Tappa a Masnada, maglia rosa a Conti. I big se la prendono comoda…

GIRO D’ITALIA – La fuga a lunga gittata va in porto: per Fausto Masnada è la prima vittoria da professionista, Valerio Conti corona un sogno

Fausto Masnada e Valerio Conti vanno entrambi a segno nella 6^ tappa del Giro d’Italia, quella con arrivo a San Giovanni Rotondo.

I due italiani facevano parte di una fuga di 13 corridori che i big ha deciso di lasciare andare sin dalle prime battute, concedendo un vantaggio sufficiente a giocarsi la vittoria di tappa. Determinante in questo senso la caduta di cui è stato vittima la maglia rosa Primoz Roglic, che ha sofferto qualche escoriazione ed ha quindi preferito non correre rischi, consapevole che perdere il simbolo del primato a questo punto della corsa sarebbe probabilmente stato più vantaggioso che non conservarlo.

Dal gruppo dei 13 fuggitivi, Conti e Masnada sono andati all’attacco sull’unica vera salita di giornata, posta nel finale, e sono riusciti a fare il vuoto sugli ex compagni di ventura, giunti dopo una quarantina di secondi. Tra i due non c’è stata volata, ma entrambi sono risultati vincitori: Masnada con la prima vittoria da pro, Conti con la prima maglia rosa della sua carriera.

Il gruppo dei migliori, salito in maniera estremamente regolare è giunto dopo 7’19” e la classifica generale ne è uscita stravolta, visto che molti dei 13 attaccanti sono rientrati in gioco. In particolare si segnala Andrey Amador, 9° all’arrivo a 57″ ed ore 9° anche il classifica generale a 3’27” da Conti, ma con quasi 2′ di vantaggio su Roglic: il costaricense fu 4° al Giro d’Italia del 2015 ed è un ottimo cronoman, quindi non va sottovalutato.

Tappa 6: ordine di arrivo

Tappa 7: Vasto – L’aquila (km 184)

Da Vasto la corsa risale l’Adriatico con una tappa caratterizzata da continui saliscendi, tra i quali quelli di Ripa Teatina e Chieti ed un solo gpm, quello delle Svolte di Popoli (2^ cat.), ma anche un finale molto insidioso, soprattutto l’ultimo chilometro all’interno del centro cittadino de L’Aquila. Prima di entrare in città, si affronta la salita di Via della Polveriera con pendenze attorno al 5-6% e punte del 9%, poi la discesa verso il Castello ed il passaggio cittadino, fino ad affrontare l’ultima discesa che termina con una svolta secca verso destra ai 2 km dall’arrivo: ai -1.500 m la strada inizia a salire, ma è l’ultimo chilometro che deciderà la corsa, con una pendenza attorno al 7% ed una punta dell’11% poche centinaia di metri prima di immettersi nel rettilineo finale.


Bettini Photo tratta dal sito www.cyclingnews.com