Juventus vittoriosa in casa contro il Frosinone. Partita regolata dopo 18 minuti con il gol di Dybala e Bonucci. Il tris di Cristiano nel secondo tempo chiude i conti.
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ToggleLa Juventus si appresta ad affrontare l’impegno di Champions League in casa dell’Atletico Madrid nel migliore dei modi. Una partita vincente e convincente dei ragazzi di Madama che hanno mostrato una condizione fisica crescente. Importante il recupero di alcuni interpreti che erano mancati nelle ultime partite. Chiaramente il riferimento è alla coppia centrale Bonucci-Chiellini, messa in campo da Allegri. Se per il centrale viterbese è stata una conferma, per il Capitano è stata una sorpresa in quanto ci si aspettava che avrebbe giocato sì, ma solo per pochi minuti. I due centrali hanno mostrato un ottimo stato di forma.
La differenza nel gioco della Juventus con i due centrali titolari in campo è enorme rispetto alle partite in cui i due sono indisponibili. Sia in fase difensiva, con una occupazione degli spazi molto migliore sia in impostazione della manovra, con la palla che esce in modo più fluido e veloce, e con i giusti tempi, dalle retrovie verso il centrocampo e l’attacco.
Altro ritorno fondamentale è stato quello di Cancelo. Il terzino portoghese ha ripreso il suo posto sulla fascia destra. Dopo lo stop forzato dovuto all’intervento al ginocchio, il lusitano ha giocato a fasi alterne nelle occasioni concessegli da Allegri. La prestazione di Cancelo è stata più che convincente. Una prestazione facilitata anche dal ritorno della coppia centrale titolare che riesce a rimediare alle piccole sbavature difensive che ancora il terzino portoghese commette un po’ troppo spesso. Nessuna sorpresa, invece, dall’altro lusitano in campo. Cristiano ha fatto quello che i tifosi della Juventus si sono ormai abituati a vedere. Quarto gol in quattro partite in campionato, gol e assist per la terza partita consecutiva e vetta della classifica marcatori (19 reti in 24 partite) e della classifica degli assist (9), seppur con una partita in più.
Gioiello
Il ritorno più gradito è stato quello alla titolarità, ma soprattutto al gol, di Paulo Dybala. La Joya, dopo un periodo un po’ burrascoso, condizionato da un paio di partite in cui non è partito titolare, dal gesto di lasciare la panchina contro il Parma, e dall’assenza di gol in campionato, dovuta probabilmente alla diversa posizione in campo rispetto alla scorsa stagione, ha risposto con una grande prestazione. L’esultanza “mista”, quella che ormai è diventata la “SIIIU-Mask”, tra lui è CR7 è un messaggio dell’unione del gruppo. Un gruppo in cui il leader tecnico, Cristiano Ronaldo, riconoscendo le difficoltà del compagno ha deciso di compiere un gesto nei suoi confronti. Opportunamente ricambiato dal gran gol e dalla grande prestazione.
Una ripresa da parte di Paulo si era già vista nella partita scorsa contro il Sassuolo, in cui Dybala aveva duettato con CR7 nel gol del 3-0. Dopo il gol, vissuto probabilmente come una liberazione, la prestazione del Dies della Juventus ha visto una grande crescita complessiva. La segnatura ha dato coraggio, consapevolezza e tranquillità a Dybala, che è poi riuscito ad esprimersi al meglio. Una risposta anche alle critiche lo hanno visto protagonista negli ultimi mesi, ipotizzando anche una spaccatura nello spogliatoio, condizione che, evidentemente, non esiste.
La strada giusta
La partita contro il Frosinone è stata un buon test per la Juventus. In vista dell’andata degli ottavi di finale di Champions League al Wanda Metropolitano di Madrid, in casa dei Colchoneros del Cholo Simeone, la Juventus ha mostrato una buona crescita di forma e di gioco. Certo, il Frosinone non è un avversario molto temibile. La pressione offensiva dei ciociari non ha mai preoccupato i bianconeri, tanto più che dopo soli 6 minuti di gioco la Juventus si è già portata in vantaggio col gioiello di Dybala. Il raddoppio al 17′ minuto di Bonucci ha chiuso i conti di una partita mai stata veramente in gioco. Il resto del match ha visto i bianconeri dominare e gli ospiti cercare inutilmente una timida reazione.
Segnali comunque positivi in vista della Champions si sono visti, oltre che dai già citati ritorni, soprattutto nella condizione fisica generale. I dubbi sulla condizione dei bianconeri dopo le prove opache contro Lazio, Atalanta e Parma avevano fatto sollevare qualche preoccupazione. La risposta, proprio nella partita che precede l’impegno più importante, ha confermato quella che era la sensazione generale: la Juventus aspettava il mese di febbraio per rientrare in forma: nel momento più importante della stagione. Una vittoria che ha restituito un gioco migliore, una condizione migliore e soprattutto la consapevolezza di poter andare a Madrid a giocarsi le proprie carte con convinzione.
Difesa
Szczęsny 6 – Impegnato più da libero che da estremo difensore, risponde presente nelle poche occasioni in cui viene impegnato. Osserva, non senza qualche brivido, la punizione di Ciano spegnersi sul fondo del campo sul finire del primo tempo.
De Sciglio 6,5 – Perfetto nella sua normalità. Gioca una partita con grande attenzione difensiva e con un ruolo di appoggio per la manovra. Si concede qualche discesa offensiva, con buoni risultati.
Chiellini 6,5 – L’attacco del Frosinone non è temibilissimo, ma lui ne soffoca le velleità. La differenza quando c’è lui in campo si vede in tutte le fasi di gioco.
dal 25′ st Cáceres 6 – Voto politico. Entra in campo quando la partita è già decisa e partecipa al finale in controllo.
Bonucci 6,5 – Ottimo rientro del numero 19 che condisce una buona prestazione difensiva con un gol, in cui è più lesto di Khedira. La solita grande qualità in uscita di palla.
Cancelo 6 – Quando si lancia sulla fascia è imprendibile. Non sembra ancora al meglio e soprattutto pecca in quanto a concentrazione in alcuni momenti. Prende un’ammonizione assolutamente evitabile.
Centrocampo
Emre Can 6 – Altra partita altalenante divisa tra errori banali e giocate interessanti. In fase difensiva dà il meglio di se. In fase di impostazione non riesce a spingersi oltre il controllare, proteggere e scaricare verso il compagno vicino. Si trova meglio quando è libero di galoppare verso la porta avversaria.
Khedira 6,5 – Altra pedina fondamentale per Allegri. In crescita di condizione. Fa la cosa giusta al momento giusto. Nelle ultime giornate si registrano un gol, due pali e un gol quasi “rubato” da Bonucci sul più bello. Giocatore di efficacia incredibile, senza colpi spettacolari. Non ruba l’occhio ma si fa sentire in campo.
dal 36′ st Pjanić 6 – Qualche minuto per mettere benzina nelle gambe e provare il ritmo partita. A Madrid le chiavi del centrocampo della Juventus saranno sue.
Bentancur 6,5 – Parte in sordina, ma cresce col passare dei minuti. Mette una pezza sulle lacune tecniche del compagno Emre Can, mettendo in campo la maggior caratura tecnica.
Attacco
Dybala 7 – Il grande ritorno. Gioca una splendida partita trattando la palla come solo lui sa fare. Il gol gli da fiducia e scaccia i brutti pensieri di queste settimane.
Cristiano Ronaldo 7 – Ancora una volta gol e assist. Propizia il secondo gol con una spizzata di testa. Entra in tutte le azioni da gol della Juventus, una superiorità evidente rispetto a tutti. Adesso è il tempo di colpire sul suo terreno di caccia preferito.
dal 19′ st Bernardeschi 6 – Entra quando la partita è già praticamente chiusa, ma non incide come vorrebbe e dovrebbe. La sua dinamicità e la sua buona forma fisica gli dà comunque qualche possibilità di scendere in campo mercoledì.
Mandžukić 6,5 – Sarebbe un attaccante, ma lo si vede da terzino, centrale, esterno di centrocampo, centravanti. Non si risparmia mai, indipendentemente dall’avversario e dalla competizione. Spirito Juve.
Il Mister
Allegri 6,5 – Guida la rinascita della Juventus dopo un breve periodo di flessione che aveva fatto storcere il naso a molti. La sua squadra sta ritrovando la forma ideale adesso che la stagione entra nel vivo, e lo sta facendo supportata da una condizione fisica crescente. Tutto come da programma. Rimette in campo la coppia centrale per ritrovare il feeling col campo, assiste alla crescita di Cancelo e del suo pupillo Khedira, ritrova un Dybala in gran forma. Adesso, però, il gioco si fa duro, e si deve fare sul serio.