Il Servette, squadra svizzera di prima divisione ha pensato a una strategia di marketing davvero particolare….
Nell’epoca del marketing diffuso ovunque e nell’epoca in cui ogni cosa può essere virale il Servette, squadra elvetica e di prima divisione, ne ha pensata davvero una più del Diavolo.
Un video hot su Pornhub con il logo della squadra. Ma cerchiamo di spiegare meglio.
Davanti alla bassa affluenza del pubblico casalingo nelle partite del Servette, e prima della sfida contro la favorita Young Boys, la squadra delle Les Grenats ha ben pensato di usare una foto presa da un video di Pornhub per attirare i propri tifosi. Una foto sexy di una donna che sale le scale da porre come immagine per pubblicizzare biglietti della partita.
Il sito Nau.ch, come riportato da Calciomercato.com nella rubrica di Alessandro Di Gioia, ha rilevato che il video da cui è stata presa la foto è presente sul sito di Pornhub. Ed è stato posto il logo della squadra Servette in alto.
Il video racconta di una ragazza che in mutande e in intimo sale le scale. Lo slogan finale gioca sulle parole: “C’è ressa alla biglietteria per la partita di domenica”.
Ma ovviamente dai puritani e dalle stesse donne la strategia di marketing non è stata per nulla gradita. Infatti il portavoce Luic Luscher ha dichiarato che notato il video sul sito hanno pensato di porre il logo per far divertire e attrarre i tifosi. In realtà tutto nasce ricollegandosi alla Fiera “Estasia” tenuta nel 2016 allo stadio di Ginevra. Il video è stato girato veramente allo show e l’attrice presente è un’attrice porno. Lei poi ha postato sul sito Pornhub il materiale. Così il video è stato messo come campagna pubblicitaria sui social della squadra Svizzera tre anni dopo.
Servette-scandalo: video e foto hot per marketing
Ma molte donne hanno accusato di sessismo il club e non hanno compreso per nulla il lato ludico dell’accaduto. Come accade spesso oggi nel web, il giochetto goliardico s’è trasformato in un boomerang. Da una parte i tifosi calciofili contenti, ma dall’altra una pioggia di critiche pubbliche.
Così la squadra e la società di Ginevra spiegando il senso della trovata e premettendo che non volevano offendere nessuno, hanno rimosso dai loro canali social (Twitter in primis) l’annuncio.
Ovviamente non si sa se alla fine c’era più pubblico o meno allo stadio di Ginevra. Chissà magari qualche uomo in più c’era 🙂
Verrebbe da dire: ma tu guarda a cosa ci sta portando questo social-marketing così invadente???