A Madrid è il River Plate ad alzare la Copa Libertadores. Rammarico Boca Juniors.
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ToggleLa finale al Bernabeu
Il River Plate vince la sua quarta Copa Libertadores in un inedito scenario: il Santiago Bernabeu scelto dalla Conmebol per motivi di sicurezza. La Spagna risponde alla richiesta e organizza la finale con entrambe le tifoserie senza scontri e alla presenza di grandi campioni del mondo dello sport come Cristiano Ronaldo, Leo Messi, Diego Simeone e Paulo Dybala. La Conmebol è riuscita a trasformare gli scontri dell’andata in una festa del calcio seppur in un’atmosfera di tensione in campo per la posta in palio non a caso definita storica.
Il vantaggio del Boca
Gli Xeneixes recriminano perchè nella doppia finale sono passati per ben tre volte in vantaggio. All’andata i gialloblu riuscirono a passare due volte in vantaggio recuperati da Pratto. Domenica sera è ancora El Pipa Benedetto, che già aveva segnato all’andata e in semifinale a beffare la difesa millonaria e a battere Armani in uscita per il vantaggio Boca. La linguaccia liberatoria e sbeffeggiante fa capire in che tensione giochino i 22 in campo.
La ripresa tutta biancorossa
Il Boca, che aveva giocato alla pari nel primo tempo con veloci ripartenze, nella ripresa subisce il pressing del River. Al 17° Benedetto esce per far spazio a Abila, un cambio definito da tutti inspiegabile. Alcuni dicono che sia per un problema fisico ma nessuno in conferenza stampa si lascia sfuggire alcuna indiscrezione. Gallardo, l’allenatore del River, toglie invece Ponzio per far spazio a Quintero e reclama un calcio di rigore per un fallo del portiere del Boca su Pratto. È proprio l’attaccante ex Genoa, già in goal all’andata a siglare l’1-1 su una veloce azione sulla destra. I millonarios provano a chiudere la partita ma si va ai supplementari. Schelotto, il ct del Boca stupisce prima del triplice fischio, con il cambio del Capitano Pérez con Fernando Gago, ex Real Madrid. Gallardo sostituisce invece Montiel con Mayada.
I supplementari: la gioia River
Ma è dopo il 90° che inizia il vero dominio millonario, in particolar modo dopo l’espulsione di Barrios, tra i migliori fino a quel momento, per doppia ammonizione. Schelotto corre ai ripari inserendo Jara al posto dell’attaccante Villa. Gallardo osa e vuole vincere la partita con il 18enne Álvarez. Nel secondo tempo supplementare, è Quintero con un gran tiro fa fuori area a regalare la festa River al 108°. Entra finalmente Carlitos Tévez, inserito davvero tardi da Schelotto, mentre il River sostituisce Zuculini con Fernandez.
I minuti finali: l’assalto del Boca
Ma la parte cinematografica di questa sfida è nei minuti finali. Il portiere Andrada sale su tutti i calci d’angolo e prova anche a impostare, quasi fosse un portiere di movimento del calcio a 5. Gago si fa male ed il Boca è costretto a giocare gli ultimi minuti in 9 rischiando il goal degli avversari su contropiede. All’ultima azione quasi a inizio del recupero, ecco il palo del Boca da parte di Jara su un tiro che poteva avere maggior fortuna. E sull’azione successiva il Pity Martinez, deposita la palla in rete per il 3-1 finale per i Millonarios.
Spettacolo in campo e anche in tribuna
È stata una finale indimenticabile, molto diversa da quella che si sarebbe vissuta al Monumental in uno stadio in cui sarebbero stati presenti solo gli aficionados del River Plate. È festa grande a Buenos Aires e a Madrid per tutti i fan del River, mentre i sostenitori del Boca recriminano e pensano agli errori della loro squadra in una finale irripetibile.
I migliori
È Gallardo, l’allenatore del River Plate a meritare la palma di migliore con il cambio di Quintero e la maggior scelta in panchina. Per il Boca sugli scudi Benedetto e meritavano maggior spazio Carlitos Tévez e Mauro Zarate che ha visto tutta la partita in panchina.
Si può criticare Schelotto per gli errori nella partita decisiva, ma un tecnico che è riuscito a riportare il Boca in finale dopo tanti anni, è sicuramente da elogiare anche in vista di una sicura partenza visto il contratto in scadenza al 31 dicembre 2018.
La Coppa Intercontinentale
Sarà il River Plate a giocarsi la Coppa Intercontinentale che inizierà già domani. La vincitrice della Coppa Libertadores attende in semifinale il suo avversario con il Campione d’Europa del Real Madrid. Le altre partecipanti sono Al Ain, Kashima Antlers, Chivas, Esperance di Tunisi e Team Wellington. Sabato 22 dicembre allo Stadio Sheikh Zayed di Abu Dhabi si giocherà la finale per una nuova grande serata di calcio.
Foto: Javier Soriano – AFP
A Buenos Aires si gioca o no? Alla fine no, si è giocato a Madrid