Trionfi, fallimenti e Anconetani come uomo copertina: ripercorriamo la storia del calcio Pisa
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Toggle- Trionfi, fallimenti e Anconetani come uomo copertina: ripercorriamo la storia del calcio Pisa
- 1909-1945: dalla fondazione alla fine della guerra
- 1946-1977: l’esordio in Serie A e gli anni bui
- 1978-1991: Romeo Anconetani e la Serie A
- 1992-2020: storia recente del Calcio Pisa, dai fallimenti al ritorno in Serie B
La Storia dell’Associazione Calcio Pisa 1909 ha origini lontane: primo decennio del secolo scorso. Durante la sua storia ultracentenaria, il Pisa ha vissuto indimenticabili promozioni in Serie A e ha lanciato talenti poi divenuti campioni noti a livello mondiale. Allo stesso tempo, è stata protagonista di crisi economiche e fallimenti societari che, soprattutto negli ultimi decenni, ne hanno caratterizzato l’andamento.
Ecco la storia del Calcio Pisa dal 1909 a oggi.
1909-1945: dalla fondazione alla fine della guerra
La nascita ufficiale della squadra della città, il Pisa Sporting club avvenne nel 1909. Ma già l’anno precedente, alcuni amici universitari avevano fondato a Pisa la Società Sportiva Etruria, embrione del club toscano. Nel 1910 vennero scelti il nero e l’azzurro come colori societari in onore dell’Inter che aveva appena vinto il campionato italiano. Dopo lo stop dettato dalla prima Grande Guerra, venne inaugurato il campo da gioco che ancora oggi ospita i calciatori del Pisa: l’Arena Garibaldi. Nella prima metà degli anni ’20, il club militava in Prima Divisione (la vecchia Serie A) ed era una delle squadre più forti d’Italia. Nella stagione 1920/1921 infatti, il Pisa ottenne il titolo di campione del centro-meridione. Ciò gli consentì di disputare la finalissima contro la Pro Vercelli, trionfante nel campionato dell’Italia settentrionale. Purtroppo, il club toscano si dovette arrendere ai piemontesi che, grazie a quella vittoria, diventarono i campioni d’Italia.
Dopo alcuni anni, passati a lottare al vertice della Prima Divisione, il Pisa, a partire dal 1926, ha un calo di prestazioni che lo porta a giocare nella neonata Serie C (stagione 1929/1930). Negli anni successivi, il club ottiene dei discreti risultati giocando la maggior parte delle stagioni in Serie B fino all’interruzione del campionato causata dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
1946-1977: l’esordio in Serie A e gli anni bui
Il 1948 poteva essere un anno da ricordare nella storia del Calcio Pisa. La squadra disputa una grande stagione piazzandosi al secondo posto, sfiorando la Serie A. Gli anni ’50 sono anni duri per il club toscano. Inizia un’incessante caduta che la porta a gareggiare nella Quarta Serie per la stagione 1954/55. Ma il peggio deve ancora arrivare, poiché nel 1956 la squadra rimane vittima di diversi infortuni causati da un incidente del pullman che la portava in trasferta. Pertanto, nelle ultime partite stagionali il Pisa è costretto a schierare diversi giocatori del settore giovanile. Il club retrocede in Promozione (quinta divisione all’epoca).
Negli anni ’57 e ’58, ottiene due promozioni di fila che la riportano in Serie C. Dopo alcune stagioni nella terza divisione italiana, nel 1965 ottiene la promozione in Serie B che i tifosi aspettavano da 13 anni. Il ’68 è un anno che a Pisa ha avuto un sapore diverso. La squadra, rinnovata molto rispetto alla stagione precedente, gioca un campionato di vertice superando ogni aspettativa. L’allenatore era Lucchi. Il pareggio tra Perugia e Bari dell’ultima giornata ha sancito la promozione del Pisa in Serie A, per la prima volta nella sua storia.
Il sogno della Serie A, purtroppo, dura solo una stagione. Il club toscano si piazza penultimo, non riuscendo quindi a salvarsi. Delle gravi difficoltà economiche si ripercuotono sul rendimento della squadra che nel 1971 retrocede in Serie C. Negli anni ’70 il Pisa gioca prevalentemente in Serie C senza ottenere risultati degni di nota. Da segnalare, l’esordio di un giovane Marco Tardelli nella stagione 73/74.
1978-1991: Romeo Anconetani e la Serie A
Se i tifosi dovessero riassumere la storia del calcio Pisa con un solo personaggio-simbolo, questo probabilmente non sarebbe un calciatore. Bensì, un iconico presidente divenuto famoso in tutta Italia per la sua forte personalità e per i grandi risultati del suo Pisa degli anni ’80. Stiamo parlando di Romeo Anconetani, noto semplicemente come Romeo.
1978: 10 anni dopo la primissima promozione in Serie A, Il Pisa ha uno storico cambio di proprietà. La società passa nelle mani dell’imprenditore Anconetani. La prima stagione sotto la guida del nuovo presidente è molto positiva: la squadra torna in Serie B. Il club non soffre il salto di categoria e impiega solo tre stagioni per realizzare il sogno dei tifosi: il ritorno in serie A. La promozione nella massima serie avviene nel 1982, la squadra era guidata dal giovane allenatore e, all’epoca, semisconosciuto Agroppi. L’anno successivo il Pisa ottiene il piazzamento migliore da quando è nata la Serie A a girone unico: si posiziona undicesimo. L’allenatore era Luis Vinicio.
Gli anni ’80 rimangono, per il Pisa, gli anni più importanti della propria storia. Tra il 1982 e il 1991 la squadra gioca sei campionati di Serie A e ottiene tre promozioni dalla Serie B. Il capitano era il grande Klauss Berggreen, centrocampista danese entrato nel cuore di tutti i tifosi. Nel 1985, i nerazzurri ottengono il loro primo successo internazionale vincendo la Coppa Mitropa (conosciuta anche come Coppa dell’Europa Centrale). L’annata 87/88 è probabilmente la più entusiasmante per i pisani: il club ottiene la salvezza, vince una seconda Coppa Mitropa e ottiene un incredibile vittoria contro l’Inter grazie ad uno straordinario gol di Dunga da centrocampo. Nel ’91, la squadra lancia un giovane Diego Pablo Simeone.
1992-2020: storia recente del Calcio Pisa, dai fallimenti al ritorno in Serie B
La storia del Calcio Pisa ci insegna che spesso i grandi traguardi sono seguiti da rovinose cadute. Gli anni ’90 non sono un’eccezione. Nel 1991 la squadra retrocede in Serie B. Il ’94 è un anno cruciale: la società è in una grave crisi che culmina in un fallimento. Romeo Anconetani è costretto a lasciare. È la fine del Pisa Sporting Club. La società viene ricostituita sotto il nome di Pisa Calcio 1995 e riparte dall’Eccellenza. Dopo tanti anni, caratterizzati da risultati mediocri, nel 2007 torna in Serie B insieme al mr. Ventura. Ma basta un biennio e l’incubo ritorna: la squadra retrocede in Serie C e nel 2009 fallisce nuovamente.
La neonata Associazione Calcio Pisa 1909 riparte dalla Serie D nella stagione 2009/2010. Torna subito in Lega Pro e nel 2016 Gattuso riporta il club toscano in Serie B ma soltanto per un anno. Oggi la squadra è tornata in Serie B (2019) ed è guidata dal bomber di provincia e idolo dei tifosi Davide Moscardelli.