Perisic pareggia il conto dei gol nella sfida casalinga contro la Roma. L’Inter raccoglie un punto non del tutto entusiasmante, ma prezioso per la classifica.
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ToggleIl Milan aveva pareggiato con il Parma, la Lazio perso con il già retrocesso Chievo. Risultati che puntavano ancora di più i riflettori sulla partita di ieri sera al Meazza: se l’Inter avesse vinto avrebbe seriamente ipotecato il terzo posto e praticamente blindata la qualificazione in Champions. “Dobbiamo approfittarne!” era il pensiero dominante nella mente dei tifosi, approfittarne per chiudere il discorso e vivere con relativa serenità questo finale di una travagliata stagione.
Ma si sa, il concetto di serenità è qualcosa di estremamente lontano dal mondo Inter, e ieri sera abbiamo ancora una volta voluto confermare questa nostra caratteristica. Siamo partiti bene, poi la Roma è uscita fuori, ha preso coraggio e anche il pallino del gioco per buona parte del primo tempo, fino a trovare il vantaggio con il solito El Shaarawy – ormai abbonato ai gol all’Inter.
Una partita dalla doppia faccia
Complice un gioco non esaltante, lento e piuttosto prevedibile – una costante in questo campionato – ha preso corpo la paura di buttare alle ortiche l’ennesima occasione: dopo la sconfitta con la Lazio e il pareggio con l’Atalanta, il timore di perdere anche questa occasione all’intervallo era qualcosa di più di una paura peregrina. Anche perché l’esperienza ci diceva come quest’anno non fossimo mai stati capaci di approfittare delle occasioni avute, fosse quella di passare il girone di Champions, realizzare un rigore che poteva essere decisivo per l’approdo ai quarti di Europa League, o di allontanare i diretti avversari.
Il secondo tempo ha però raccontato una partita diversa, di un’Inter più determinata. L’ingresso di Icardi affiancato a Lautaro Martinez, già pericoloso nel primo tempo, ha dato maggiore forza e imprevedibilità all’attacco dell’Inter: la presenza di due punte da controllare e il conseguente moltiplicarsi di soluzioni offensive per l’Inter ha messo in difficoltà la Roma. Non a caso con i due attaccanti in campo, l’Inter ha trovato il pareggio grazie a un pregevole cross di D’Ambrosio – al quinto assist vincente – e al volo d’angelo di Perisic, fin lì impalpabile, che di testa ha insaccato per il pareggio.
A pareggio raggiunto non abbiamo trovato lo spunto per il 2 a 1, ma anzi abbiamo anche rischiato qualcosa di troppo: stupenda la parata di Handanovic su Kolarov quasi ai titoli di coda. Del resto “l’esperimento” del duo Lautaro-Icardi contemporaneamente in campo è durato poco, con el Toro sostituito da un imbarazzante Joao Mario. La sostituzione di Lautaro potrebbe essere stata dettata più da un fattore fisico – l’argentino era al rientro dall’infortunio e non giocava dal derby – e disciplinare – Lautaro è diffidato e sabato riceveremo la Juventus – che da uno tecnico. Eppure mi sarebbe piaciuto vedere nel corso di questa stagione, prima dello scoppio dell’affaire Icardi e magari con qualche squadra di bassa classifica, una formazione con le care vecchie due punte, cosa che all’Inter, ormai da anni, sembra qualcosa di leggendario come gli unicorni… si dice che esistano, ma nessuno li ha mai visti. Anche perché è palese quanto siamo più pericolosi quando giochiamo con i due attaccanti e anche ieri la scelta di toglierne una quando si è raggiunto il minimo risultato utile, finisce per far sembrare che la squadra giochi sempre con il freno a mano tirato.
Nainggolan e Zaniolo rimandati
Lo scontro tra Inter e Roma doveva anche essere quello tra Nainggolan e Zaniolo, entrambi da sempre descritti come croce per i nerazzurri: il primo, preso per fare il salto di qualità, è stato più ai box che in campo (oltre a vari problemi disciplinari…), il secondo perché dovrebbe essere un grande rimpianto al pari di Pirlo. Bene, ieri i due hanno mostrato ben poco delle loro qualità. Nainggolan è stato il peggiore in campo per i nostri, mentre Zaniolo, partito neanche titolare, una volta in campo ha commesso l’errore decisivo per la rete di Perisic. Almeno in questo ci siamo evitati inutili polemiche.
Teniamoci stretto questo punticino, che non chiude i discorsi, anzi ci sarà ancora da soffrire, ma almeno abbiamo tenuto a distanza il Milan e la Roma, preso un punto alla Lazio, con l’obiettivo della qualificazione in Champions che si avvicina.