Nascita As Roma: la società giallorossa ha compiuto 93 anni. Tanti auguri cara e vecchia Lupa!
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ToggleCome ogni anno, da tradizione, la notte tra il 21 e il 22 luglio, è ormai data fissa di festeggiamenti per strada. Il tifo giallorosso non va in vacanza. E il compleanno della nostra Magica Roma è l’occasione per manifestare l’eterno amore che lega questa società a tutti i tifosi appassionati.
E allora, attrezzati di sciarpe e bandiere, tantissimi tifosi (all’incirca sui 2000) di notte verso le 23 si sono dati appuntamento in zona Pantheon per poi sfilare in un corteo con fumogeni e cori da stadio, fino in via degli Uffici del Vicario (che sarebbe la primissima sede della società).
La sfilata è continuata fino alla mezzanotte inoltrata in modo assolutamente festivo e senza incidenti. Quando si tratta di dimostrare il proprio amore, si canta, si sbandiera, si applaude e si sta insieme.
Già. Perché come dice anche la canzone di Venditti <Grazie Roma>…
” Dimmi cos’è che ci fa sentire amici
anche se non ci conosciamo.
Dimmi cos’è che ci fa sentire uniti
anche se siamo lontani.
Dimmi cos’è, cos’è
che batte forte, forte, forte in fondo al cuore,
che ci toglie il respiro e ci parla d’amore.”
Ecco. Solo l’inizio del testo dell’inno giallorosso, parla di associazioni tra persone sconosciute che si ritrovano uniti nell’amore verso la Roma. Grandissimi!
As Roma: storia della società giallorossa
In quel periodo, nel 1927, per contrastare lo strapotere delle squadre del nord e accorciare il divario tecnico, si accordarono le società Alba Roma, Roman, Fortitudo Pro Roma per fondersi insieme e creare una nuova società singola, che potesse essere più competitiva. E l’ingegnere segretario della federazione romana del Partito Nazionale Fascista, Italo Foschi, riuscì insieme all’onorevole Ulisse Ignori, a creare un’unica società.
C’è da annotare comunque, che ” l’atto costitutivo del 7 giugno, che sancisce la fusione tra i tre club (e del quale in seguito si persero le tracce), venne ratificato l’11 luglio 1927, mentre la redazione dell’Ordine del Giorno n. 1 è del successivo 22 luglio, a cui viene fatta ricondurre l’operatività della neonata società: l’Associazione Sportiva Roma riconosce ufficialmente la data del 7 giugno come quella di sua fondazione” (da wikipedia). In pratica, la società è stata fondata il 7 giugno, ma l’ufficialità e l’operatività è arrivata il giorno 22 luglio.
La prima stagione, 1927-28 inizia con Italo Foschi e Renato Sacerdoti come presidenti. Mentre il primo allenatore, fu tale William Garbutt. La rosa fu formata con giocatori di tutte e quattro le società. Solo un giocatore fu acquistato: l’attaccante Mario Bussich dalla Triestina.
Erano altri tempi. Il calcio era ancora a livelli primordiale, quasi embrionale e la Roma ne iniziò a far parte giocando allo stadio Motovelodromo Appio. Dopo qualche anno, si trasferì nello storico fortino del Campo Testaccio. La prima partita ufficiale, fu disputata il 27 settembre 1927. Roma – Livorno 2-0. Si iniziò alla grande!
Nascita As Roma: il palmares della sua storia
In questi 92 anni, la società è riuscita a collezionare un Palmares di 3 scudetti, 9 coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane, 1 Coppa delle Fiere, 1 Coppa Anglo-Italiana ed un 1 promozione in serie A da capolista di B nel 52. Ha passato varie epoche con alti e bassi, soprattutto nel periodo di metà anni ’70, quando l’arrivo di Liedholm e del bomber ex- Milan, Pierino Prati, lanciarono la Roma nei piani alti della classifica perennemente dominata dalle squadre di Torino e Milano.
Infatti nel 74-75 arrivò sorprendentemente terza e per l’occasione, fu scritto anche un famoso libro ” L’anno d’oro della Roma” Però fu una parentesi, perché generalmente, la squadra in quel decennio, più su del 7° posto proprio non riusciva a piazzarsi. Ed infatti, veniva soprannominata la ” Rometta“. Che giocava bene e lasciava i due punti.
Gli anni Ottanta coronati dai successi
Ma il vento del cambiamento stava ormai arrivando, e agli albori degli anni 80, iniziò il periodo d’oro della gestione Dino Viola, che vide la Roma trionfare con scudetto, coppe Italia e la nottata dolce amara della finale di Coppa Campioni nel 1984, che secondo me fu il picco più alto raggiunto da questa società. I protagonisti di quelle stagioni, furono Falcao, Pruzzo, Conti e Di Bartolomei. Poi ovviamente, anche tanti loro compagni furono importantissimi, ma l’ossatura di base, era quella.
Quando arrivò Falcao, a metà agosto del 1980, dichiarò alle televisioni che venne a Roma ” per vincere lo scudetto“. Tanti risero, ma poi capirono, che da quell’aereo scese colui che cambiò la mentalità di un ambiente.
E a tutt’oggi, i vecchi tifosi romanisti, come ripensano a Falcao, accennano a un sorriso e gli luccicano gli occhi, perché la mente viaggia nella memoria dei ricordi da bambini. Come non emozionarsi nel pensare alle gesta del Divino?
Anni Novanta e la gestione Sensi
Dopo la gestione Viola, la società ha avuto periodi bui con quella di Ciarrapico e poi successivamente ne è subentrata un’altra non meno importante di quella di Viola. Cioè quella di Franco Sensi.
Un bellissimo periodo quello della gestione Sensi, nato nel periodo in concomitanza con l’ascesa al trono di sua Maestà Francesco Totti, unico Capitano di mille battaglie.
Il Presidente Sensi costruì una Roma prima molto operaia (con Mazzone) poi tecnica (con Zeman) e poi finalmente, vincente con Capello. Mosso anche dalla voglia di vedere una Roma fortissima, comprò l’attaccante Batistuta e a fine anno 2001 scucimmo lo scudetto dalla maglia della Lazio. Effettivamente su quella casacca stonava e stava meglio sulla nostra. Ma Capello durò poco, perché dopo lo scudetto, per dei problemi societari, lui una bella notte, scappò da Roma per andare a Torino e allenare la Juve.
Comunque, la gestione Sensi vide la Roma vincere uno scudetto, 2 supercoppe italiane, 2 Coppe Italia e 5 secondi posti. Dopo la sua morte,nel 2008, subentrò la figlia Rosella che in breve tempo decise di vendere la società a terzi, passando anche nelle mani avide di banche come l’Unicredit. Che poi gireranno il tutto, alla proprietà americana che conosciamo bene oggi.
La gestione Pallotta e le polemiche dei tifosi
I successi ottenuti in quel periodo, ancora oggi son motivo di nostalgia che scatena rabbia e frustrazione verso l’attuale proprietà americana di James Pallotta, che in pratica ha quasi tutta la tifoseria contro per la sua politica di gestione basata sulle plusvalenze dei giocatori. La gente non lo accetta ed è sempre in fase di contestazione che finirà al momento in cui si tornerà ad alzare qualche trofeo.
Comunque dopo 92 anni, la Roma è sempre lì. Pronta per iniziare una nuova stagione, piena di aspettative ma anche di paure. Vedremo cosa si inventeranno il ds Petrachi e il neo mister Paulo Fonseca.
Per ora, visto che è ancora presto per avvelenarci il sangue, possiamo solo fare gli auguri di compleanno a questa Roma augurandole e augurandoci di superare questo periodo grigio scarso di successi.
Tanti auguri Roma! 100 di questi giorni!
Qui fu fondata l’As Roma!