L’undici di D’Aversa cade ancora al Tardini. Rendimento in casa preoccupante per i crociati, questa volta è l’Atalanta a fare bottino pieno.
Parma – Atalanta 1-3.
Inizio ad essere abbastanza preoccupato, inutile negarlo. Il bottino di punti fatti nel girone di andata è un tesoretto che sta andando via via consumandosi. La squadra ci mette impegno, certo, ma gli avversari ormai ci conoscono a memoria, ci infilzano, ci cucinano e ci mangiano come gli spiedini durante le grigliate al lago.
A dire il vero nel primo tempo mi ero quasi illuso, la partita sembrava incanalata su binari favorevoli, il vantaggio di Gervinho su perfetto assist di Scozzarella e un paio di buone azioni non capitalizzate facevano ben sperare per il risultato finale, nonostante l’Atalanta avesse trovato il pareggio con Pasalic. Ma la sostituzione obbligata di Iacoponi durante l’intervallo ha scombussolato le carte in tavola e ispirato cambi bizzarri durante il secondo tempo.
Ecco una fantasiosa ricostruzione di ciò che potrebbe essere successo nel secondo tempo:
Dopo un quarto d’ora Gervinho avvisa lo staff del suo problema muscolare, D’Aversa pensa al cambio.
Andrea Tarozzi chiede al mister chi deve fare entrare tra i ragazzi che si stanno scaldando, lui risponde con un sorriso beffardo, burlone ed in anticipo sul pesce d’aprile “il secondo cambio è ovviamente sempre Gazzola”.
Il buon Tarozzi non coglie l’ironia di Bob e il cambio viene eseguito tra gli sguardi increduli di un intero stadio e di D’Aversa stesso.
Il mister corre subito ai ripari, inserendo Schiappacasse e spostando Bruno Alves in avanti come falso nueve, ma ai crociati servono troppi minuti per capire come posizionarsi in campo, giusto il tempo di prendere due gol.
Purtroppo non è andata così, il cambio era ben ponderato. Di vero ci sono soltanto gli sguardi increduli di un intero stadio.
Mercoledì a Frosinone bisogna portare tanta determinazione e una voglia suprema di fare punti. Non ci saranno molte altre occasioni, mancherà ancora Inglese certo, ma forse tornerà qualche certezza a centrocampo con il rientro di Barillà e la conferma di Kucka, devastante domenica per 70 minuti.
Forza ragazzi, manca un piccolo scalino, l’ultimo, il più difficile, il più desiderato, quello che vi trasforma tutti in eroi, qualunque errore abbiate fatto durante il campionato.
LA CLASSIFICA:
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