Kean o il ritorno di Osvaldo?

Kean è l’uomo più in forma della Juventus attuale!

Lo dicono i 4 gol in appena tre partite tra Juve e Nazionale, la stessa convocazione in azzurro con una manciata di presenze in prima squadra è un altro attestato.

Lo dice la critica che lo dipinge come un predestinato, fin da quando fu il primo “Millenials” ad esordire e a segnare in serie A.

Lo dicono i tifosi che lo vedono titolare in champions contro l’Ajax e alla faccia della scaramanzia anche della finale di Madrid.

Tutti tranne Allegr…

Kean o Osvaldo?

Pare che nonostante la grande moria di attaccanti e titolari in genere di questi giorni, Allegri stia pensando di rilanciare una vecchia conoscenza bianconera: Osvaldo!

Perché il mister è un duro e se qualcuno cerca di forzarlo lui presenta il suo biglietto da visita.

Osvaldo, dopo la strepitosa prestazione di sabato, potrebbe pure essere mandato in campo, se non fosse per la burocrazia.

La formazione Juve

Viste le lungaggini amministrative per il richiamo di colui che ci regalò lo scudetto dei record, stasera toccherà sicuramente a Moise Kean reggere tutto l’attacco della Juve sulle spalle con l’apporto di Bernardeschi, che dovrebbe svariare alle sue spalle in caso di 3–51-1 o affiancarlo in caso di 4-4-2.

In entrambi i casi gli interpreti non cambieranno.

Il solito polacco in porta, visto anche l’assenza di Perin.

Caceres, Bonucci e Chiellini in difesa con l’uruguaiano nella doppia veste di terzino o centrale di destra. Rugani unico “adulto” in panchina.

De Sciglio e Alex Sandro sulle fasce con il solo Cancelo da usare come arma a partita in corso, magari più avanzato.

Pjanic, Emre Can e Matuidi al centro con Bentancur pronto a far rifiatare qualcuno in caso di bisogno.

Il resto sono juventini del futuro che sognano di seguire le orme di Kean.

Partenza rallentata

D’altronde, in Italia, capita sempre così.

Anche Alex Del Piero ebbe un bel periodo da precario ad inizio carriera.

Non fosse stato per l’infortunio di Baggio e le difficoltà di quella Juve di giocare con il 4-4-2, magari sarebbe esploso lo stesso. Ma forse più tardi.

Stessa storia per Totti. Carletto Mazzone, una volta minacciò pubblicamente il pubblico affermando che lo avrebbe mandato sotto la doccia al primo coro che gli chiedeva di mettere il pupone in campo.

Anche il mister ha usato parole entusiastiche nei confronti di Kean, ma sempre col metodo del bastone e della carota.

Gli album Panini sono pieni di giocatori tristi che non hanno vinto mai ma che erano stati dipinti come i nuovi Maradona, Platini, VanBasten, CristianoRonaldo e Messi.

Quando il Milan prese Kaka, un giornale definì Balotelli il nuovo Kaka che all’epoca era poco più che ventenne, dopo un po’, Niang fu definito come nuovo Balotelli, per la proprietà transitiva era anche il nuovissimo Kakà.

Sappiamo tutti come è andata a finire…

Almeno finora..

Alla fine sono tanti che partono e pochi che arrivano, gli altri vanno a “Ballando con le Stelle”.

Per Kean ci aspettiamo un futuro radioso, ma sarà importante non bruciarsi con troppe aspettative e magari un giorno Kean diventerà il “Keang”.

 

 

 

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