Luis Enrique torna sulla panchina della Roja dopo l’avvicendamento con il suo ex assistente Robert Moreno
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Luis Enrique, originario di Gijón (Asturie), è un ex calciatore del Real Madrid e del Barcellona, con cui ha vinto tre campionati, tre Coppe del Re, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA ed una Supercoppa spagnola. Dopo avere dato l’addio al calcio nel 2004, ha intrapreso la carriera di allenatore con ottimi risultati.
Gli inizi: Barcellona e Roma
Luis Enrique inizia la sua carriera di allenatore alla guida del Barcellona B con cui ottiene ottimi risultati, centrando addirittura il terzo posto nella Segunda División, dopo essere stato promosso dalla Segunda División B l’anno precedente. Lascia nel 2011 per passare alla Roma con cui firma due anni di contratto con il suo vice Robert Moreno, ma la prima stagione non è fortunata e la squadra è al settimo posto in classifica. Luis Enrique così decide di annunciare che avrebbe lasciato la Roma a fine stagione.
Celta Vigo e Barcellona
Nel 2013 firma nuovamente un biennale con il Celta Vigo, con cui arriva al nono posto. Decide però di lasciare a fine stagione per firmare con i blaugrana del Barcellona. La prima stagione al Barça è trionfale con la vittoria del campionato, Coppa del Re e Champions League in finale contro la Juventus di Massimiliano Allegri. Dopo avere rinnovato il contratto fino al 2017, nella stagione 2015-16 vince nuovamente Campionato e Coppa di Spagna. Anche in Europa brilla con la vittoria della Supercoppa Europea, ma il suo cammino in Champions League è interrotto dalla sconfitta contro l’Atletico Madrid. In bacheca anche la vittoria al Mondiale per club 2015 giocato in Giappone, vincendo la finale per 3-0 contro il River Plate
L’ultimo anno a Barcellona
L’ultima stagione a Barcellona è più turbolenta. Da ricordare la vittoria nella Supercoppa Spagnola contro il Siviglia e la grande remuntada contro il Paris Saint Germain dopo avere perso 4-0 all’andata a Parigi. Le delusioni sono il mancato titolo della Liga che andò al Real Madrid di Zinedine Zidane e l’eliminazione dalla Champions League ad opera della Juventus di Massimiliano Allegri. Il 1° marzo 2017 annuncia che lascerà la panchina del Barcellona a fine campionato, che chiude con la vittoria contro l’Eibar per 4-2.
La Nazionale
Rubiales, il Presidente della RFEF, sceglie Luis Enrique, dopo lo sciagurato Mondiale di Russia in cui aveva cacciato Julen Lopetegui poco prima del suo inizio. Luis Enrique deve ricostruire la fiducia dei suoi campioni. Nella Nations League la Spagna arriva seconda dietro l’Inghilterra e davanti alla Croazia, vicecampione del Mondo. Nelle qualificazioni all’Europeo 2020 la Spagna si trova nel girone con Svezia, Norvegia, Romania, Far Oer e Malta. Il 19 giugno 2019 si dimette dall’incarico della guida della Nazionale per la morte prematura della figlia Xana a seguito di una grave malattia.
Robert Moreno: il suo assistente
Robert Moreno, il suo assistente, lo segue fin dai tempi della Roma. Quando Luis Enrique si dimette dall’incarico, Rubiales decide di affidare a lui la guida della Roja, in piena corsa per la qualificazione all’Europeo. Il cammino di Robert è buono con 2 vittorie nelle prime 2 partite. I due pareggi contro Svezia e Norvegia iniziano a far dubitare sulle sue qualità, ma nelle ultime due giornate tutti i critici vengono smentiti dalle rotonde vittorie per 7-0 contro Malta e 5-0 contro la Romania.
Il ritorno di Luis Enrique
Inizia un valzer di telefonate e dichiarazioni che portano Rubiales a scegliere di riportare Luis Enrique alla guida della Nazionale. Robert Moreno lascia in malo modo dopo avere evitato l’ultima conferenza stampa davanti alle telecamere UEFA. L’ex centrocampista del Barça è di nuovo il ct della Spagna e vuole ottenere il massimo risultato nell’Europeo 2020 che sarà il primo itinerante con la finale prevista a Wembley il 12 luglio. La Spagna sogna di essere di nuovo in vetta al Continente. Luis Enrique sarà l’uomo giusto per guidare le Furie Rosse?