Ballardini subentra a Maran sulla panchina del Genoa
Indice dei contenuti
ToggleLa sconfitta senza appello al Vigorito di Benevento è costata la panchina a Rolando Maran. Così per la quarta volta ritorna a sedersi sulla panchina rossoblu Davide Ballardini, dando seguito a distanza di due anni alla infinita telenovela amore/odio con il presidente Preziosi. Anche se manca ancora l’ufficialità per lui è pronto un contratto sino al 30 giugno del prossimo anno, poi rinnovo automatico in caso di salvezza.
Come giocherà l’ennesimo Genoa di Ballardini
La difesa del Genoa:
Si passerà stabilmente alla linea a tre, già adottata ad inizio stagione dal tecnico uscente e poi abbandonata nelle ultime gare. Davanti a Perin dovrebbero agire Goldaniga in attesa del lungodegente Biraschi, il cui ritorno è previsto per fine febbraio, Zapata al centro con Bani in alternativa e Criscito che ormai sembra prossimo al rientro e prendere il posto di un più che appannato Masiello.
Il centrocampo del Genoa di Ballardini
In mezzo il tecnico di Ravenna preferisce giocare a quattro con il trequartista dietro le due punte. Giocatore però con queste caratteristiche, che al momento manca al grifone, almeno che non si voglia ridare una nuova chance a Zajc messo in naftalina del ex Cagliari o impiegare come già fatto in passato l’eterno Pandev giunto ormai alla veneranda età di trentasette anni. Le fasce saranno occupate da Zappacosta a destra e Pjaca sulla mancina che dovrebbe essere preferito a Pellegrini, perché dotato di più imprevedibilità, sopratutto se si adotta la linea a cinque. In mezzo manca un play maker che giochi davanti alla difesa, il più adatto a ricoprire il ruolo è Badej con Sturaro al suo fianco e Lerager o Rovella nel caso si voglia inserire un’altra mezz’ala.
L’attacco del Genoa di Ballardini
Il reparto avanzato sarà composto da Scamacca l’unica nota positiva di questo brutto inizio di stagione e Shomurodov, con Destro prima alternativa, insieme a Pandev e Pjaca pronti a cambiar ruolo all’evenienza.
Questo sarà il primo momentaneo Genoa di Ballardini in attesa del mercato invernale. Come di consueto assisteremo ad un cambiamento di rosa radicale, senza escludere la possibilità di qualche cessione eccellente come Scamacca o Rovella, già nel mirino delle big nostrane. Arriveranno i soliti mezzi giocatori che provengono da stagioni deludenti, un po’ avanti con l’età alla ricerca di rilancio. Il nome di Musacchio che circola da diversi giorni in città per rinforzare la difesa, è la riprova di tutto ciò. Genoa e i suoi tifosi non meritano tutto questo, è un paio di anni che ci si salva all’ultima giornata più per demeriti altrui che con le proprie forze. Non si intravede un progetto tecnico volto a migliorare nel tempo, ma solo un continuo esonero di tecnici e un via vai di giocatori. È ora che il presidente Preziosi prenda veramente in considerazione l’idea di mollare il timone prima che la barca affondi nel baratro della serie B, anziché abbandonarsi ad isteriche rivoluzioni che riportano sempre punto e capo.