Inter-Milan 5-1: impresa demolizioni per un castello di carte

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Inter-Milan 5-1: l’euforia del tifoso nerazzurro

Ok, non so se sono lucido al punto giusto per poter fare un’analisi corretta inerente a quanto è successo sabato – sono oltre 24h che godo ininterrottamente, ma ci provo. Quindi, sabato è successo che per la quinta volta consecutiva, l’Inter ha battuto – per usare un eufemismo – il Milan, chiudendo il 2023 sul 5-0 per il conto dei derby, segnando complessivamente 12 reti e subendone una.

Inter-Milan: sempre allo stesso modo?

Sono tanti i commenti che ho sentito dopo il derby, soprattutto di parte rossonera, quando lo shock per il risultato, iniziava a lasciare spazio alla rabbia ed alla rassegnazione, il più popolare tra questi era che: il Milan gioca – e perde – i derby sempre allo stesso modo. Effettivamente, se vai a pressare alto – perché l’avversario te lo lascia fare – poi perdi palla e sei scoperto è ovvio che alla fine un gol potresti prenderlo. Perché sì, 35/65 la percentuale di possesso palla, ma non si tira in porta eh. Se Pioli continua ad approcciare così, perché Inzaghi dovrebbe cambiare? E’ come il rinforzo positivo di Pavlov – per chi ha studiato psicologia.

L’intervista di Pioli: i 4 minuti

Cioè, fossi stato un tifoso del Milan – e per fortuna non lo sono – mi verrebbe da dire dopo quelle parole: Ma sei serio? Soprattutto dopo che a parte l’occasione di Theo Hernandez, il gol di Leao e un colpo di testa di Giroud – se non ricordo male – non hai praticamente impegnato Sommer? Preoccupante eh. Ah, e aggiungiamoci il fatto che la tua squadra non ha battuto neanche un corner in 95 minuti. Con questo cosa voglio dire: che il Milan non è tutto d’un tratto diventata una squadra di pipponi, anche perché gli innesti validi in squadra sono stati inseriti – alcuni anche su espressa richiesta di Pioli – ma forse non vi siete accorti che il cambio di cui avevate bisogno, era proprio quello in panchina – che da interista, spero non facciate mai.

Inter-Milan: risultato troppo largo?

Francamente non lo so se il 5-1 finale sia un risultato troppo largo, ma è arrivato ed ovviamente fa piacere. A parer mio è contato molto saper segnare nei momenti giusti, ovvero nei momenti migliori del Milan: quando sembrava poter fare l’uno pari e d0po il gol di Leao, quando sembravamo in difficoltà. Sugli errori degli altri, non è peccato né reato costruire il singolo risultato.

Qui Inter: Perché gioca Mkhitaryan

Durante la settimana della sosta nazionali, dopo Italia-Ucraina per intenderci, ho assistito ad una sollevazione popolare – mancava solo la petizione su change.org – per Frattesi titolare e quasi un fronte anti Mkhitaryan, con le solite scuse: è vecchio, non ne ha più ecc.. Menomale che Simone Inzaghi non ascolta le vostre cazzate, poi ovviamente Frattesi è entrato e ha segnato e si gode, ma un consiglio: state nel vostro. Ah, l’avete capito quindi perché gioca l’armeno? Sempre sia lodato, ovunque proteggimi Henrikh.

Calciomercato Inter: Ma quant’è scarso Thuram?

Due partite a rompergli le scatole perché secondo quelli che il patentino di Coverciano – fortunatamente – non lo vedranno mai: no tira in porta. Bene, contro la Fiorentina apre le marcature e nel derby fa un gol da cineteca – io ancora non credo a ciò che ho visto, ve lo giuro. Zittiscili tutti, Marcus. Nessuno ha ancora capito, se vi aspettavate Kane avete sbagliato profilo, il ragazzo fa un sacco di lavoro sporco che porta la squadra a salire, è veloce a ripartire, è duro da abbattere. E’ di queste cose che ci si accorge poco, ma sono più importanti del lato realizzativo delle volte.

Impressioni finali sul derby Inter-Milan

L’Inter è davvero così tanto più forte del Milan? Al momento sì, sebbene, ripeto, il Milan sia un’ottima squadra se prendiamo l’intero organico, il tab è al momento l’approccio nelle stracittadine. Il castello di carte è quello che ogni volta si costruisce in testa Stefano Pioli, facendosi prendere da manie di protagonismo, e puntuamente… finisce come sabato.