Ruggeri Vs La Volpe: lo scontro dell’anno negli studi di ESPN
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ToggleLa Liga Profesional va in pausa per la sosta delle nazionali? Nessun problema, c’è la polemica – che da quelle parti è sempre molto in voga – e quindi non va mai in vacanza. Perciò preparatevi perché vi racconterò – il meglio possibile – com’è andato lo scontro tra: Oscar Alfredo Ruggeri e Ricardo La Volpe.
Chi è La Volpe?
Come la scorsa volta, è giusto che iniziamo con un po’ di storia, quindi che vi dica quanto serve sulla figura di Ricardo La Volpe
Soprannominato el Bigotòn per il bel paio di baffi che si porta, da giocatore è stato portiere di: Banfield (dal 1971 al 1975), San Lorenzo (dal 1975 al 1979), Atlante (dal 1979 al 1982) concludendo la sua carriera di giocatore all’Oaxtepec (1982-1983). Nel palmarès da giocatore può vantare il mondiale – non da titolare – del 1978, con mille polemiche da fuori e tanto terrore in patria, visto che al comando del Paese c’erano Jorge Rafael Videla e la Giunta Militare. Quella Nazionale era allentata da uno dei padri della tattica: Cesar Luìs Menotti, che poteva contare su elementi come: el Pato Fillol tra i pali, Passarella a difendere con Tarantini, Kempes in mezzo al campo e Bertoni ad attaccare, insomma un paio di persone che con la pelota hanno una certa confidenza.
Da allenatore ha girato molto per il continente americano, con una carriera costruita soprattutto in Messico dove con l’Atlante ha conquistato il titolo nazionale nella stagione 1992-1993 e con il Toluca il titolo del Torneo Apertura 2002. Dal 2003 al 2006 è stato anche commissario tecnico del Tricolor messicano, riuscendo a portare a casa l’edizione del 2003 della Copa de Oro – o Gold Cup di oggi – torneo a cui partecipano gli affiliati alla CONCACAF più un’invitata che quell’anno arrivò in finale, ah per la cronaca, per quella edizione l’ospite era il Brasile, campione del mondo in carica battuta 1-0 allo stadio Azteca di Città del Messico con gol del subentrato Daniel Osmo.
Boca e il Torneo Apertura 2006
Dopo l’esperienza messicana, nel luglio del 2006 viene posto alla guida del Boca, forse l’esperienza più ricordata della sua carriera dai cronisti locali, sì perché quello è l’anno dello spareggio per il titolo con l’Estudiantes, all’epoca allenato da Diego Pablo Simeone che vincerà lo scontro e si consacrerà per la quinta volta campione d’Argentina. Pensate, al Boca sarebbe bastato un solo punto nelle ultime giornate per chiudere definitivamente la pratica, ma le sconfitte contro Belgrano e Lanùs hanno complicato le cose portando al già citato epilogo. Il 13 dicembre 2006 sul neutro dell’ ‘José Amalfitani‘ di Liniers, el Pincha vince in rimonta 2-1 lo scontro per il titolo, a dieci minuti dal termine la decide Mariano Pavone.
Lo scontro frontale
Bene, ora che ne sapete un po’ di più – me incluso – sulla figura del Bigotòn La Volpe – tra l’altro recentemente accostato alla panchina del San Lorenzo – andiamo al nocciolo della questione. E su cosa potrebbero mai discutere questi due abuelos? Beh come tutti gli abuelos del mondo, dei tempi andati, magari su una panchina di un parco pubblico. Fortunatamente per noi, i tempi andati sono: le edizioni ’78 ed ’86 del mondiale e il parco pubblico è la TV via cavo ESPN.
I due mondiali vinti dall’Albiceleste hanno sempre fatto discutere, perché a guidare la nazionale in quelle due occasioni sono stati cronologicamente: Cesar Luìs Menotti e Carlos Salvador Bilardo. Due maestri nel settore, che ancora oggi dividono gli allenatori in due scuole di pensiero ben distinte.
Si stava discutendo di tattica e di moduli quando – e non poteva non accadere – si è arrivati a parlare dei due mondiali citati sopra e di codici di comportamento.
Apre la disputa La Volpe: “All’interno di un gruppo, ci sono delle regole. Nel 1975 ho giocato io perché: Fillol, J.J. Lopez e Beto Alonso lasciarono la nazionale per andare a giocare la Copa Libertadores con il River. Secondo il codice di comportamento imposto da Menotti, questi tre non dovevano avere più niente a che vedere con la nazionale. Ecco che poi l’anno dopo viene chiamato Hugo Gatti, poi sfortunatamente quest’ultimo si infortuna e Fillol viene richiamato”.
Ruggeri incalza: “Ti faccio una domanda su quello he hai appena detto: supponiamo che Menotti avesse avuto a disposizione il Maradona che abbiamo avuto noi dell’86, bene, se Maradona fosse andato a giocare col Napoli lasciando il ritiro, Menotti non l’avrebbe più convocato“?
El Bigotòn: “Cosa credi che sono, un genio? Credi che sia in grado di leggere nella testa di Menotti? Sto solo dicendo che c’era un codice di comportamento, ripeto Fillol fu richiamato perché Gatti si era infortunato poco prima di dover andare al mondiale, se avesse avuto Maradona, lo avrebbe convocato“.
Ribatte el Cabezòn: “Ah quindi questo codice valeva per alcuni“.
Ancora di stile La Volpe: “Tu ti saresti privato del miglior portiere della nazionale prima di un mondiale, sapendo che l’alternativa era infortunata? E poi Bilardo nel suo aveva messo il divieto di uscire la sera, però Maradona usciva tutte le sere“.
Ruggeri spiazzato: “Non l’ho mai visto uscire durante quel mondiale, Diego ci prese da parte e in quell’occasione disse: “Non voglio interviste, non voglio niente. Questo è il mio mondiale, e se ci fosse, ti avrebbe già risposto in merito“.
La Volpe colpisce di nuovo: “Eh sì certo, non vedevate perché avevate gli occhi bendati”
Ruggeri rimane spiazzato e cerca di attaccare con la questione di Ricardo Enrique Bochini, che nel 1978 non fu incluso nella selezione nazionale, tempo dopo è stato lo stesso diretto interessato in un’intervista ad un giornale online argentino a dire che: la sua esclusione dal mondiale casalingo, fu a causa di pressioni da parte del regime militare sulle scelte del Flaco Menotti.
Alla fine si va a parare sempre lì, verso due massime che in Argentina terranno banco ad perpetuam. I menottisti diranno sempre: “Non fosse stato per Maradona, non avreste superato gli ottavi di finale a Messico ’86, la vostra era una squadra speculativa“. Mentre i bilardisti risponderanno: “La vostra è stata una vittoria di regime, avete alzato la coppa davanti a Videla“.
La verità è che restano entrambi dei grandi trionfi storici, è inutile litigare. Vogliamo davvero discutere ancora? E va bene, facciamo che vi metto qui le formazioni delle due finali e così mi dite la vostra
Argentina 1978
- Ubaldo El Pato Fillol
- Jorge Olgùn
- Luìs Galvàn
- Daniel Passarella
- Alberto Tarantini
- Osvaldo Ardiles
- Americo El Tolo Gallego
- Mario Alberto Kempes
- Daniel Bertoni
- Leopoldo Luque
- Alberto Ortiz
Messico 1986
- Nery Alberto Pumpido
- José Cuciuffo
- José Luìs Brown
- Oscar Alfredo Ruggeri
- Sergio Batista
- Ricardo Giusti
- Jorge Burruchaga
- Héctor Enrique
- Julio Olarticoechea
- Jorge Valdano
- Diego Armando Maradona
Ai posteri l’ardua sentenza.
Photocredit: La Naciòn