Il Leeds United a breve tornerà a calcare i campi di calcio della Premier. Un’assenza lunga sedici anni in cui The Peacocks hanno conosciuto anche l’onta della Football League One, la nostra serie C. C’è voluto un presidente italiano, Andrea Radrizzani, per riportare la squadra in Premier League.
Il nuovo Leeds di Radrizzani Andrea
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ToggleRadrizzani ha acquisto il Ledds nel 2017 da un altro imprenditore italiano, Massimo Cellino. L’attuale proprietario del Brescia si era inviso la tifoseria a causa di alcuni problemi giudiziari e di risultati molto deludenti della squadra. Dopo tre anni di guerra intestina, Cellino ha ceduto a Raddrizzani.
Nel 2018, dopo un’altra annata deludente, in panchina si è seduto il Loco Bielsa. Nella prima stagione del Maestro argentino la squadra, dopo un ottimo inizio, si andò via via afflosciando, fino a perdere la semifinale play off contro il Derby County. In questa stagione, invece, il Leeds è stato perennemente nelle prime due posizioni ed è stato promosso con una giornata di anticipo.
I tifosi inglesi sognano ora una nuova rinascita. Certo, sono lontani i tempi di Rio Ferdinand, Kewell, Viduka, Fowler e Bowyer che, sotto la guida dell’irlandese David O’Leary arrivò fino alle semifinali di Champions League dove fu sconfitto dal Valencia di Cuper. Ora la squadra ha altri giocatori, come Patrick Bamford, autore di 16 gol quest’anno o il portoghese Helder Costa. Sarà dura per The Whites riuscire a rimanere in Premier, ma con gli insegnamenti di Bielsa e i soldi di Radrizzani (proprietario del gruppo televisivo Eleven Sports) sognare è possibile.
Elland Road capienza e struttura
Elland Road, lo stadio che Sir Alex Ferguson un giorno battezzò come “lo stadio più intimidatorio in cui abbia mai giocato o allenato”, torna a riaffacciarsi in Premier League dopo una lunga assenza. Questo impianto, ospita le partite del Leeds dalla fondazione del club, nel 1919, e con una capienza di 37 890 posti a sedere è il più grande stadio dello Yorkshire, nonché il quattordicesimo stadio più capiente d’Inghilterra. La sua fondazione risale al 1897, ben prima della nascita del club di calcio.
Lo stadio dispone di quattro tribune. Tre di queste sono dedicate a tre diversi idoli che ha fatto la storia del club. Abbiamo dunque la tribuna nord dedicata Don Revies. Revies è stato giocatore dal 1958 al 1962 e, soprattutto, manager del club dal 1961 al 1974. Con lui in panchina il Leddes ha vinto 2 titoli di Campione d’Inghilterra, 2 Coppe delle Fiere, 1 Coppa di Lega, 1 Fa Cup ed una Charity Shields.
La tribuna sud è alla memoria di Norman Hunter. Difensore roccioso, ha vestito la maglia del Leeds per quattordici stagioni, collezionando 726 presenze e 21 gol in maglia bianca. Ha anche vinto la Coppa del Mondo del 1966 anche se non ha giocato neppure un minuto.
La tribuna ovest è dedicata al gigante gallese John Charles. L’attaccante, che in Italia formò una coppia gol micidiale alla Juventus con Sivori, è stato al Leeds prima e dopo il club bianconero, collezionando in tutto 308 presenze e 160 reti e contribuendo a rendere grande la squadra dello Yorkshire.
Infine vi è la tribuna est che non porta il nome di nessuno. Lo stadio è stato sede di alcune gare del campionato europeo di calcio 1996 e della Coppa del mondo di rugby 2015. Ha inoltre ospitato diversi concerti tra cui quelle di band come Queen , U2 , Happy Mondays e Kaiser Chiefs .
I tifosi del Leeds: curiosità
Gli ultras del Leeds non hanno un bel passato alle spalle. Agli inizi degli anni ottanta, quando The Whites iniziarono il loro lento declino, la Service Crew, il nome di battesimo della frangia più violenta e numerosa dei tifosi del Leeds United, iniziò a seminare il terrore in giro per l’Inghilterra.
Un primo “assaggio” della violenza di questa frangia la si ebbe il 28 maggio 1975 al Parco dei Principi di Parigi.Il Leeds United si stava giocando la finale di Coppa Campioni con il Bayern Monaco (poi persa 2-0) ma i suoi tifosi furono protagonisti di numerosi accoltellamenti e danni allo stadio. Ciò causò la squalifica degli hooligans. Il Leeds fu la prima società inglese a subire tale sanzione. Con il passare degli anni il “bollore” del tifo non si è calmato e si sono verificati altri episodi violenti. Il timore ora che il Leeds è tornato in Premier è come gestire la Service Crew.
Non esiste, però, solo la frangia violenta del tifo. Il Leeds come squadra ha numerosi supporters anche in Italia. Alcuni fans del Leeds hanno creato addirittura un blog dove scambiarsi opinioni e scrivere commenti su The Whites. Sul sito è possibile trovare di tutto: dalle statistiche inerenti la squadra, alla storia e vi sono perfino un canale Youtube ed uno shop con dei gadget della squadra.
Il Leeds rappresenta tutt’oggi l’anima dello Yorkshire. Il sogno dei tifosi ora è riuacire a riassaporare quelle emozioni che portarono la squadra al banchetto dei grandi d’Inghilterra.