Supercoppa Argentina: Racing-River 0-5. Sono 13 i titoli in carriera di Gallardo
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ToggleLa manita degli uomini di Gallardo alla Academia: Pizzi già a rischio?
Ed è il trofeo numero 13 quello della scorsa notte per Marcelo Gallardo, che ormai da quasi 7 anni è alla guida del River Plate, da intendersi 13 titoli in carriera (un campionato uruguaiano con il Nacional agli albori).
Desde la B hasta el Bernabeu: l’era del Muneco in breve
El Muneco è arrivato sulla panchina del River dopo le dimissioni di Ramon Diaz, su designazione di Enzo Francescoli, bandiera e ora dirigente del club di Nunez e si sa: i buoni consigli vanno sempre ascoltati.
Gallardo da quando e al club ha totalizzato in 321 partite: 173 vittorie, 81 pareggi e 63 sconfitte, una media notevole, no? Se poi ci aggiungiamo il fatto che tra i successi vi sono: la Copa Sudamericana 2014 (con l’eliminazione del Boca in semifinale al Monumental, il rigore parato da Barovero a Gigliotti sullo 0-0 iniziale), la Libertadores 2015 vinta contro i messicani del Tigres, ben 19 anni dopo dall’ultima volta. L’apoteosi arriva nella finale dell’edizione 2018, della più importante competizione continentale per club dell’America Latina. Sì perché quella finale è il SuperClasico.
Sappiamo tutti com’è andata a finire e sappiamo ancora meglio che: non ci sarà mai rivincita. Tuttavia, a Gallardo in bacheca con i Millonarios manca il campionato: lo aggiungerà alla sala trofei? Staremo a vedere.
Racing irriconoscibile: già traballa Pizzi?
Juan Antonio Pizzi è arrivato alla fine di una telenovela tra Diego Milito e Victor Blanco, che di conseguenza è coinciso con l’addio al club del Principe. I problemi però per l’Academia non sono iniziati da quest’anno, ma appena dopo la conquista della SAF 2018/2019.
Nella sessione di mercato invernale, quella di giugno 2019 il Racing ha lasciato partire i seguenti giocatori: Renzo Saravia, Ricardo Centurion, Alejandro Donatti, Pol Fernandez, Neri Cardozo. Dunque la spina dorsale della rosa, oltre ad essere uno sfoltimento non da poco.
Beccacece comunque ha avuto a disposizione nella stagione successiva gente come: Hector Fertoli, Nicolas Reniero, Matias Rojas riuscendo a chiudere una buona stagione, al quarto posto e a farsi onore in Copa Libertadores eliminando i campioni in carica nella stagione precedente: il Flamengo agli ottavi.
L’inizio di questa stagione ha visto un Racing a corrente alternata -nettamente alternata-, visto che: se in Libertadores si è arreso solo ai quarti di finali al Boca di Miguel Angel Russo, in Copa Maradona ha totalizzato zero punti in cinque partite su sei della fase a gruppi, perdendo in maniera anche abbastanza brutta contro: Atletico Tucuman, Arsenal de Sarandì e Uniòn de Santa Fe.
Un Racing decisamente da rivedere, tuttavia personalmente non ritenevo necessario l’avvicendamento in panchina: poiché la crisi di risultati è una conseguenza fisiologica finché l’organico non entri totalmente in sintonia con gli schemi del nuovo tecnico. Pertanto, più che colpa di Pizzi è colpa di Blanco e il suo azzardo, perché di questo si tratta: un azzardo.
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