Abbiamo intervistato Simone Maraschi, la sua nuova avventura come allenatore della Doverese nel campionato di Eccellenza – Lega Nazionale Dilettanti – Regione Lombardia.
Simone allena da tanti anni, nonostante la sua giovane età, è un allenatore di grande esperienza. Ha allenato negli anni passati al Fanfulla, alla Riozzese, alla Scarioni, al Cologno calcio femminile e all’Ac Crema 1908. Da circa un mese è alla guida tecnica della Doverese e ci racconta i segreti di questa nuova avventura.
Simone Maraschi alla Doverese
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ToggleD) Il tuo primo impatto con la Doverese. Raccontaci come ti trovi in questa storica squadra lombarda.
S) Sono veramente contento di essere arrivato in questa società perché penso che sia la piazza giusta per poterci valorizzare tutti, sia giocatrici che staff e allo stesso tempo non c’è la pressione di arrivare al risultato da parte della società ma non nego che ci siamo fissati l’obiettivo di crescere anno dopo anno con la consapevolezza che in tempi brevi potremmo provare a fare il salto di categoria.
La rosa delle Doverese
D) La rosa a tua disposizione. Quali sono i punti di forza e debolezza?
S) Questa è una rosa numerosa e non tutti hanno la fortuna di poter allenare tutte le settimane dalle 20 alle 24 giocatrici. Penso che il punto di forza sia il gruppo. Ho trovato una squadra composta prevalentemente da ragazze molto giovani che hanno poca esperienza in prima squadra anche per colpa di queste due stagioni passate, e una piccola parte di ragazze che sono nel pieno della loro crescita calcistica che hanno tantissimi campionati alle spalle. Questa parte della squadra ha le giuste caratteristiche, voglia di voler crescere e allo stesso tempo vuole aiutare le più piccole a crescere.
Le giovani come fulcro della Doverese
D) Quale giovane pensi di riuscire a valorizzare. Se puoi segnalaci qualche nome della tua squadra e delle altre che potrebbe arrivare in alto.
S) Abbiamo una rosa molto giovane, ognuna di loro può e deve puntare il più in alto possibile; hanno tutte le qualità che servono per poter fare il salto di qualità e col duro lavoro e la giusta voglia potrebbero arrivare molto in alto.
Il campionato di Eccellenza lombardo femminile
D) Il campionato di Eccellenza lombardo. Lo conosci bene, quali sono le squadre da battere e quali le sorprese?
S) Il campionato e ben delineato in questa stagione: ci sono le prime tre che si giocheranno la vittoria finale che sono il Lumezzane, Vittuone e Monterosso
Noi con Leon e Minerva siamo il terzetto subito dietro.
Per quanto riguarda la retrocessione il Tabiago farà una dura rincorsa sul Cesano Boscone ma 5 lunghezze in questo campionato sono veramente tante.
Il campionato della Doverese
D) Il campionato della Doverese. Quali sono gli obiettivi e i passi necessari per raggiungere la promozione eventualmente il prossimo anno.
S) Innanzitutto subentrare è sempre difficile e in questo caso lo è ancora di più perché la squadra era al quarto posto con una gara in più rispetto al Leon e nel campionato di eccellenza sale di categoria solo la prima e non ci sono play off, quindi abbiamo dovuto rimboccarci le maniche e prefissarci degli obiettivi per dare un senso al proseguimento del campionato cosi da continuare il lavoro svolto dal mister precedente ed iniziare un percorso di crescita finalizzato al voler migliorare, oltre alla singola giocatrice anche la classifica finale.
Penso che a questa rosa manchi solo un po’ di esperienza e giocando ogni singola partita al massimo e con l ‘innesto di 3 o 4 giocatrici giovani ma di esperienza in categorie superiori potremmo sicuramente ambire a giocare definitivamente la parte alta della classifica.
Simone Maraschi e l’anno prossimo
D) Il prossimo campionato. Vorresti rimanere alla Doverese?
S) Penso che nessun allenatore inizi una stagione pensando già di andare via nella prossima.
Per ora posso solo dire che la società è seria e ambiziosa ed abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno per poter lavorare al meglio e provare a raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati.
Buona fortuna Mister per la stagione alla guida della Doverese.
Photocredit: Doverese