Inter-Milan derby: siamo a +19 dai cuginastri, ma occhio a sottovalutarli troppo…
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ToggleArriva il Derby e siamo ancora secondi. Chi se lo aspettava!
Ci davano ormai per spacciati. Avevano già previsto il sorpasso biancoceleste, dopo il recupero contro il Verona di pochissimi giorni fa.
Eppure siamo ancora lì. Resistiamo. Non è avvenuto alcun sorpasso. Gli aquilotti sono lì, vicinissimi a noi, ma ancora dietro.
Abbiamo mantenuto saldo il nostro secondo posto, con la solita vista gobbi a tre punti e siamo pronti a sfidare il Diavolo, per quella che sarà una sfida dai mille contenuti. Per noi, per loro, per i nostri nuovi arrivati, per i loro e per il campionato.
Eh già. La sfida di domenica sera, la stracittadina meneghina quella che non è mai una sfida scontata. Banale.
Non è mai una sfida facile da affrontare soprattutto per chi, come noi, parte con i favori dei pronostici.
È la classica partita da tripla. In cui può succedere di tutto.
Chi arriva meglio? La classifica direbbe l’Inter. Possiamo vantare una situazione migliore rispetto a quella dei rossoneri, ma occhio a non sottovalutare il Diavolo.
La cura Pioli ha portato aria fresca in casa Milan e l’arrivo di Ibrahimovic, vecchia conoscenza nostra e del calcio italiano, ha un po’ sistemato le cose tra i rossoneri. Hanno ritrovato entusiasmo e vittorie, scalando anche qualche posizione in classifica. Insomma, non lottano più per non retrocedere. Peccato!
Niente a che vedere con il nostro campionato e la nostra posizione in classifica, ma nel nostro momento “peggiore” il Milan ha ritrovato la via della vittoria e speriamo che non abbia trovato molto “coraggio”.
Può succedere, ad esempio, che domini per novanta e più minuti, ma poi perdi per colpa di un gollonzo. Può capitare di cingere d’assedio l’avversario e poi subire nell’unico attacco subito. Si sa. È il calcio. Non c’è alcuna scienza che possa dire con esattezza come possano andare certe sfide.
Di certo siamo messi meglio e siamo più forti, ma occhio alle nostre assenze, fra tutte quelle di Handa (chissà se recupererà!) e Lautaro Martinez per squalifica.
Occhio alla loro voglia di rivalsa. Alla loro voglia di mettere fine al nostro dominio cittadino. Di tornare a vincere un derby e riappropriarsi della Città.
Chi ha vinto più derby fra Milan e Inter?
A tal proposito chi ha vinto più stracittadine. Siamo alla 225° edizione. Considerando gli scontri fra le due compagini. I nerazzurri hanno di poco sorpassato i cugini. 81 vittorie contro le 76. Dato curiosissimo: siamo a un passo dalla 605° esima senatura complessiva! L’Inter ne ha 305 e il Milan 299.
L’Inter giocando in casa le sue 110 gare giocate porta con sè i 40 successi in casa, 36 pareggi e 34 vittorie del Milan.
L’ultimo derby vinto in casa: il 21 ottobre 2018.
Ultimo pareggio in Inter-Milan 2-2: 15 aprile 20017.
Ultimo derby vinto dal Milan in casa Inter: 14 novembre 2010.
Anche i dati sono positivi per noi, meglio fare attenzione alla loro voglia di metterci il bastone fra le ruote.
Alla loro voglia di farci perdere terreno in campionato e punti preziosi. Sarebbe un bell’affare per i cuginastri.
Noi dovremmo scendere in campo carichi a mille. Come se questa partita valesse l’intero campionato. Non ci sono solo i tre punti in palio. C’è tutto. La Gloria. L’Onore. Il cercare di realizzare un “sogno”.
Conte dovrà essere abile a lavorare sulla testa dei calciatori. Dovrà far capire ai nuovi, soprattutto a loro, che il Derby in Italia è una cosa seria. Una sfida Sacra. Che bisogna affrontare questa sfida con un atteggiamento bel diverso dalle altre sfide. Che vincere la stracittadina è un po’ come mettere in bacheca un trofeo. Il primo, all’andata, lo abbiamo già portato a casa. Perché fermarsi adesso?
Inter-Milan: probabile formazione Inter
In porta resta da sciogliere ancora il nodo legato al nostro capitano. Handanovic ha provato in questa settimana a forzare gli allenamenti. Ha provato un “tutore” speciale, ma ovviamente le riserve sulla sua presenza saranno sciolte solo alla fine. Tutto si deciderà a ridosso del Derby, perché non possiamo permetterci di rischiare il nostro batman per una partita. Anche se questa partita è il Derby.
Mancheranno per squalifica Alessandro Bastoni e Lautaro Martinez. È costato caro lo sfogo di rabbia al Toro argentino. Sarebbe stato fondamentale contro Ibra e compagni. Avremmo avuto bisogno del suo dinamismo e dei suoi gol. Lui che al Milan ha già imparato a far male.
Ci affideremo a Romelu Lukaku, capace di colpire all’andata e di inaugurare così il suo primo Derby della Modonnina.
Dubbi e ballottaggio (per una maglia) tra D’Ambrosio e Godin.
Danilone potrebbe anche essere dirottato sulla fascia e assicurare così più copertura alla nostra formazione.
In questo caso resta da vedere chi tra lui, Moses e Candreva la spunterà.
Dalla parte opposta Young sembra non avere rivali e dovrebbe ancora una volta partire da titolare. Servirà anche la sua esperienza. Eccome se servirà!
In avanti scalpita El Nino Maravilla. Il cileno è pronto a dar spettacolo al fianco di Lukaku. È entrato alla grande contro l’Udinese, sostituendo un Esposito ancora troppo acerbo. Per il Derby abbiamo bisogno di giocatori pronti. Di combattenti.
Nodo Eriksen. Conte punterà su di lui o lo lascerà ambientare gradualmente?
Il talento danese non può di certo fare miracoli. Non dispone della bacchetta magica e ha bisogno di ambientarsi. Imparare i meccanismi del gioco di Conte. Non sarà facile per lui, ma è stato scelto per farci fare questo benedetto salto di qualità che aspettiamo da anni. È stato perso per accendere la luce. Inventare giocate. Imbeccare i compagni e mandarli in gol con semplicità con molta semplicità.
Ci servirà il miglior Eriksen. Ci servirà la migliore Inter per cercare di scacciare lo “spauracchio” Ibrahimovic e il suo Diavolo. Proprio lo svedese sembra vedere rosso quando affronta l’Inter da avversario. Sono quattro le reti messe a segno dall’attaccante contro di noi. Alcuni del tutto inutili. Speriamo possa essere così anche domenica sera, in caso dovesse trovare nuovamente la via del gol.
La formazione nerazzura possibile dovrebbe essere:
Padelli (Handanovic), Godin, Skriniar, De Vrij, Moses, Eriksen, Brozovic, Barella, Youg, Lukaku e Sanchez.