La Juventus ha una rosa troppo ampia, la squadra va sfoltita.
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ToggleLe parole di Maurizio Sarri a margine della partita di ICC contro l’Atletico Madrid sono state molte chiare: la Juventus ha una rosa troppo ampia, la squadra va sfoltita. Le regole, gli indizi di mercato e i possibili tagli.
Secondo le regole UEFA, attualmente sarebbero 6 i calciatori della rosa della Juventus e non poter essere inclusi nella lista Champions. Una situazione negativa dal punto di vista tecnico ed economico. Se è un aspetto positivo avere una rosa ampia, per ottemperare a tutti gli impegni di campionato e sopperire ai momenti di difficoltà, è altrettanto vero che tenere dei giocatori scontenti in rosa non è mai positivo. Tenere fuori dalla lista Champions giocatori di grande spessore tecnico, con grande esperienza e personalità, non fa bene allo spogliatoio, crea malumori e tensioni. Allo stesso tempo la gestione di una squadra così ampia imporrebbe delle scelte che inevitabilmente andrebbero in quella direzione.
Accanto al lato tecnico e sportivo c’è un aspetto economico di enorme importanza. Tenere giocatori fuori lista significa avere dei costi a bilancio che non producono un vantaggio sportivo. In altre parole la Juventus avrebbe risorse sprecate. In un momento in cui la società, rispetto alle stime attuali, si trova nella condizione di dover alleggerire il costo della rosa, che per il FPF deve essere inferiore al 70% dei ricavi. Inevitabilmente, oltre a sprecare delle risorse, la Juventus si vedrebbe il valore dei propri calciatori diminuito dallo scarso impiego in stagione e quindi un valore complessivo della rosa inferiore.
Le liste UEFA
Le regole UEFA impongono alle società partecipanti alle competizioni europee delle regole rispetto al numero di giocatori. Il regolamento della UEFA Champions League prevede la possibilità di consegnare alla UEFA, entro una determinata scadenza, due liste di giocatori denominate Lista A e Lista B.
La Lista A prevede un massimo di 25 giocatori di cui almeno 8 devono essere cresciuti in club appartenenti alla federazione del club che presenta la lista. Di questi 8 giocatori almeno 4 devono essere cresciuti nelle giovanili del club. Per cresciuti nelle giovanili si intende che siano stati tesserati dal club per almeno 36 mesi, anche non continuativi, nel periodo tra i 16 e i 21 anni.
La Lista B prevede un numero illimitato di calciatori iscritti. Questi devono essere di età non superiore ai 21 anni e devono essere stati tesserati dal club per almeno due anni.
La lista Lega A
Anche la Serie A, sulla falsa riga della UEFA, ha emesso un regolamento sul numero di giocatori tesserabili per ogni club. Le condizioni sono simili a quelle della UEFA, ma la Lega A prevede una sola lista. In luogo della Lista B è permesso tesserare un numero illimitato di calciatori di età non superiore a 21 anni. Ad esempio De Ligt non rientra nella lista 25 della Lega A perché ha 20 anni, liberando un posto per un altro calciatore. Per la UEFA, invece, lo stesso giocatore deve essere inserito nella Lista A perché non ha militato per due stagioni nel club, quindi deve essere inserito nella lista dei 25.
Inoltre il regolamento della Lega A prevede delle restrizioni al tesseramento di giocatori extracomunitari acquistati dall’estero. La Juventus ha acquistato dal di fuori della federazioni il solo Danilo, che rispetta il vincolo sulle nazionali (13 presenze, più delle 5 minime richieste).
La rosa attuale della Juventus
In questo momento la Juventus ha in rosa 28 calciatori tesserati. Rispetto alla lista per la Serie A, considerando De Ligt, Demiral e Pellegrini non facenti parte della lista dei 25 perché di età non superiore ai 21 anni, la situazione sarebbe meno gravosa. Infatti, considerando che Pinsoglio è cresciuto nel vivaio della Juventus, rimarrebbero non utilizzabili solo gli altri 3 posti destinati ai giocatori cresciuti nel vivaio. Si avrebbero, quindi, 22 giocatori in lista più i 3 under 21. Rimarrebbero da “tagliare” ancora 3 calciatori.
Rispetto alle liste UEFA la Juventus non ha nessun giocatore iscrivibile nella Lista B, mentre per la Lista A il solo Pinsoglio può essere considerato tra i cresciuti nel vivaio. Questo significa che oltre ai 17 posti sui quali non gravano condizioni, ci devono essere almeno 4 giocatori cresciuti nei vivai italiani (Buffon, Bonucci, Rugani, Chiellini, Pellegrini, De Sciglio, Bernardeschi) e che solo 1 (Pinsoglio) dei 4 cresciuti nel vivaio del club può essere messo in lista. Questo riduce la lista dei calciatori per la Champions League a 22 unità, con i sei esuberi di cui parlava Sarri in conferenza stampa.
Chi tagliare? Le scelte tecniche
La scelta su chi escludere dal gruppo non è mai facile. Fino ad oggi le indicazioni dal campo sono state abbastanza chiare. Sarri ha intezione di schierare la Juventus con un 4-3-3. Ma mentre su difesa e centrocampo la disposizione è già certa, l’attacco offre diverse possibilità.
Portieri
Attualmente la rosa della Juve ha 4 portieri. Uno è certamente di troppo. Con Pinsoglio unico prodotto del vivaio, Szczęsny titolare e il grande ritorno di Buffon, chi lascerà la squadra non può che essere Mattia Perin. Il portiere ex Genoa ha manifestato la volontà di essere ceduto per trovare più spazio, ma l’infortunio subito sul finire della scorsa stagione ha complicato la sua cessione. Saltata la trattativa con il Benfica, potrebbe essere ceduto al Monaco con cui ci sono contatti avviati, probabilmente in prestito con diritto di riscatto.
Difensori
Gli elementi del reparto difensivo all’interno della rosa della Juventus sono attualmente 9. Alla coppia collaudata Chiellini-Bonucci, si è aggiunto il giovane De Ligt. Per il ruolo di quarto centrale è aperta la competizione tra il nuovo acquisto Demiral e Rugani. La folta concorrenza potrebbe indurre Rugani a cercare spazio altrove, visto anche l’ottimo precampionato del difensore turco. Il centrale toscano è cercato dalla Roma. Anche perché in caso di emergenza si è visto la scorsa stagione come Emre Can possa sopperire ad una eventuale assenza di massa dei centrali.
Tra gli esterni abbiamo i confermati De Sciglio e Alex Sandro e i nuovi acquisti Danilo e Pellegrini. Potrebbe essere il giovane ex Roma ad essere ceduto in prestito per fare spazio. Nelle prime apparizioni Sarri ha utilizzato anche Cuadrado nel ruolo di terzino, il ruolo non rimarrebbe comunque scoperto.
Entrambi i difensori, Rugani e Pellegrini, sono stati gli unici convocati, oltre al terzo portiere Pinsoglio, a non scendere in campo nell’amichevole contro l’Atletico Madrid.
Centrocampisti
Sembra certo che il centrocampo bianconero sarà composto da 3 titolari. Confermatissimo nel ruolo di regista Pjanić e il suo sostituto naturale Bentancur. Nel due posti disponibili nel ruolo di mezzala Sarri schiererà un uomo in grado di coprire i vuoti lasciati da Cristiano Ronaldo al quale non si chiede un grande sforza difensivo, ruolo nel quale si è destreggiato molto bene RAbiot in queste prime uscite, e un uomo con maggiore propensione offensiva. Contro l’Atletico è stato schierato Khedira, ma il ruolo potrebbe essere ricoperto da Ramsey al rientro dopo l’infortunio. Difficile la cessione di Emre Can dopo una sola stagione, per la sua forza fisica e duttilità, rimane probabile la cessione di uno tra Matuidi e Khedira.
Attaccanti
Sarri potrebbe giocare con le tre punte classiche, quindi con Ronaldo esterno a sinistra, Douglas Costa o Bernardeschi a destra e Higuain o Mandžukić al centro. Oppure potrebbe giocare con Dybala falso centravanti e confermare gli esterni. O ancora giocare con due punte e Dybala o Bernardeschi da trequartista. O ancora puntare su due ali veloci come Douglas Costa a sinistra e Cuadrado a destra e un centravanti.
In questa logica un giocatore che sicuramente dovrà lasciare la squadra è Marko Pjaca. Lui necessita certamente di una squadra che gli consenta di giocare e di recuperare da anni difficili in cui ha subito molti infortuni. Certamente il calciatore verrà ceduto in prestito gratuito. Certamente dovrà essere fatta ancora una cessione nel reparto offensivo. Con Ronaldo che può fare il centravanti, Dybala che può egire da finto centravanti e Higuain o Mandžukić che si contendono il posto da “numero 9” qualcuno dovrà essere per forza di cose ceduto.
Chi tagliare? Bilancio e mercato.
Quindi quasi certa la cessione in prestito di Pjaca e Pellegrini, sembrerebbe probabile la cessione di Rugani, uno tra Matuidi (all’ultimo anno di contratto) e Khedira, e uno tra Higuain e Mandžukić. Tenendo presente che potrebbe essere mantenuto in rosa un elemento che non sarà iscritto nelle liste UEFA, potrebbe essere De Sciglio come in passato è stato Lichtsteiner.
Oltre alle ragioni tecniche bisogna tenere in considerazione il mercato e il bilancio. Infatti non tutti i presunti esuberi hanno mercato oppure le squadre disposte a prenderli, vista la situazione, sono disposte a pagare il corrispettivo richiesto dalla Juventus. Se non ci dovrebbero essere particolari problemi per Pellegrini, conteso tra Atalanta e Cagliari, e Pjaca, destinato a un prestito gratuito, ci potrebbero essere maggiori problemi per le altre cessioni.
Rugani sarebbe richiesto dalla Roma. La Juventus ha rifiutato in passato offerte da 30 milioni di Euro, difficile che i giallorossi si spingano fino a questa cifra, più probabile una cessione in prestito con diritto di riscatto. Higuain ha rifiutato più volte il passaggio alla Roma, mentre Mandžukić, dopo aver rifiutato il passaggio al Manchester United, dove non avrebbe avuto un ruolo da protagonista, potrebbe cedere all’offerta del Borussia Dortmund. Dalla sua cessione la Juventus vorrebbe ricavare almeno 15 milioni di Euro.
Qualche richiesta anche per Matuidi. Il calciatore è all’ultimo anno di contratto ed è richiesto da Monaco e PSG. La Juventus vorrebbe ricavare dalla sua cessione 15/20 milioni di Euro. In ultimo per Khedira, acquistato nel 2015 a parametro zero, si potrebbe prefigurare la rescissione contrattuale. Lui vorrebbe una buona uscita dalla Juve. Per l’esperto centrcampista tedesco ci sono richieste da Germania e Turchia.
Il caso Dybala
Il caso di Dybala merita una trattazione a parte. Il calciatore è amato dai tifosi e Maurizio Sarri ha dichiarato più volte di amare i giocatori dotati di talento e fantasia come lui, e che potrebbe utilizzarlo da falso centravanti. La Juventus, d’altro canto, sa che Dybala è uno dei pochi calciatori la cui cessione può fruttare alla società una grossa entrata economica e una ricca plusvalenza, essendo iscritto a bilancio per circa 16.5 milioni di Euro.
Dal canto suo Paulo non sembra disponibile a cambiare squadra. Ha rifiutato la cessione al Manchester United ed ha una questione aperta con una società che gestisce i suoi diritti d’immagine. Viceversa è stata la società a bloccare la sua cessione al Tottenham nell’ultimo giorno di trattative per il mercato inglese. Adesso si prospettano l’offerta del PSG o lo scambio che pochi juventini gradirebbero con Icardi. Ma se il problema è che la Juve ha troppi giocatori, che senso avrebbe fare uno scambio e non modificare il numero di giocatori in rosa?
I vincoli del Fair Play Finanziario
In tutti questi ragionamenti è necessario tenere conto anche dei vincoli imposti dal Fair Play Finanziario. I paletti riguardanti il mercato imposti dalla UEFA sono di limitare il disavanzo tra acquisti e cessioni al massimo a 100 milioni di Euro e avere un costo della rosa non superiore al 70% dei ricavi totali.
Sul primo punto la Juventus non ha problemi avendo, nella sessione in corso, un disavanzo positivo di 13 milioni di Euro. Sul costo della rosa bisogna tenere conto dei ricavi attesi della stagione. Attualmente il costo della rosa della Juventus, tra ammortamenti e stipendi lordi, si attesta sui 415 milioni di Euro, con un ricavo atteso di 550 milioni di Euro (fonte Calcio&Finanza) comprendendo anche gli effetti della cessione di Cancelo. Ciò significa che il rapporto tra costi della rosa e ricavi si attesterebbe al 75% sforando i limiti imposti dal FPF.
Rimanendo nel campo delle ipotesi, e tenendo conto dei ricavi ottenuti dalle cessioni e del minor costo che graverebbe sul bilancio, e immaginando la cessione di Mandžukić per 15 milioni, Rugani per 30 milioni, la rescissione consensuale di Khedira e i prestiti secchi e gratuiti di Perin e Pjaca (la prospettiva più conservativa tra quelle possibili) l’impatto del costo della rosa sui ricavi scenderebbe al 65%. Una quota che rientrerebbe nei parametri del FPF.
Ammortamento | Ingaggio lordo | Valore a bilancio | Ricavo atteso | Plus/Minus | Var. costo | |
Mandzukic | 4 | 7,4 | 8,1 | 15 | 6,9 | -11,4 |
Perin* | 3,1 | 4,2 | 9,2 | 0 | 0 | -4,2 |
Pjaca* | 5,7 | 2,7 | 11,4 | 0 | 0 | -2,7 |
Rugani | 0,2 | 5,5 | 1 | 30 | 29 | -5,7 |
Khedira | 0,1 | 7,4 | 0,2 | 0 | -0,2 | -7,3 |
35,7 | -31,3 | |||||
* a titolo temporaneo | ||||||
Costi | 415 | → | 383,7 | |||
Ricavi | 551 | → | 586,7 | |||
75,32% | → | 65,40% |
Di conseguenza la cessione di Dybala non sembra poi così fondamentale.
Fonte della foto: www.juventus.com