Parma, carattere solo nel finale, pareggio propedeutico

Pareggio senza infamia e senza lode tra Parma e Sampdoria. Gemellaggio sugli spalti e tanta acqua in campo.

Parma – Sampdoria 3-3.

Pioggia, gol, espulsioni e tanto spettacolo al Tardini.

Le emozioni non sono certo mancate in questo match di gemellaggio tra le due tifoserie. Tanta pioggia per i protagonisti in campo e per gli irriducibili delle curve, ma esserci ne è valsa la pena.

Omaggio della curva Nord ai tifosi della Sampdoria

Maglia celebrativa per entrambe le formazioni e cromaticamente un po’ di disorientamento: Parma blu cerchiato e Samp in bianca crociata.

Parma subito in vantaggio grazie ad una azione fulminante sulla sinistra di Gervinho che regala a Gazzola la gioia della sua prima rete nella massima serie.

Poi il Parma gioca di rendita, forte del vantaggio. Ma non concentrato abbastanza. E’ infatti la Sampdoria a segnare tre reti, irritando non poco il pubblico crociato per l’atteggiamento remissivo della propria squadra.

Al 20’ del secondo tempo D’Aversa sostituisce uno spento Ceravolo con Siligardi. Mossa azzeccata che dà più concretezza alla fase offensiva.

Due minuti dopo Fabbri concede un penalty ai crociati, è Kucka a prendersi la responsabilità dal dischetto e non sbaglia.

Dopo quattro minuti Iacoponi impegna Audero che respinge sui piedi di Bastoni che, con un tap in vincente, mette il sigillo finale alla partita. 3 a 3 e tutti contenti, ma festa promozione ancora rinviata.

Da segnalare l’espulsione di Kucka per doppia ammonizione, molto nervoso nel finale di gara. Salterà la delicatissima trasferta di Bologna di lunedì prossimo.

Ho letto molte critiche, anche molte cattiverie a dire il vero, nei confronti di D’Aversa, di Faggiano, della società, dei preparatori atletici, dei giocatori in campo e di quelli in panchina. Ribadisco che questa squadra sta dando il massimo con ciò che ha a disposizione. Il gioco è noioso e troppo remissivo, è vero, ma non abbiamo la controprova che giocando a calcio avremmo più punti.

Credo che come primo anno di serie A dovremmo metterci tutti una mano sul cuore e fare solo tanti complimenti in caso di salvezza.

Poi da fine maggio si dovrà valutare attentamente in che direzione andare. Un altro campionato affrontato in questo modo, con una rosa di questi livelli, probabilmente significherebbe retrocessione o tanta, troppa sofferenza.

Ma ora è il momento di restare uniti, tifare tutti insieme per un unico grande obbiettivo che è assolutamente alla portata. 

LA CLASSIFICA:

Tutte le foto sono di Parma Calcio 1913

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