Sotto il diluvio dell’Olimpico la Lazio centra la qualificazione agli ottavi dopo un pareggio sofferto con il Brugge.
Biancocelesti che sbloccano il risultato con Correa per poi venire raggiunti dopo pochi minuti dal gol di Vormer. Al 27’ Immobile viene steso in aria e con la sua classica freddezza spiazza Mignolet per il nuovo vantaggio Lazio.
Partita che si mette ancora di più sui binari laziali dopo l’ingenuità di Sobol che viene espulso per somma di ammonizioni negli ultimi minuti del primo tempo.
Al rientro in campo dal riposo, ci si aspettava una Lazio in grado di dominare il campo, gestire il match e puntare ad un risultato tranquillo, ma così non è stato.
Un minuto dopo la sostituzione di Immobile e Luis Alberto, arriva il pareggio di Vanaken e la Lazio sparisce completamente dal gioco.
Ultimi 15 minuti dove i biancocelesti restano schiacciati nella propria metà campo senza riuscire a ripartire con l’incubo che rischia di concretizzarsi con la traversa di De Ketelaere nei minuti di recupero.
Al triplice fischio esplode di gioia la panchina di Inzaghi e tutti possono tirare un sospiro di sollievo.
Lazio qualificazione Champions: il commento
A molti tifosi da casa e probabilmente anche al mister piacentino, saranno passati davanti agli occhi i ricordi, non molto piacevoli, delle due disfatte più grandi degli ultimi anni; Salisburgo-Lazio di Europa League con quattro gol subiti in pochi minuti e i capitolini eliminati dopo aver avuto la qualificazione in tasca ed una situazione ancora più analoga fu Lazio-Inter, ultima giornata di campionato con in palio l’accesso proprio ai gironi di Championse e biancocelesti che con due risultati su tre vennero sconfitti in casa
consegnando ai nerazzurri l’accesso all’Europa dei grandi.
Cosa manca a questa Lazio per diventare veramente grande?
Nonostante l’epilogo diverso questa volta, si sono viste lacune nella squadra che non sono state colmate.
Sicuramente la mancanza di esperienza in partite del genere dove la squadra invece di mantenere il pallino del gioco avendo tutte i venti a favore, si fa surclassare in campo dagli avversari sulle ali dell’entusiasmo
L’altro problema principale è sicuramente la lunghezza della rosa, con giocatori che dopo mesi ancora non sono riusciti ad entrare nei meccanismi di gioco e offrire un’alternativa valida agli 11 titolari.
Con le entrate di Caicedo,Escalante e Akpa Akpro al posto di Immobile,Leiva e Luis Alberto la Lazio si è snaturata, come spesso succede senza la sua spina dorsale e questo è un problema che oltre a ripercuotersi sulle competizione europee, ricade anche sul campionato.
Inzaghi sicuramente si aspetterà dei rinforzi nel mercato di gennaio, anche grazie alle ricche entrate fornite dall’approdo agli ottavi di Champions della sua squadra.
Lazio che si qualifica come seconda nel girone, da imbattuta, alle spalle di un Borussia Dortmund vittorioso sul campo di uno Zenit già fuori da tutto.
Approda alla seconda fase per la terza volta della sua storia, dopo venti anni dall’ultima volta.
Probabilmente i biancazzurri incontreranno una big di Europa tra le prime qualificate dei rispettivi gironi, nella speranza che possa stimolare sia i giocatori che la società e che questi palcoscenici diventino un habitué per una piazza così.
Il secondo tempo della partita con i belgi, però, non deve sminuire il grande cammino della banda di Inzaghi che malgrado le numerose assenze affrontate, ha raggiunto un traguardo importante e non ha sfigurato al ritorno nella competizione.
La Lazio può tornare a volare tra le stelle delle grandi di Europa.
A cura di Roberto Urru