Intervista a 3 Mister del Campionato di Eccellenza Femminile Maraschi, Martinotti e Ruggeri
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ToggleOggi intervistiamo tre Mister del Campionato d’Eccellenza di calcio femminile – Lega Nazionale Dilettanti – Regione Lombardia.
Abbiamo coinvolto Simone Maraschi (Cologno Calcio Femminile), Corrado Martinotti (Academy Pavia 1911) e Andrea Ruggeri (Pro Sesto). Abbiamo chiesto ai tre allenatori in primis se è giusto riprendere il campionato, e quali saranno le favorite per i vari obiettivi. L’intervista prosegue con un giudizio sugli allenamenti ai tempi del coronavirus e quanto tempo prima bisognerebbe allenarsi per concludere il campionato. Infine gli abbiamo chiesto se le prime 4 giornate del girone di ritorno hanno regalato qualche sorpresa ed un pensiero sulla prossima stagione.
Il coronavirus e il calcio femminile: giusto riprendere?
1) Il Coronavirus e il calcio femminile. Il campionato si deve riprendere o meglio terminare qui? Un tuo pronostico per la vittoria finale e le retrocessioni. Possibile sorpresa del girone di ritorno (se si giocherà)?
Andrea (Pro Sesto): Se oggi fossimo nella possibilità di scegliere, non avrei dubbi e opterei per riprendere e completare i campionati. Ipotesi, allo stato attuale, remota. Siamo nel pieno dell’emergenza e credo che il calcio debba necessariamente attendere. Ove riuscissimo a riprendere credo che la vittoria finale si giocherebbe tra le prime quattro dell’attuale classifica Pro Sesto, Ticinia, Vittuone e Pavia. Nella lotta per non retrocedere vedo grande battaglia tra Senna, Pero e Feralpi. Penso che il Cologno abbia trovato mezzi e spirito per tirarsene fuori. Il Tabiago, condotto da una mister che stimo molto, e composta da diverse giocatrici che apprezzo, potrebbe essere la sorpresa del girone di ritorno. Non dovessimo riprendere, mi piacerebbe fosse confermata la classifica attuale. Ovviamente.
Corrado (Academy Pavia 1911): Spero che si riprenda da dove ci siamo fermati, non tanto per il calcio, ma perché vorrebbe dire che il Paese è ripartito.
Difficile dire chi vincerà 4 squadre in 5 punti, certo noi del Pavia siamo un pò più indietro, ma la bagarre è forte.
La sorpresa, spero noi del Pavia. E anche il Cologno, sembrava spacciato invece è rientrato benissimo.
Simone (Cologno Calcio femminile): Io spero che si possa tornare in campo e concludere la stagione o in modo regolare o tramite altre brevi soluzioni perché innanzitutto significa che questo grosso problema si sarà risolto o comunque saremo arrivati ad un punto in cui si potrà iniziare a tornare alla vita di tutti i giorni poi perché vorrei arrivare all’obiettivo che ci siamo prefissati a inizio stagione dopo tutti i sacrifici fatti sino ad ora. Se dovesse riprendere il campionato sono convinto che le prime quattro del girone hanno le carte in regola per provare a giocarsi la vittoria finale nonostante i cinque punti di differenza tra la prima e la quarta (Pro Sesto – Ticinia – Vittuone – Pavia). Per quanto riguarda la parte bassa del campionato anche se ci sono sei punti di differenza tra l’ultima e la nona penso sia un discorso a quattro (Senna – Cologno – Pero – Salo). Nel caso in cui non ci fossero le condizioni per riprendere il campionato penso che la soluzione meno dolorosa sia annullare tutto e ripartire da capo a settembre perché assegnare un titolo o retrocessione a nove gare dal termine penso sia sbagliato perché 27 punti a disposizione sono veramente tanti per cambiare la classifica.
Quanto tempo prima riprendere se si riprendesse?
2) Se si potesse riiniziare, quanto tempo vorresti per riprendere gli allenamenti e preparare le prossime sfide?
Andrea (Pro Sesto): Tutto dipenderà dalla lunghezza della sospensione. Dovessimo riprendere oggi, chiederei due settimane. Nella realtà dovremo certamente attendere di più e, in tal caso, al fine di garantire una condizione minima che possa evitare guai per le ragazze, farei in modo di ottenere almeno una decina di allenamenti.
Corrado (Acadamy Pavia 1911): Non è tanto quanto vorrei, ho la sensazione che se si dovesse riprendere sarà tutto molto concentrato e quindi con pochissimo tempo per prepararsi.
Simone (Cologno calcio femminile): Se si dovesse riprendere il campionato non penso ci sia molto tempo a disposizione pertanto se le squadre hanno lavorato bene sia durante tutta la stagione sia in questo periodo di stop un paio di settimane potrebbero bastare per tornare in campo anche se non in condizioni ottimali. Se la federazione decidesse di creare dei Play Off e Out o dei “mini” campionati per stabilire un vincitore e le retrocessioni magari potremmo avere un po di tempo in più.
L’allenamento all’epoca del coronavirus
3) La pausa per coronavirus. Hai dato un allenamento mirato alle tue atlete? In cosa consiste?
Andrea (Pro Sesto): Abbiamo preparato delle schede fitness. Sessioni che tutte possano eseguire a casa con strumenti facilmente reperibili o a corpo libero. Nella sostanza, molto del variegato mondo del Core Stability, cyclette, corda, qualcosa di forza.
Corrado (Academy Pavia 1911): Certo, hanno un programma adatto per un lavoro da casa, forza funzionale, mantenimento capacità aerobiche, il problema resta il lavoro con la palla e il lavoro ad alta intensità e situazionale.
Simone (Cologno Calcio Femminile): in realtà la prima settimana in cui hanno chiuso i centri sportivi ci siamo trovate al parco limitrofo al campo e ci siamo allenate nel rispetto delle regole e nei limiti dello spazio a disposizione. Le due settimane successive, c’era la possibilità di allenarsi all’aperto, ho dato un programma d’allenamento suddiviso in quattro sedute. Dopo le ulteriori restrizioni e le condizioni che non permettevano più di tanto la sicurezza delle atlete nonostante siano prese le dovute precauzioni è stato fornito un programma da svolgere ogni giorno a casa, aspettando che la federazione ci dia ulteriori informazioni in merito alla ripresa o meno della stagione in corso.
Le prime 4 giornate del girone di ritorno
4) Come sono andate le prime 4 giornate del girone di ritorno? Sei in linea con i tuoi obiettivi?
Andrea (Pro Sesto): Delle prime quattro giornate conserviamo la sensazione di un’evoluzione positiva. Abbiamo perso le prime due con Pavia e Ticinia. Due partite che ci siamo giocate fino alla fine contro avversarie fortissime. Prestazioni che non ci hanno dato punti ma consapevolezza delle nostre possibilità. Su questa spinta abbiamo vinto le successive due. La prima con atteggiamento brillante in casa del Monterosso (altro scontro diretto), la seconda – e ultima – con grande pazienza nello spigoloso derby con il Fiammamonza. Siamo in testa da sole e, certamente, in linea con i nostri obiettivi di classifica. Ma ci riteniamo in linea anche con gli obiettivi di crescita del gruppo. Altro aspetto, questo, cui teniamo in modo particolare. La vittoria finale può negartela un avversario più meritevole ma l’evoluzione delle ragazze è frutto del tuo lavoro. Di giocatrici, staff e società. Che è la via che, di fatto, rende l’ambizione di vittoria finale non un’occasione bensì una costante.
Corrado (Academy Pavia 1911): Abbiamo un punto in più rispetto all’andata, ma abbiamo sbagliato totalmente la partita col Minerva, dove abbiamo perso, ma avevamo tutte le potenzialità per fare meglio.
Simone (Cologno Calcio Femminile): Le prime quattro giornate sono andate come mi aspettavo: mi ero prefissato minimo sei punti visto che avremmo incontrato fuori casa due squadre della parte alta della classifica, ed in casa una squadra da metà classifica e uno scontro diretto per la salvezza. Alla fine abbiamo totalizzato ben sette punti e ci siamo portati da cinque a due punti dalla soglia salvezza e, addirittura, abbiamo già migliorato la classifica di un intero girone in sole quattro gare, ma la strada è ancora lunga e piena di insidie; sarebbe veramente bello poter tornare in campo per continuare questa meravigliosa e faticosa scalata.
Il tuo futuro nel calcio femminile?
5) Dove ti piacerebbe allenare nel futuro? Raccontaci un tuo sogno e se ti piacerebbe continuare ad allenare una squadra di calcio femminile.
Andrea (Pro Sesto): la Pro Sesto è un magnifico contesto per allenare. Abbiamo tutto quello che serve. Mi ritengo privilegiato ad indossare la maglia biancoblù in questo momento storico di grande fermento per la società. Quando sono arrivato, tre anni fa, era l’anno zero del calcio femminile a Sesto. Avevamo 35 ragazze suddivise in due categorie (prima squadra e allieve). Oggi di ragazze ne abbiamo 115 e il club iscrive tutte le categorie femminili, dalle pulcine all’Eccellenza. Difficile desiderare di essere altrove. Quindi, se dovessi attingere ai desideri, direi che sarebbe bellissimo vedere questa società entrare nell’élite del calcio femminile e farne parte. Non ho idea di cosa mi riserverà il futuro ma oggi sono felice in questo calcio e intendo restarci.
Corrado (Academy Pavia 1911): beh l’obiettivo personale è arrivare ad allenare il più in alto possibile anche in seria A perché no, il sogno sarebbe farlo col Pavia, anche per la città. E mi piacerebbe assolutamente continuare nel femminile, attualmente è la mia priorità e dove trovo più soddisfazione, anche se non disdegno il maschile dove comunque ho già allenato.
Simone (Cologno Calcio femminile): la cosa più importante ora è che questa situazione possa tornare alla normalità il prima possibile facendo meno danni possibili, poi in base alla decisione della federazione potremo pensare al futuro. Sicuramente sarebbe bello poter continuare insieme questo percorso in questa categoria perché i migliori risultati arrivano col tempo e mai nell’immediato. L’obiettivo personale è quello di continuare a crescere , studiare e continuare a fare esperienze per poter arrivare il più in alto possibile.
Auguri ai tre allenatori per la fine di questa stagione e grazie per continuare a credere e sostenere il calcio femminile. Le ragazze vogliono giocare a calcio e sognare di arrivare fino alla serie A. Non spezzate le loro, le nostre ali!
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