A Genova il Milan strappa tre punti con le reti di Borini e Suso. Senza Higuain i Rossoneri agganciano il quarto posto.
Senza Higuain si gioca meglio?
Le due squadre hanno messo in scena una partita combattuta. Nel primo tempo meglio il Genoa ma, nella ripresa, i Rossoneri sono scesi in campo con uno spirito diverso e sono riusciti a portare a casa il risultato.
In uno stadio per metà vuoto i due assenti di lusso erano proprio Piatek e di Higuain destinati a un cambio di casacca. Con il polacco destinato proprio al Milan e Higuain pronto a riabbracciare Sarri a Londra.
Ma, a quanto pare, il Milan non ha sentito e non sentirà l’assenza di Gonzalo Higuain: questo è quello che dicono i numeri.
Quando il Pipita non ha giocato, infatti, il Milan non ha mai perso: sei partite tra campionato ed Europa League, tre vittorie e tre pareggi con una media di quasi due gol segnati a partita.
Siamo così sicuri che il Milan sentisse l’assenza del suo ormai ex centravanti?
Ora il peso dell’attacco sembra però passare in consegna a Piatek che dovrà fermare la maledizione degli attaccanti rossoneri. Cutrone permettendo.
Un diamante da sgrezzare
Lucas Paquetà sta incantando i tifosi.
Il giovane brasiliano, vista la cifra spesa per acquistarlo, è stato subito buttato nella mischia. Per ora si sta destreggiando abbastanza bene.
Prima in Coppa Italia contro la Samp, poi in finale di Supercoppa con la Juventus e ora la prima di Campionato. Sempre titolare.
Complici anche le numerose assenze Paquetà sta fornendo delle buone prestazioni facendo intravedere dei numeri e delle giocate che gli altri giocatori in Rosa non hanno.
Va certamente sgrezzato: ha ancora certe leziosità di troppo tipiche dei giocatori brasiliani che arrivano in Europa. Ma ha senza dubbio grande margine di miglioramento.
Ciò che lascia stregati è il carisma messo in campo: sempre propositivo, evita di nascondersi e chiama la palla.
Ha tutto il tempo per ingranare al meglio da qui a inizio stagione e se dovesse iniziare anche vedere la porta Leonardo avrebbe trovato l’ennesimo diamante targato Brasile.
L’unione fa la forza
L’arma principale di questo Milan sembra proprio essere il gruppo.
Un gruppo compatto e unito che spesso è caduto ma ha saputo anche rialzarsi stringendo i denti.
La squadra anche nei suoi limiti sembra essere coesa e unita. Lo si vede nei dettagli.
Donnarumma ha salvato il risultato con delle buone parate simbolo di una sicurezza che cresce gara dopo gara.
Bakayoko da completo pesce fuor d’acqua ora è il migliore a centrocampo in termini di prestazioni, indispensabile.
Conti, dopo mesi e mesi di allontanamento dal campo, ha sempre sostenuto la squadra dai social e ora che inizia a giocare diventa sempre più determinante.
E soprattutto lo si nota nel mister, Gennaro Gattuso, sofferente in tribuna. Mai fermo, carico di ansia e adrenalina incarna pienamente lo spirito di gruppo.
Ora che il quarto posto è agganciato bisogna evitare altri passi falsi per consolidare al meglio il piazzamento Champions.
Forza Milan!