Napoli in ritiro: crisi, critiche e sul web #Ancelottiout
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ToggleNapoli-Atalanta e Roma-Napoli: due facce della stessa medaglia. Gli azzurri infatti, al di là delle solite recriminazioni (e questa volta più che giustificate) sugli errori arbitrali, hanno gettato alle ortiche punti preziosi.
Napoli-Atalanta: le critiche arbitrali
Nella partita infrasettimanale contro gli orobici il Napoli ha letteralmente regalato un punto agli avversari. Dopo essere passati in vantaggio, infatti, gli azzurri hanno abbassato i ritmi permettendo agli uomini di Gasperini di alzare il pressing fino alla rete del pari. Nella seconda parte di gara il copione non è cambiato: il Napoli rialza il pressing provando a mettere alle corde gli orobici che sembrano rintanati nella propria metà campo fino alla rete del 2-1 di Milik. Da questo momento il Napoli sembra nervoso, sulle gambe e mollaccio, l’Atalanta ne approfitta e prova a rialzare i ritmi per uscire dalla propria metà campo.
All’85’ quello che non ti aspetti: cross verso Llorente, Kjaer lo abbraccia, disinteressandosi della sfera, impedendogli di impattare verso la porta. Tutto il Napoli si proietta contro Giacomelli che decide di non consultare il VAR, l’Atalanta ne approfitta, innesca un contropiede e all’86’minuto pareggia i conti con Ilicic. Baraonda furiosa di tutti i giocatori del Napoli che non ne vogliono sapere di riprendere il gioco. Dopo diversi minuti il gioco riprende e al 95′ minuto, sul filo di lana, Callejon crossa, ancora verso Llorente, e Toloi stoppa di braccio la sfera. Giacomelli lascia correre ancora una volta, tra le infinite polemiche.
Roma-Napoli: punti buttati via!
Nella partita immediatamente successiva, quella dell’Olimpico contro la Roma, da molti indicata come il crocevia della stagione (nonostante fossero trascorse soltanto 11 giornate dall’inizio del campionato) il Napoli stecca clamorosamente la partita. Non soltanto per i due rigori concessi ai giallorossi (su Kolarov, Meret è stato straordinario, ha dimostrato di avere grandissimi e importantissimi numeri per il futuro), ma perché gli azzurri hanno messo alle corde soltanto dopo il 25′ minuto del primo tempo: vale a dire dopo lo svantaggio firmato da Zaniolo e dopo il rigore di Kolarov.
Il Napoli dal punto di vista delle decisioni arbitrali è stato poco fortunato: contro l’Atalanta al di là dell’abbraccio di Kjaer a Llorente, ci sono stati anche altri due episodi: un’intercettazione di Toloi al 96′ minuto di braccio su cross di Callejon verso Llorente ed un calcione di De Roon sulla testa di Callejon sulla riga dell’area di rigore: il difensore atalantino già ammonito, sarebbe stato espulso e il Napoli avrebbe usufruito del rigore.
Il braccio di Callejon che ha decretato il primo rigore della Roma è stato identico a quello di Toloi al 96′ minuto di Napoli-Atalanta e di De Light nel polemico derby Torino-Juve: non si è ben capito come debba essere utilizzato il VAR ed in quale circostante si debba o possa fare ricorso. Certo è che moltissimi episodi, anche simili, hanno diversi metri di giudizio.
Al di là delle polemiche arbitrali, che lasciano il tempo che trovano, è da constatare, ahimè, che il Napoli ha gettato alle ortiche diversi punti. Contro l’Atalanta, si è fatto rimontare per due volte il vantaggio: quel che è peggio è che per protestare i giocatori hanno perso tempo e concentrazione e si sono fatti recuperare da Ilicic.
Contro la Roma, peggio ancora, hanno dovuto subire per metà primo tempo la sfuriata dei giallorossi prima di prendere iniziative ed affacciarsi dalle parti di Pau Lopez.
Arbitri a parte, gli azzurri devono cambiare mentalità!