La Juventus vince anche a Roma contro la Lazio, nonostante una pessima partita. I bianconeri, in svantaggio per l’autogol di Emre Can, cambiano marcia con l’ingresso di Bernardeschi e Cancelo. Lo stesso Cancelo e il rigore di CR7 ribaltano il risultato.
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ToggleLa Juventus porta a casa tre punti insperati, e anche immeritati per quello che si è visto in campo. Una partita dominata dai padroni di casa che, soprattutto nel primo tempo, hanno impedito alla Juve di costruire le proprie trame di gioco grazie ad un pressing asfissiante. La Lazio si è resa protagonista di molte azioni offensive, con uno Szczęsny protagonista di almeno 4 interventi provvidenziali nel primo tempo. I biancocelesti hanno interpretato alla perfezione il 3-5-2 disegnato da Inzaghi, con 4 centrocampisti puri ed un uomo di fascia in mediana. La Juve si è dimostrata molto fuori forma e quanto mai imprecisa ed inefficace.
Allegri deve far fronte all’assenza di 5 uomini. Mancano all’appello Cuadrado, Khedira, Pjanić, Mandžukić e Barzagli. Cancelo non è al meglio, reduce da un fastidio muscolare. Con Benatia in partenza verso l’Arabia Saudita e Cáceres non ancora convocabile. Trova posto in squadra, con la prima convocazione ufficiale, il giovane Nicolò Fagioli, grande prospetto della squadra Primavera bianconera. Il mister juventino mette in campo Szczęsny tra i pali, De Sciglio, Bonucci, Rugani e Alex Sandro in difesa, concedendo un turno di riposo a Chiellini. A centrocampo tutti i disponibili che fanno parte della prima squadra sono in campo: Emre Can, Matuidi e Bentancur. In attacco il tridente è formato da Douglas Costa, Dybala e Cristiano Ronaldo.
La Lazio domina, la Juventus vince
Sicuramente la peggiore partita giocata dalla Juventus negli ultimi anni. I bianconeri nel primo tempo non sono riusciti ad organizzare nemmeno una trama offensiva efficace. Incapaci di mettere insieme tre passaggi consecutivi, i giocatori di Allegri hanno realizzato il poco onorevole record di non aver effettuato nemmeno un tiro nel primo tempo. Di contro una Lazio rapida, efficace, pungente. Emre Can non si trova per niente a proprio agio nel fulcro del centrocampo della Juve, e la mancanza della tecnica, della visione di gioco e della rapidità nel giro palla di Pjanić si fa sentire molto. In aggiunta anche Bonucci, dopo aver avuto una forte distorsione alla caviglia nella prima parte della partita, non è al meglio ed è costretto a cedere il passo a Chiellini al 41′ minuto del primo tempo.
Nel secondo tempo la Juventus parte meglio, ma si trova a dover rincorrere la Lazio a causa dell’autogol di un disastroso Emre Can al 14′. La Lazio fallisce clamorosamente il raddoppio con Immobile che sbaglia davanti a Szczęsny. Allegri corre ai ripari facendo alcune mosse tattiche. La prima è quella di scambiare, a inizio secondo tempo, i ruoli di Bentancur ed Emre Can, con il giovane uruguagio in cabina di regia e il centrocampista tedesco molto più a suo agio nel ruolo di mezzala. Poi la sostituzione di Matuidi con Bernardeschi al 15′, variando lo schema tattico dal 4-3-3 al 4-4-2 con Emre Can e Bentancur a centrocampo e Bernardeschi a sinistra. Infine la mossa decisiva è l’entrata in campo di Cancelo al posto di Douglas Costa, nel ruolo di esterno destro.
Fino alla fine
Le due ali appena entrate fanno volare la Juventus. Il gol di Cancelo con discesa irresistibile di Bernardeschi sulla fascia mette la partita in pari. Ancora una discesa di Bernardeschi mette in apprensione la difesa laziale, con Cancelo che subisce fallo a centro area. CR7 mette a segno il rigore e la Juventus porta a casa tre punti insperati fino al 60′. Come recita il proprio motto la Juventus a lottato “fino alla fine” ed è riuscita a vincere la partita. Grazie all’apporto dei suoi campioni della partita. Una Juventus che pur giocando male è stata letale, orgogliosa, vincente. Ci hanno creduto i bianconeri e hanno vinto. E se giocando così si vince lo stesso, allora per gli altri rimangono poche speranza.
Difesa
Szczęsny 7 – In una gara in cui gli avversari hanno surclassato la Juve, lui si è dimostrato all’altezza di questa maglia. Perfetto in diversi interventi nel primo tempo che hanno salvato il risultato. Da sicurezza al reparto, leader silenzioso.
De Sciglio 6 – Partita sufficiente, condita da alcuni interventi provvidenziali che ne elevano il giudizio. Si spinge poco in avanti nel primo tempo e non dà grande apporto in costruzione. Nel secondo tempo migliora. Quando entra Cancelo non ha più necessità di farsi vedere in fase offensiva, deve solo occuparsi di coprire. Lo fa abbastanza bene.
Bonucci 6 – L’assenza di Pjanić lo costringe ad occuparsi con maggior presenza nella fase di costruzione del gioco. Inizia la partita con buona personalità, ma si fa male presto. Cerca di resistere, ma il dolore è troppo forte e deve essere sostituito da Chiellini.
dal 41′ pt Chiellini 6,5 – Quando è in campo si vede e si sente. Solo la sua presenza regala sicurezza a tutto il reparto ed offre al giovane Rugani una spalla sicura.
Rugani 6 – Buona partita con alcuni interventi provvidenziali accompagnati da qualche sbavatura di troppo. Cresciuto molto in sicurezza e personalità, ha l’occasione di mettersi in mostra per l’assenza di tanti compagni in difesa. Sarà un periodo in cui dovrà dimostrare di essere definitivamente da Juve. Comincia abbastanza bene.
Alex Sandro 6 – Nel primo tempo si vede molto poco in fase di spinta. In difesa è sempre prezioso, ormai è un punto di forza della squadra. Nel secondo tempo, quando la Juve aumenta la pressione offensiva, partecipa a dovere alla manovra sulla sinistra.
Centrocampo
Emre Can 4,5 – Partita disastrosa del centrocampista tedesco. Allegri gli affida le chiavi del centrocampo. Lui non riesce a fronteggiare il pressing alto degli avversari e perde troppi palloni. La manovra è lente e imprecisa e lui ne è il maggiore responsabile. Corona la sua pessima prestazione con l’autogol, un tocco di testa in area inspiegabile. Si riprende quando Allegri lo solleva dal compito della costruzione del gioco e finisce in crescendo, ma non troppo.
Bentancur 6 – Non brilla, ma nemmeno sfigura. Partita senza grossi squilli per il centrocampista uruguagio. Tocca molti più palloni nel centrocampo a due e la differenza tecnica tra lui ed Emre Can è palese.
Matuidi 5,5 – Battuta a vuoto del centrocampista Campione del Mondo. Assente per molti tratti, non riesce a dare una mano alla squadra nel momento di difficoltà. Meno incisivo del solito.
dal 15′ st Bernardeschi 7 – Entra e spacca tutto. Semina il panico sulla fascia sinistra. I due gol che regalano la vittoria alla Juventus nascono da due sue discese irresistibili sulla fascia sinistra. Avrebbe potuto segnare il gol del 3-0 se Cancelo avesse servito un assist migliore. In grandissima forma, evidentemente merita più spazio.
Attacco
Douglas Costa 5,5 – Più “fumoso” e meno efficace del solito. Tenta di costruire qualcosa, ma la Juve nel primo tempo non va. Sbaglia un contropiede dopo una delle sue solite azioni ubriacanti. Con un po’ di concretezza in più sarebbe più decisivo.
dal 25′ st Cancelo 7,5 – L’uomo partita. Venti minuti terriblli del terzino destro, per l’occasione schierato da esterno alto. Segna, subisce il fallo da rigore, sciupa un contropiede con uno stop sbagliato, eccede in altruismo mettendo al centro una palla che doveva essere messa in posta. Incontenibile dagli avversari, la sua presenza cambia il volto alla partita. Fenomeno.
Dybala 6 – Ormai calato nel ruolo di trequartista che sente sempre più suo. Tocca tantissimi palloni ed è l’unico dei tre registi della Juve che gioca la partita, visto il forfait iniziale di Bonucci. Non fa miracoli, ma cerca comunque di costruire qualcosa di positivo per la squadra. Entra in modo fondamentale nell’azione del pareggio con un tiro che Strakosha non trattiene.
Cristiano Ronaldo 6 – Non incisivo come al solito. Nel primo tempo si arrabbia molto perché la squadra non gira e lo serve male. Per quasi tutta la partita nel ruolo di centravanti, viene servito poco e male. Lui dal canto suo non ha la gamba per trascinare da solo la squadra. Ha il grande merito di segnare il rigore della vittoria.
Il Mister
Allegri 6 – La Juventus del primo tempo è messa in campo malissimo. Una delle peggiori degli ultimi tempi. Dopo la partita dirà che forse nel primo tempo i suoi avevano maglie diverse, tanto che non indovinavano due passaggi. Il grande errore, ammesso da lui stesso, è stato consegnare le chiavi del gioco della Juve ad Emre Can, Troppo lento e poco capace di affrontare il pressing avversario. La Juventus del primo tempo è una delle peggiori della storia e per la prima volta dal 2004/2005 (primo anno in cui è iniziata la raccolta di statistiche da parta di Opta) non ha effettuato nessuna conclusione in porta.
Ancora una volta è bravo a cambiare la squadra in corsa con i cambi e con gli aggiustamenti tattici. Ottima la mossa di non fare uscire Emre Can dopo l’autogol, mossa che avrebbe distrutto psicologicamente il giocatore. Alla fine porta a casa la vittoria, e questa è l’unica cosa che conta.