Roma – Empoli 2-1: buona la prima per mister Ranieri. In goal il Faraone ed un ritrovato Schick. Tre punti preziosi , ma quanta sofferenza!
La Roma di questo periodo è una zattera in alto mare. Tra esoneri, dimissioni, squalificati e infortunati, è scesa in campo con l’obbiettivo unico di vincere. Troppi punti persi, troppi goal presi, troppi problemi da risolvere in poco tempo per mister Ranieri, che ancora deve visionare bene gli uomini a disposizione e fare il punto degli abili e arruolati.
I tre punti (che non erano affatto scontati) sono oro colato che darà una bella boccata d’ossigeno per far ritrovare l’anima a questa squadra, ormai svanita da molto tempo.
Il mister aveva chiesto ai giocatori di dare tutto in campo. Ed è stato ben ripagato dai 14 schierati durante i 97 minuti di gioco. Considerato pure che molti di loro erano reduci dai 120 minuti di Oporto e dalla legnata presa al derby per cui, sia fisicamente che moralmente, erano a pezzi.
Ma si sa che Claudio Ranieri oltre che essere un brizzolato navigato allenatore che ha girato mezza Europa, è noto anche per essere bravo ad ” aggiustare “ le squadre devastate tipo come la Roma di Di Francesco e Monchi, (e staff tecnico) noti visionari di un calcio che da queste parti, evidentemente non funziona. La stagione infatti era iniziata male , con chiari segnali negativi ed è proseguita tra alti e bassi.
il Mister è tornato al timone della squadra e per ora si è preoccupato di mettere insieme i cocci rimasti e tirare fuori il massimo. E così è stato. 2-1 all’Empoli che cerca disperatamente i punti salvezza. Una vittoria che rievoca quella di 10 anni fa a Siena. Stessa situazione e stesso risultato. Che fu poi preludio di una cavalcata che portò la Roma ad un passo dal titolo contro la titanica Inter del triplete.
Ecco. Anche quella Roma lì, era ” testarda e testaccina”, come chiedeva Ranieri.
E’ vero che abbiamo sofferto contro l’Empoli. Ma è stata una sofferenza da squadra umile. La Roma ha giocato da provinciale, lottando e spazzando. E proprio per questo è riuscita a portare a casa la pagnotta. Perché ha giocato con spirito di gruppo, con umiltà e praticità.
Alla fine dopo che l’arbitro Maresca aveva buttato fuori ingiustamente Florenzi e che grazie al VAR ha annullato il gol di Krunic che avrebbe lasciato l’amaro in bocca a tutti, la squadra soffre e stringe i denti sino al fischio finale. Ed è stata la liberazione da un incubo.
Forse si intravede la luce in fondo al tunnel? Chissà. Intanto la strada è ancora lunga e sabato passerà per Ferrara dove ci attenderà la Spal.
Daje Mister! Son rimaste 12 finali! Ce la possiamo fare!