Dejan Kulusevski sta stupendo anche i più scettici, e il Torino lo ha consacrato! Andiamo a conoscerlo meglio
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ToggleSiamo giunti alla settima giornata di serie A e quella appena conclusa ci ha regalato la scoperta di un nuovo talento cristallino: Dejan Kulusevski.
Lo svedese, classe 2000 del Parma (ma di proprietà dell’Atalanta) ha lasciato tutti a bocca aperta con una prestazione davvero maiuscola contro il Torino nel Monday night.
Kulusevski: l’inizio della carriera
Nato in Svezia da genitori di origini macedoni è cresciuto nel settore giovanile del Brommapojkarna.
Nel Giugno del 2016 passa per 100 mila euro all’Atalanta che lo strappa all’Arsenal. .
Con l’Atalanta affronta un campionato Allievi e uno Primavera, confermandosi punto cardine tecnico e tattico delle giovanili della Dea.
Durante l’ultimo calciomercato Kulusevski passa in prestito secco dall’Atalanta al Parma.
Proprio con i crociati esordisce dal primo minuto in Coppa Italia contro il Venezia e compare per tutte le prime sei giornate di campionato negli undici iniziali.
Roberto D’Aversa (allenatore del Parma) lo impiega come esterno o come trequartista, ma a partita in corso è stato più volte utilizzato anche come centrocampista.
Ciò conferma la duttilità dello svedese, caratteristica fondamentale del giocatore moderno.
Cosa si dice di lui?
Il ragazzo è approdato a Parma in sordina, nessuno si sarebbe aspettato il suo nome tra i titolari e ancor meno a più riprese.
Nella sua prima uscita, con il numero 44 sulle spalle, erano in molti quelli presenti al mio fianco, in Curva Nord allo stadio Tardini, a criticarlo e a non comprenderne l’utilizzo.
Nel tifoso medio c’era già in mente un tridente composto da Gervinho, Inglese e Karamoh e per questo nelle sue prime uscite ha ricevuto veramente una quantità incredibile di insulti e di “non è all’altezza¨.
Pur confermando le rimostranza nei suoi confronti dopo le partite contro Venezia e Juventus, non mi sono mai sentito di giudicarlo non all’altezza. Sì, perché Dejan è uno di quei talenti che riconosci da lontano. Gioca semplice, sbaglia poco ed è veramente molto umile.
Uno di quelli che ti entra in punta di piedi, per poi prendersi la scena come un vero showman.
Già dalla seconda giornata di campionato, dove il Parma si è imposto per 3 reti a 1 ad Udine, Kulusevski ha dimostrato le sue grandi doti servendo un assist per la rete di Gagliolo con un pregevole cross no look.
Contro il Torino, oltre al goal da vero rapinatore d’area, ha dato dimostrazione di una qualità tecnica fuori dal comune e una visione di gioco incredibile per un ragazzo della sua età . Infatti, il gol con il quale il Parma ha agguantato il pareggio è nato da un suo passaggio filtrante che ha messo in porta Cornelius.
Certamente dopo l’ultima prestazione, nessuno richiederà di vedere al suo posto Karamoh. Sì certo il talento Ivoriano si merita di giocare almeno qualche scampolo di partita per dimostrare a noi tifosi di che pasta è fatto, ma sicuramente non al posto di “Kulumagia” (come già qualcuno l’ha soprannominato in curva).
Kulusevski è certamente un ottimo prospetto e averlo in Serie A è certamente un privilegio, sperando che possa vestire ancora la casacca crociata in un futuro prossimo. Intanto mi godo le restanti 32 giornate con il mago svedese ad incantare con il numero 44 sulle spalle.
Ah quasi dimenticavo, buona fortuna Dejan!
A cura di Alessandro Manca