. Tempo sufficiente a causare più di qualche guaio in termini di indebitamenti societari. In quel periodo, ai piani alti dell’amministrazione del club sedevano Mirabelli e Fassone che passeranno alla storia come i protagonisti di una delle campagne acquisti più sprecone e fallimentari degli ultimi anni. Nell’estate del 2018 il fondo d’investimento americano Elliott subentra all’inadempiente Li Yonghong, nominando Paolo Scaroni nuovo presidente del club rossonero.
Sulla panchina, nel corso di questi dieci anni, le cose non vanno di certo meglio, dopo l’esonero di Allegri, si segue la politica “vecchie glorie del Milan”, e via con Seedorf, Inzaghi, Brocchi e Gattuso. I diversi allenatori (tra questi ricordiamo anche Mihajlovic, Montella e Giampaolo) vengono fatti fuori uno dopo l’altro: chi per responsabilità principalmente proprie, chi per colpe di un club non all’altezza.
Ma non lasciamoci ingannare da questa breve introduzione. Oggi, infatti, si parlerà solo di ciò che di buono è successo in questi anni. Ecco i top 5 momenti del decennio del Milan in ordine cronologico.
Lo scudetto del 2011
Pronti, via e abbiamo già raggiunto il momento più alto di questi ultimi dieci anni: lo scudetto del 2011. In quell’anno sulla panchina sedeva un’ancora poco quotato Massimiliano Allegri. La campagna acquisti di quell’anno fu segnata dal grande arrivo di Ibrahimovic che trascina la squadra verso il successo in Serie A. Non era più il Milan che tritava ogni squadra, in Italia e in Europa, ma era comunque un buon Milan. La formazione ruotava attorno a Ibra, ma non ne era morbosamente dipendente. Tecnica e carisma non mancavano: da Nesta a Seedorf passando per Pirlo e Van Bommel. In difesa Allegri non può mai rinunciare alla qualità di Thiago Silva, che a un anno e mezzo dal suo approdo in Italia gioca una stagione stratosferica. L’estro di Cassano e Robinho, la spensieratezza di Boateng e i lampi sempre più intermittenti di Pato fanno il resto. Difficile immaginare che dall’anno successivo sarebbe iniziata un’interminabile caduta.
La Supercoppa Italiana del 2011
Il 6 agosto del 2011 viene disputata la Supercoppa italiana che vede scontrarsi il Milan, vincitore della Serie A, contro l’Inter, trionfante in Coppa Italia. Sulla panchina dei cugini nerazzurri c’era il Gasp, che tentava di rivitalizzare una squadra calata vertiginosamente dopo i fasti del 2010.
La partita è subito in salita per il Milan che va sotto dopo un gol di Sneijder. Nel secondo tempo Ibra e Boateng ribaltano il match che termina per 2 a 1 a favore dei rossoneri. Allegri conquista il secondo titolo della sua gestione.
Ibrahimovic capocannoniere (2011/2012)
Ibra approda al Milan nell’estate del 2010, gioca una buonissima prima stagione dove è protagonista della vittoria dello scudetto. Ma è il secondo anno quello in cui fa veramente la differenza. Il Milan arriva secondo in campionato, superato all’ultimo dalla Juve di Conte. Ibra colleziona 44 presenze stagionali condite dalla bellezza di 35 reti, 28 di queste in campionato. Ecco qui i suoi migliori gol con la maglia rossonera.
Di quella stagione si ricorda anche la storica rimonta del Milan ai danni del Lecce. I rossoneri, sotto di tre gol, terminano la partita per 4 a 3 con doppietta di Boateng, Oddo e Yepes.
Milan – Inter 3 a 0 (2016)
Negli ultimi anni il Milan offre il lato migliore di sé nella parte centrale della stagione. A gennaio del 2016, infatti, gioca un gran derby rifilando tre gol all’Inter. A segno Alex, Bacca e Niang. Sulla panchina sedeva Mihajlovic che verrà esonerato, tra la perplessità dei tifosi, a poche partite dal termine della stagione. Al suo posto arriva Brocchi che non riesce a dare la spinta giusta: Il Milan chiude la stagione settimo.
La Supercoppa Italiana del 2016
La stagione 2016/2017 è la prima sotto la guida di Montella. A dicembre si gioca a Doha la Supercoppa Italiana contro la Juventus. La squadra di Allegri passa subito in vantaggio con Chiellini. Dopo pochi minuti, il capitano Romagnoli firma il gol del pareggio. Il punteggio di 1 a 1 continua fino al termine della partita che, dopo 120 minuti, si risolve ai rigori. Dopo l’errore di Dybala, Pasalic firma il gol decisivo per la vittoria. Difficile dimenticare Abate e Montolivo che alzano contemporaneamente la coppa al cielo, un momento che non poteva mancare nella top 5 del decennio del Milan.