Scudetto numero 37 per la Vecchia Signora, l’ottavo consecutivo. Un dominio cominciato questa estate e culminato con la conquista del Tricolore. In un campionato mai in discussione. E intanto anche le donne raddoppiano.
Indice dei contenuti
ToggleVincere uno Scudetto non è mai semplice. Anche per questa Juventus, stellare e di gran lunga superiore alle avversarie. Vincere uno Scudetto costa sacrifici, lavoro, concentrazione e motivazioni. E le motivazioni, dopo così tante vittorie, sono le più difficili da trovare. Vincere 8 scudetti consecutivi è un’impresa incredibile. Un’impresa che deve essere festeggiata e celebrata, perché questa società sta scrivendo la Storia di questo sport.
Mai nessuno, nei principali campionati europei, è riuscito a vincere 8 scudetti consecutivi. Il Lione si era fermato a 7. Il record della Juventus è un evento incredibile, di cui si parlerà per sempre. Di questa squadra leggendaria e di questo dominio incontrastato, ci si renderà bene conto tra qualche anno, quando si guarderanno con più distacco e tutte queste vittorie non sembrerà così scontato portare a casa tutti questi trofei.
È stato lo Scudetto di CR7, del distacco infinito, della vittoria a Pasqua, del dominio incontrastato. Mai nessuno è stato in grado di impensierire la Juventus lungo il proprio cammino. Questa vittoria, fa seguito ad un periodo di otto anni in cui i bianconeri, guidati prima da Antonio Conte e poi da Massimiliano Allegri, ma sempre con il Presidente Andrea Agnelli al timone, ha collezionato 8 Scudetti, 4 Coppa Italia, 4 Supercoppa Italiana.
La Roccia e il Capitano
Nella “locandina” celebrativa dello Scudetto, la Juventus ha evidenziato la presenza di Giorgio Chiellini e Andrea Barzagli. I due difensori sono stati protagonisti di tutti e gli 8 scudetti consecutivi. Il Capitano è stato anche trascinatore, tecnico e morale, della squadra. Ha guidato la difesa per tutti questi anni e dalla sua grinta, dalla sua crescita e dalla sua determinazione sono passate le vittorie bianconere.
La Roccia è stato protagonista della difesa per sei degli otto scudetti. Un professore della difesa capace di rinascere in bianconeri. Negli ultimi anni, anche a causa dell’età che avanza, è stato falcidiato dagli infortuni e ha subito un calo fisiologico delle prestazioni, ma il suo apporto di tecnica e personalità non è mai mancato. Tra l’altro con il suo titolo in Bundesliga conquistato con il Wolfsburg, il totale dei campionati conquistati da Barzagli sale a 9. La storia da calciatore di Barzagli finisce qui, quella di Chiellini continuerà. Insieme a quella della Juventus.
La strada
Un cammino cominciato otto anni fa, quando una Juventus reduce da due settimi posti consecutivi, si presentava rinnovata nella dirigenza e pronta a cominciare una nuova storia. Una storia che nessuno si immaginava così lunga e dominante. Deprimente per le altre squadre. Una Juventus che partiva con un fatturato di 154 milioni, dietro Milan (235) e Inter (211), di poco superiore a Roma (144) e Napoli (115), e che costruiva la squadra con un investimento sul mercato di 81,13 milioni. La stessa Juventus che oggi, con i ricavi che hanno sfondato i 500 milioni può permettersi di comprare il giocatore più forte del mondo insieme a Messi. Un valore della rosa passato, secondo le stime di Transfermarkt, passato da 290,45 milioni e 782,50 milioni. Una crescita tecnica e societaria impressionante, un cammino che possiamo rivivere ricordando le imprese di questa grande squadra.
Gli imbattibili
Lo Scudetto della stagione 2011/12 è stata una cavalcata incredibile. Una squadra che, come detto, proveniva da due settimi posti e che grazie al suo condottiero Antonio Conte, aveva ritrovato il carattere e la voglia di vincere. Quella squadra chiuse il campionato senza sconfitte, con 23 vittorie e 15 pareggi. Uno Scudetto vinto davanti a un Milan fatto di grandi campioni che voleva confermarsi Campione d’Italia. Una vittoria inaspettata e stupenda.
La conferma
Lo Scudetto 2012/13 fu quello della conferma. La Juventus non era più una conferma, ma era diventata la squadra da battere. Con un Napoli che per la prima volta si affacciava alle zone alte della classifica, venendo però staccato di 9 punti nella classifica finale. Una Juventus che, inseme alla vittoria della Supercoppa Italiana, si ripresentava sul grande palco scenico europeo della Champions League, tornando a far parte delle prime 8 squadre del vecchio continente, eliminata, nettamente, dai futuri campioni del Bayern Monaco.
Lo Scudetto dei record
102 punti. Record assoluto per il campionato di Serie A. Uno Scudetto frutto di 33 vittorie su 38 partite. Anche grazie a una Roma che non ha mollato fino alle ultime giornate. Alla fine saranno 15 i punti di distacco dai giallorossi. Peccato solo per la finale di Europa League che si sarebbe giocata in casa allo Juventus Stadium e che è stata solo sfiorata, con il pareggio casalingo per 0-0 contro il Benfica. Stagione condita anche dalla seconda Supercoppa Italiana consecutiva.
Il miracolo sfiorato
Lo Scudetto della stagione 2014-15 fu vinto con un ampio distacco dalla Roma. Dopo il girone d’andata, il distacco dalla seconda (Napoli) era già di 13 punti. A fine campionato ci sarebbero stati 17 punti dalla seconda. Fu il primo anno di Allegri e coincise anche con la vittoria della decima Coppa Italia e con il raggiungimento della inaspettata finale di Champions League, persa contro il Barcellona. La Juventus aveva finalmente acquisito anche una consapevolezza europea.
Lo Scudetto della Storia
La stagione 2015-16 vide la Juventus partire con grande difficoltà. Alla decima giornata i bianconeri si trovavano all’undicesimo posto, con 11 punti di ritardo dalla vetta. Da quel punto, dalla sconfitta contro il Sassuolo, ripartì la corsa della Juventus, che portò ad una cavalcata incredibile fatta di 80 punti in 28 partite. In Champions la Vecchia Signora si fermò ancora una volta contro il Bayern Monaco, agli ottavi di finale, nei supplementari, dopo aver sfiorato l’impresa fino al 91′ minuto della gara di ritorno in Baviera. La stagione portò ai bianconeri lo Scudetto e la Coppa Italia oltre alla Supercoppa Italiana, per una tripletta tutta tricolore. Quinto Scudetto consecutivo, come solo la stessa Juventus negli anni ’30 ed il Grande Torino prima dei bianconeri.
Lo Scudetto della Leggenda
Il campionato 2016-17 fu più combattuto. La Juventus vinse con soli 4 punti di vantaggio sulla Roma. Perse la Supercoppa Italiana, ma conquistò la terza Coppa Italia consecutiva, anche questo un record. In Champions League fu ancora una volta finale. Ancora una volta persa, questa volta contro il Real Madrid di Cristiano Ronaldo. Con lo Scudetto numero 35 la Juventus entra nella leggenda: mai nessuno in Italia ci era riuscito.
Lo Scudetto del Mito
Oltre la leggenda il mito. Contro un Napoli combattivo e in corsa fino a tre giornate dalla fine, la Juventus festeggia il settimo scudetto consecutivo e scrive il suo nome ancora più in alto nella storia di questo sport. E con la quarta Coppa Italia consecutiva il dominio in Italia risulta incontrastabile. Il Champions ancora una sconfitta all’ultimo secondo, ancora contro il Real Madrid di Cristiano Ronaldo che sarà nuovamente Campione d’Europa, estromette i bianconeri ai quarti di finale.
Lo Scudetto delle Meraviglie
L’ottavo Scudetto consecutivo è lo Scudetto delle meraviglie. Nessuna squadra nei maggiori campionati nazionali europei si era mai spinta a tanto. In una stagione coronata anche dal successo in Supercoppa Italiana. Lo Scudetto di Cristiano Ronaldo, passato ai colori bianconeri durante la campagna acquisti estiva. Lo Scudetto che consegna la Juventus a una nuova dimensione: riuscirà mai nessuno ad emulare la Vecchia Signora? Ora la sfida è contro il futuro.
Il futuro
Dopo il ritorno dalla Serie B, dopo i due settimi posti, quando i vecchi guerrieri hanno lasciato il passo, dopo la rivincita, la conferma, il dominio, l’egemonia, la storia, la leggenda, il mito, la meraviglia, quello che serve adesso è la consacrazione europea. L’obiettivo che è stato tante, troppo volte vicino, ma mai raggiunto. Quella coppa maledetta che è diventata un’ossessione più che un obiettivo. Questa estate si dovranno fare le mosse necessarie per dare finalmente alla Juve la coppa dalle grandi orecchie da mettere in bacheca.
Tanti sono ancora i dubbi. In primis l’allenatore, confermato a parole, ma inviso a molti tifosi, nonostante i tanti successi. La Juventus dovrà decidere se continuare con Allegri o ingaggiare un altro allenatore che sia in grado di dare alla Juventus un gioco più propositivo e di respiro più europeo, per fare l’ultimo passo verso la maturità europea che permetterebbe finalmente di raggiungere l’obiettivo tanto ambito.
In quanto alla campagna acquisti, con un attacco ben rappresentato dopo la conferma di CR7, il rinnovo di Mandžukić e l’esplosione di Kean, rimangono in dubbio Dybala, dopo una stagione in chiaroscuro, Douglas Costa e Cuadrado, vittime di tanti infortuni. A centrocampo si dovrà dare un’iniezione di tecnica e corsa, cominciata già con l’acquisto a parametro zero di Ramsey dall’Arsenal, che dovrebbe continuare almeno con un altro elemento. La difesa, invece dovrà essere ringiovanita. Dopo il ritiro annunciato di Barzagli e l’addio per scadenza di contratto di Cáceres, e un Chiellini che ha già compiuto 35 anni e comincia ad aver necessità di sostituti all’altezza.
Le donne della signora
Insieme all’ottavo Scudetto consecutivo degli uomini, c’è da celebrare il secondo Scudetto consecutivo delle donne. La squadra femminile nata solo due anni fa, ha messo in bacheca il suo secondo titolo tricolore. Un successo fantastico per le ragazze di Rita Guarino, in un campionato combattuto e in bilico fino all’ultima giornata.
Le donne della Signora si giocheranno la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina domenica 28 aprile, per provare a portare il secondo trofeo stagionale in bacheca e raggiungere la selezione maschile come numero di trofei vinti in stagione. Una competizione che non può che far piacere a tutti i tifosi bianconeri, in attesa della consacrazione europea anche per le ragazze.
fonte dell’immagine: www.juventus.com