Manca il campione
Effettivamente fa strano la mancanza di CR7, il campionissimo, il ras, il “capo”. Eppure la Juve di ieri non mi è dispiaciuta, una squadra che ha saputo soffrire ma anche darsi al fraseggio alla ricerca del risultato.
Pronti via ed é 1 a 0
Il Brescia, come il Verona, parte subito a testa bassa attaccando ogni spazio, pressando altissimo e non lasciando nessuno spazio di manovra agli avversari. Infatti, al 4° minuto, sassata di Donnarumma che trafigge un non poco colpevole Sczeszny che si fa piegare le manone dal tiro dell’attaccante bresciano.
Bel modo di salutare il rientro di Balotelli accolto come il Messia che si è, sì, ritagliato diversi spazi ma ha anche corso molto a vuoto probabilmente per via della condizione deficitaria.
Juve ordinata
Dicevamo, manca Ronaldo e le redini dell’attacco passano al duo Pipita/Joya che hanno l’arduo compito di non far rimpiangere il portoghese. Higuain si sbraccia, corre, scalcia, fa a sportellate mentre Dybala è più propenso al preziosismo. A tal proposito: vorrei che Paulo non si sentisse sempre in dovere di cercare la giocata che spacca la partita, il dribbling tra 12 avversari. Deve pensare solo a fare il suo, lo sappiamo che è un campione.
La difesa non corre particolari pericoli, non per nulla, goal a parte, il nostro numero 1 non ha granché da fare.
Il nostro pareggio arriva grazie ad una sfortunata autorete di Chancellor il quale si trova il pallone che sbatte sulla zucca e che entra nella sua porta.
Dominio Juve
Il secondo tempo, tolti i primi dieci minuti di folate bresciane, è quello del predominio territoriale bianconero. Abbiamo preso le misure di un avversario stanco e spossato da un primo tempo a tutta. Infatti sono diverse le giocate che ci portano a ridosso della porta difesa da Joronen. Una è quella che causa la punizione del goal: stavolta ci sono finalmente i cecchini a tirare (non me ne voglia Ronaldo ma ritengo sia Dybala che Pjanic molto più abili da calcio piazzato). Il tiro del numero 10 sbatte sulla barriera che, però, sfortunatamente, fa arrivare la palla a Mire il quale non ci pensa due volte e lascia partire una sassata che si insacca alla destra del portiere avversario. La partita finisce qui. Nessun’altra azione degna di rilievo e una Juve in pieno controllo.
Considerazioni finali
Beh, abbiamo fatto nostra una partita davvero complicata. Le neo promosse non sono più le squadre materasso di una volta, se la giocano a viso aperto e cercano il risultato. E così ha fatto il Brescia con un grandissimo Romulo dalla corsa impressionante e con il campioncino Tonali, un giocatore di grande personalità, nonostante la giocane età.
Noi, dal canto nostro, abbiamo pagato l’ennesimo pegno alla sfortuna con Danilo che si è infortunato nel primo tempo costringendo Sarri al cambio forzato con Cuadrado.
Che dire? Si è vista una Juventus a sprazzi: giocate sopraffine alternate a qualche errore di concentrazione. Comunque credo che manchi poco a vedere la squadra completamente plasmata sulle idee del nostro mister. Da lì vedremo chi sarà la più forte. Anche perché sto vedendo un po’ di gente festeggiare con troppo anticipo. E maggio è ancora lontano.