Dopo 18 stagioni in sella ad una motocicletta da corsa, tra 125, 250 e MotoGP, questo pomeriggio Jorge Lorenzo ha annunciato il suo ritiro dalle competizioni. Una scelta dettata da diverse motivazioni che però ha già scosso il mondo delle due ruote. Se ne va un uomo dalla grande onestà.
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ToggleMotoGP Jorge Lorenzo Ogni persona è fatta a modo suo. Da ciò ne deriva che ognuno la pensa in modo differente. Ciò che però non bisogna fare è tradire se stessi. JL è stato un esempio in questo, mostrandosi sempre pronto a dire le cose come stanno. Quindi era inutile nascondersi dietro alibi o scuse nel tentativo di proseguire l’avventura in MotoGP. Meglio mollare lucidi e a testa alta.
MotoGP Jorge Lorenzo – Una vita da campione
Il pilota originario di Palma di Maiorca lascia un grande segno nella classe regina delle moto, oltre a quello nelle categorie inferiori. Vincitore di 5 titoli mondiali, due in 250 e tre in MotoGP (nel 2006, 2007, 2010, 2012 e 2015), Jorge ha avuto l’opportunità di lottare con alcuni dei più grandi piloti dell’era moderna. Partendo da Rossi fino ad arrivare a Marc Marquez, senza dimenticare Casey Stoner, Dani Pedrosa e anche Andrea Dovizioso.
In qualche caso avrebbe potuto vincere altri campionati, come nel 2013, ma probabilmente a Lorenzo questi discorsi non interessano. Come più volte dichiarato dal diretto interessato, il rider dal numero 99 ha dimostrato di possedere un talento eccezionale, unito ad uno stile di guida davvero pulito ed elegante. Sia in conferenza stampa che sulla piattaforma Sky ha dunque sottolineato di non avere altri motivi per proseguire. Almeno non per le posizioni nelle retrovie.
MotoGP Jorge Lorenzo – Non si può continuare per sempre
La motivazione che il maiorchino ha spiegato di non possedere più si articola in diversi elementi. La pressione esagerata, i problemi fisici, una Honda che non rientra nelle sue corde. Ad un certo punto, probabilmente dopo l’incidente di Assen, tutto questo gli è diventato troppo pesante e stancante. Meglio staccare piuttosto che continuare con una carriera già densa di gioia ed emozioni, sopratutto alla luce dei risultati che non sono mai arrivati con la casa dell’Ala Dorata.
Non si può però ridurre la sua decisione solo a causa di una moto mai andatagli a genio. Forse Lorenzo, nonostante il suo aspetto da duro, non ha digerito (non del tutto) alcune situazioni del passato. Per ultimo il trattamento ambiguo tenuto dalla Ducati nei suoi confronti. Un rapporto di amore ed odio davvero insolito, con il boss Claudio Domenicali che ha oscillato tra sentimenti di apprezzamento e di critica nei confronti dello spagnolo. Alla fine Jorge avrebbe voluto rimanere, ma le cose non sono andate come previsto.
Ma la storia non si fa con i se e con i ma. Quel che è certo è che la gara di domenica a Valencia sarà l’ultima per lui. E che il segno lasciato da Jorge è ben visibile.