Addio a Paolo Rossi. Il commosso ricordo, nei social, di un campione che ha fatto la storia del calcio
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ToggleUn anno funesto, il 2020, per il calcio italiano, che oggi dice addio a un altro suo grande protagonista, Paolo Rossi.
La notizia della prematura scomparsa dell’indimenticato campione del mondo dell’82, a seguito di una brutta malattia, ha scosso l’universo dei tifosi di tutti i tempi, proprio a pochi giorni dall’addio a un’altra icona del calcio, Diego Armando Maradona.
Il doloroso annuncio e il partecipato cordoglio sui social
Dal momento della tragica notizia, comunicata su Facebook dalla moglie di Rossi, Federica Cappelletti, i social si sono riempiti di messaggi di cordoglio verso uno sportivo amatissimo, emblema di un calcio d’altri tempi, ma comunque capace di restare nel cuore dei tifosi di ogni generazione.
Dal ministro dello Sport Spadafora, che ricorda, su Facebook, come “Pablito” portò l’Italia “sul tetto del mondo” in occasione dei Mondiali di Spagna del 1982, fino al premier Giuseppe Conte che, sempre dalla propria pagina ufficiale di Fb, ha salutato quel campione che “con i suoi gol ha regalato un sogno a intere generazioni” nonché “simbolo di una Nazionale e di un’Italia, unita e tenace, capace di battere avversari di enorme caratura”.
Un dolore, quello dell’Italia del calcio sul web, che si estende però anche alle istituzioni sportive, dal ricordo di Dal Pino, presidente della Lega di Serie A, fino a quello della FIGC, con le parole di Gabriele Gravina.
Commovente anche Giovanni Trapattoni (@iltrapp) su Twitter, che ricorda come “i giocatori non dovrebbero andarsene prima degli allenatori”, seguito da altri post provenienti da tutto il mondo dello sport: dalle società, ai giornalisti, fino ad arrivare ai tifosi, con centinaia di messaggi nel nome dell’hashtag #paolorossi.
Una conferma, quella della partecipazione dei calciofili di ogni età, che mette in evidenza come questo sport sia seguito, sentito e partecipato.
L’eredità di Rossi: il calcio non smette di emozionare… anche sul web
La notizia della scomparsa del campione ha portato, dunque, di riflesso, a delle necessarie considerazioni sulle evoluzioni del calcio ai tempi d’oggi.
Come conferma l’ampia risonanza sul web rispetto alla morte di Rossi, vero è che è anche grazie a fuoriclasse del suo livello se, pure in tempi difficili per il calcio come questo – e date le limitazioni derivanti dall’emergenza nazionale -, lo sport più amato dagli italiani continua a emozionare e non scoraggia i tifosi e i sostenitori delle varie squadre.
Se l’esperienza del tifo da stadio – stile Mondiali ‘82 -, per ovvi motivi, non è attualmente possibile, vero è che i media comunque cercano di favorire l’inclusione dei fan ai vari match, anche per mezzo della tecnologia streaming, le cui principali dirette si dividono tra Sky e DAZN, senza dimenticare i maggiori operatori di scommesse legali, come Betflag, Unibet, SNAI. Una funzionalità, quella dello streaming, non sempre implementata dai nuovi siti scommesse, i quali comunque permettono il più delle volte di seguire in real time gli esiti delle partite, con un aggiornamento in tempo reale dei risultati degli incontri, che in qualche modo sostituiscono, in una nuova prospettiva tecnologica, quelle che erano le radiocronache ai tempi del successo di Rossi.
Radiocronache oggi immortalate da RadioRai attraverso la voce di Enrico Ameri in occasione della vittoria degli Azzurri nel celebre “Mundial” di Spagna.
E proprio queste testimonianze di seguito e di affetto, seppur in forma virtuale, restituiscono la forza di uno sport che non ha mai smesso di appassionare gli italiani, seppur con rinnovate modalità, consentendo al calcio di mantenere la propria vitalità, oltre a un seguito trasversale che deve molto allo stile e alla classe di compianti campioni, proprio come Paolo Rossi.