Il bilancio della stagione della Juventus dopo 12 partite di campionato e 4 partite di Champions League. Arrivata la seconda sosta per le nazionali, a circa un terzo di stagione, i risultati della Vecchia Signora e l’impatto degli acquisti.
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ToggleLa seconda sosta per le nazionali cade a circa un terzo della stagione della Juventus. In serie A sono state giocato 12 giornate su 38, in Champions League il girone ha visto consumare le prime 4 delle 6 giornate previste. La Coppa Italia è arrivata al terzo di quattro turni, che vedranno protagoniste le prime 8 classificate del campionato di Serie A della scorsa stagione a partire dagli ottavi di finale che si disputeranno dal mese di gennaio. I bianconeri incontreranno la vincente tra Bologna e Crotone. La Vecchia Signora sarà anche impegnata nella finale di Supercoppa Italiana contro il Milan. La partita è programmata per il 13 gennaio e si giocherà in Arabia Saudita. Per questo la partita di Coppa Italia, programmata proprio per il 13, sarà rinviata probabilmente al 16 o al 23 gennaio.
La Juventus è quindi in piena corsa per 4 trofei in questa stagione. Certamente metà novembre non è il momento adatto per fare bilanci e trarre conclusioni, ma ci sono stati abbastanza incontri per fare le prime osservazioni.
Andamento rapido
L’inizio della stagione della Juventus è stato folgorante sotto il profilo dei risultati. Le prime 10 partite dei bianconeri sono coincise con altrettante vittorie. Record per la storia della Juventus. Restringendo il campo alla Serie A l’inizio con 8 vittorie consecutive è anch’esso un record per la Vecchia Signora, che ha eguagliato quello della stagione 2005/06 con Capello in panchina.
I 34 punti su 36 disponibili sono un risultato che nessuno ha mai raggiunto in Serie A. Condite dal miglior attacco con 26 gol realizzati, al pari del Napoli, e la miglior difesa con solo 8 gol subiti. Le uniche 2 partite in cui la Juventus non è uscita vittoriosa dal campo sono il pareggio in casa contro il Genoa, con un gol subito in una partita in cui il Genoa ha fatto solo due tiri in porta, e la rocambolesca sconfitta contro il Manchester United, maturata negli ultimi 10 minuti di partita.
Confronto con la scorsa stagione
Rispetto alla scorsa stagione la Juventus ha conquistato 3 punti in più in classifica, in cui si trovava seconda a un punto dal Napoli. I bianconeri hanno realizzato 9 gol in meno, ma ne hanno subiti 3 in meno. A questo punto si può fare una prima considerazione.
La difesa, con il ritorno di Bonucci, è stata accusata di maggiore fragilità. I numeri, invece, rivelano un miglioramento delle prestazioni difensive dei bianconeri. Non solo in Serie A, ma soprattutto in Champions. Nella massima competizione europea la Juventus ha subito solo i due gol negli ultimi minuti della partita allo Stadium contro il Manchester, nella scorsa stagione i gol subiti a questo punto erano stati già 5. L’attacco l’anno scorso era stato più prolifico a questo punto. Grazie soprattutto all’esplosione iniziale di Dybala, autore di 11 gol nelle prime 12 giornate, e delle goleade contro Genoa (4), Torino (4), Udinese (6), SPAL (4).
Il gioco
Il gioco è sempre uno degli aspetti più criticati nella Juve di Allegri. Certamente tifosi incontentabili e giornalisti non possono criticare il tecnico toscano per i risultati ottenuti in campo. Indubbiamente la Juventus degli ultimi anni è stata la squadra con la rosa migliore della Serie A, ma non è assolutamente automatico avere la migliore squadra e portare a casa il risultato. Riuscire a far convivere tanti campioni contemporaneamente è un lavoro molto difficile sia dal punto di vista tattico sia dal punto di vista psicologico. Su questo Allegri è stato sicuramente aiutato dalla Società che è sempre presente. Allegri è bravissimo a gestire i suoi campioni, a esercitare le rotazioni in campo, a mettere i propri giocatori nelle condizioni di esprimersi al meglio per la squadra.
In questa stagione c’è stato anche un grande miglioramento dal punto di vista del gioco. La Juventus sta dominando gli avversari, non solo riuscendo ad ottenere il risultato, ma schiacciandoli anche dal punto di vista del gioco. Un gioco che si esprime certamente meglio in campo europeo, dove gli avversari giocano per vincere e si aprono maggiori spazi. Ma anche in campionato, con le squadre più chiuse, la Juve è come un serpente che stritola gli avversari tra le proprie spire costringendoli nella propria metà campo. Indubbiamente i bianconeri esprimono le migliori prestazioni contro le squadre di livello, sia in campionato sia in Champions League.
L’impatto dei nuovi arrivi
Anche quest’anno la campagna acquisti ha portato grandi miglioramenti nella rosa della Juventus. Sono stati andati via Asamoah, Lichtsteiner, Buffon, Howedes, Marchisio, Sturaro, Higuain e Pjaca. Di contro sono arrivati Perin, Spinazzola, Cancelo, Bonucci, Emre Can, Cristiano Ronaldo ed è tornato in rosa il giovane Kean. Vediamo l’impatto dei nuovi arrivati:
Perin
Per il portiere azzurro, ex Genoa, pochissimo spazio finora. Sapeva di andare alla Juve con poche possibilità di partire titolare, almeno per la prima stagione. Mattia si è comunque fatto trovare pronto nelle poche occasioni che gli sono state concesse. Ha grandi capacità e troverà il suo spazio in stagione, specialmente in Coppa Italia. In attesa che arrivi il momento di prendersi la maglia numero 1.
Spinazzola
Dopo la delusione per non essere rientrato alla base nella scorsa stagione, questa estate c’è stato finalmente il ritorno di Spinazzola in bianconero. Partito esterno alto di buone speranze, tornato esterno difensivo a tutto campo dopo la cura Gasperini. Leonardo è stato sfortunatissimo a subire un brutto infortunio che non gli ha permesso di fare il suo esordio in stagione. Nell’ultima partita di campionato in cui ha giocato con la primavera, ha dimostrato di essere tornato in piena forma. Dalla ripartenza del campionato sarà finalmente utilizzabile da Allegri.
Cancelo
Il suo impatto nella rosa è stato devastante. Un terzino con corsa, dribbling, grande tecnica e buon cross. Pericoloso anche nelle conclusioni, ma soprattutto in grado di creare superiorità numerica con le sue azioni travolgenti. Aveva la fama di essere forte in fase offensiva, ma lacunoso in fase difensiva. Sta smentendo tutti anche su questo aspetto.
Bonucci
Il ritorno del figliol prodigo ha dato ottimi risultati. Per molti lo scambio avvenuto in estate col Milan, che ha coinvolto Caldara è stato un autogol della dirigenza bianconera. I fatti dimostrano che non è così. La difesa della Juventus è migliorata rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In fase di costruzione il suo apporto è fondamentale e dai suoi lanci sono già nati i primi gol, bellissimi quello di Cristiano Ronaldo contro il Manchester United e quello di Dybala contro lo Young Boys. Ha anche una marcatura all’attivo, che ha chiuso la partita contro il Napoli. Insomma, nonostante i fischi iniziali, un grande ritorno.
Emre Can
Si era presentato abbastanza bene trovando spazio nelle prime partite. Poi il problema alla tiroide l’ha tenuto lontano dal campo per un po’ di tempo. La sua fisicità sarà molto utile nel proseguo della stagione.
Kean
Il giovane attaccante cresciuto nelle giovanili della Juventus ha trovato poco spazio finora. Solo 12 minuti contro lo Young Boys. Meglio in nazionale, con i gol a ripetizione nell’Under 21 e l’esordio in Nazionale maggiore. Senza dimenticare che ha solo 18 anni. Il futuro è suo, ma per ora è probabile che trovi posto in prestito in un’altra squadra.
Cristiano Ronaldo
La super star del calciomercato. Quando un giocatore come lui arriva in una squadra cambia tutto, a partire dalla mentalità. Ed è proprio la mentalità che ha trasmesso ai compagni a dare la marcia in più ai bianconeri in questa stagione. Una squadra che dopo tanti anni di successi poteva accontentarsi, ha ricevuto la giusta scossa. La Juventus ha fatto un cambio di mentalità e di consapevolezza soprattutto in Champions grazie a lui, tornando finalmente, e prepotentemente, tra le big europee che a buon diritto puntano alla tanto agognata Champions League. Nel frattempo, dopo le prime tre partite a secco, ha messo a segno 9 gol e servito 6 assist in 12 presenze, senza risparmiarsi mai in campo. Il migliore del mondo in una squadra che vuole salire sul tetto del mondo.
Pogba, SMS e Bentancur
Durante la sosta per le nazionali i giornali si scatenano con le notizie di calciomercato. Notizie per la maggior parte senza fondamento scritte solo per attirare lettori. Sicuramente la Juventus ha trovato in questo avvio di stagione qualche difficoltà dovuta al numero dei centrocampisti di ruolo. Solo 5 uomini per 3 posti, e quando sia Khedira sia Emre Can sono stati indisponibili il centrocampo è stato letteralmente obbligato. Naturale, quindi, spingere sull’acquisto di un altro centrocampista. Quel centrocampista che è stato forse il tassello mancante in una campagna acquisti estiva altrimenti perfetta.
Campo e mercato
Il nome più gettonato dalla stampa per il mercato di gennaio è quello di Paul Pogba. Il centrocampista francese, fresco campione del mondo, sta vivendo grosse difficoltà a Manchester con una squadra non all’altezza, ma soprattutto con l’allenatore, José Mourinho, con cui non è mai scoppiato il feeling. Paul non ha mai nascosto il suo affetto per la Juventus e per il popolo bianconero, che non gli ha fatto mancare il proprio calore nell’occasione del suo ritorno con la maglia del Manchester.
Sergej Milinkovic-Savic è stato l’obiettivo seguito per tutta la campagna acquisti estiva. Le richieste del presidente Lotito sono sembrate esagerate e il centrocampista serbo è rimasto a Roma ed ha firmato il rinnovo con la Lazio. Le sue ultime prestazioni, certamente deludenti rispetto alle aspettative, potrebbero far diminuire le pretese del club laziale e riaprire uno spiraglio di mercato.
Tra le voci di nuovi acquisti si inserisce un centrocampista che è esploso durante questo inizio di stagione. Rodrigo Bentancur, con le sue prestazioni sul campo, ha conquistato la fiducia dell’allenatore, dei compagni e dei tifosi. Un 21enne che gioca come un veterano. Una sicurezza per il presente e per il futuro. Deve ancora migliorare in zona gol e forse crescere un po’ dal punto di vista fisico, ma con un Bentancur così, è davvero necessario comprare un altro centrocampista?
Un rientro impegnativo
La prima parte della stagione ha visto la Juventus impegnata con un calendario abbastanza morbido. Al rientro dalla sosta i bianconeri dovranno affrontare 9 partite in poco più di un mese. Ci sarà da conquistare il primo posto nel girone di Champions League con la partita in casa contro il Valencia e la trasferta a Berna contro lo Young Boys. In campionato la Juventus dovrà affrontare: SPAL in casa al rientro, la trasferta di Firenze, il match in casa contro l’Inter e poi il derby allo stadio Grande Torino. Dopo il derby la Juventus affronterà la Roma in casa, per poi andare a Bergamo, contro l’Atalanta, nel giorno di Santo Stefano e chiudere l’anno e il girone di andata in casa contro la Sampdoria.
Un calendario leggermente più complicato rispetto a quello della prima parte della stagione, ma che i bianconeri sono perfettamente in grado di affrontare portando a casa grandi risultati. Dopo la partita contro la Sampdoria ci sarà la sosta invernale. La Juventus tornerà in campo il 13 gennaio nella finale di Supercoppa Italiana contro il Milan.
Tante sfide importanti aspettano la Vecchia Signora al rientro dalla sosta, ma la Juventus ha dimostrato di dare il meglio di sé contro squadre più forti. Per continuare a vincere e portare a casa trofei. Dopo tutto, in casa Juventus, “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”.