Finito il campionato è tempo di riflessioni e bilanci. D’Aversa ha raggiunto l’obiettivo per il terzo anno consecutivo. I numeri dicono promosso, ma molti vorrebbero bocciarlo.
Obiettivo di stagione dichiarato: permanenza in Serie A.
Esito finale: obiettivo raggiunto.
Queste due riassunte righe sono ciò che conta nell’economia di una società, nella gestione di una squadra di calcio moderna, nella programmazione delle strategie future.
Il modo in cui ci si arriva conta relativamente poco per chi sgancia fior di milioni ogni anno, ed è giustissimo così.
Poi ci sono i tifosi e tutti gli appassionati che guardano le partite, soffrono e gioiscono ogni settimana, blaterano e imprecano ogni giorno, elemosinando sprazzi di bel gioco.
Chi ha ragione e chi ha torto? Entrambi.
Si, entrambi, perché guardare la squadra del cuore subire l’avversario per almeno ottanta minuti in ogni partita logora il fegato e avvilisce la mente; ma è anche vero che cambiare un allenatore che per tre anni consecutivi centra i target potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Pensate per un attimo se si cambiasse e andasse peggio. Non oso pensare ai commenti.
D’Aversa ha i suoi limiti ma anche le sue virtù, il fatto di riuscire ogni anno a fare gruppo e compattare lo spogliatoio è un grande merito. Il gioco latita, è vero, solo un pazzo sarebbe soddisfatto nel vedere giocare la propria squadra arroccata in difesa, ma per ora gli interpreti hanno più di qualche limite nei fondamentali.
Vediamo come andrà il mercato estivo, magari con qualche innesto di categoria (ma veramente di categoria, non giocatori che hanno già fatto presenza in serie A…) potrà aumentare lo spettacolo in campo. Non aspettiamoci ovviamente il gioco di Sarri, ma qualcosa in fase di costruzione potrebbe cambiare.
Non mi va di fare le pagelle come a scuola, quest’anno i Crociati hanno dato tutti il massimo. Alcuni sono stati determinanti con gol, salvataggi o semplicemente con l’agonismo e il carattere, altri meno, ma comunque pedine fondamentali nello scacchiere dell’intero campionato.
Mi piacerebbe ora un’estate un po’ distensiva tra noi tifosi. Godersi questa categoria, mettere nel cassetto fino a settembre i discorsi pro e contro D’Aversa, sperare tutti insieme in un buon lavoro del ds Faggiano.
Pare che dai diritti televisivi siano arrivati 44 milioncini di euro, un buon tesoretto da reinvestire in parte nel mercato estivo.
Lasciamo a piedi le polemiche, sul carro dei vincitori c’è sempre posto per tutti.
Buona estate Crociati!
LA CLASSIFICA FINALE DELLA SERIE A 2018/2019
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