Gabaski l’eroe egiziano della Coppa d’Africa
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ToggleL’estremo difensore egiziano è capace di catapultare una squadra “di scappati di casa” in finale di Coppa d’Africa. Con 4 prestazioni strepitose ha dimostrato quanto valga la sua presenza in campo nonostante lui fosse il SECONDO portiere! Esatto, non era né anche titolare.
Egitto-Costa d’Avorio: i miracoli di Gabaski
Infatti il suo cammino cominciò dagli ottavi al minuto 88 nella partita contro il Costa d’Avorio. Una partita per niente facile per l’Egitto dato che il Costa d’Avorio aveva appena eliminato i campioni in carica dell’Algeria con un durissimo 3 a 1 costringendo gli algerini a ritornare a casa dopo a malapena 3 partite visto che le volpi del deserto avevano totalizzato solo UN PUNTO in tutto il girone. Perciò nello scontro Egitto-Costa d’Avorio i pronostici non erano per niente favorevoli ai faraoni. E come se non bastasse si infortuna pure il primo portiere. Ma non preoccupatevi perché entra in campo Abougabal, del tutto sconosciuto alla scena internazionale fino a quel momento. Entra ed inietta fiducia nella nella retroguardia egiziana che riesce a reggere l’onda d’urto degli avversari mantenendo inviolata la rete nonostante i ripetuti attacchi degli ivoriani. Un inizio fortuito quasi fosse destino che anche lui partecipasse e tirasse fuori i suoi artigli invece di rimanere a bordo campo inerme. Infatti terminati pure i tempi supplementari sullo 0 a 0 si vai alla lotteria dei rigori ed è qui che Gabaski si prende tutta la scena parando il terzo rigore ad Erik Bailly. Gli altri rigori entrano tutti. ma poco cambia, perché l’Egitto approda ai quarti grazie alla parata del suo secondo portiere.
Egitto-Marocco: il derby arabo
Ai quarti è tempo di derby arabo, Egitto contro Marocco, Momo Salah vs Hakimi. Le due stelle rispettivamente del Liverpool e del Paris Saint Germain danno spettacolo. Salah concretizza il primo gol e crea l’assist per il secondo sentenziando il passaggio del turno con il punteggio di 2 a 1 per l’Egitto dopo i tempi supplementari dato che i 90 minuti regolamentari finirono con il risultato di 1 a 1. Quel match è l’unica nota straordinaria per Momo Salah che è stato quasi sempre oscurato dai difensori avversari non riuscendo mai a sfoggiare le azioni mozzafiato a cui ci aveva abituato col Liverpool.
Egitto-Camerun: la sfida contro i padroni di casa
In semifinale l’Egitto trova il Camerun, paese ospitante ed organizzatore dell’edizione corrente della Coppa d’Africa. E anche qui la retroguardia egiziana regge la pressione dei tifosi e trascina i camerunensi ai calci di rigore dopo che pure i tempi supplementari scaddero sullo 0 a 0. Ai penalty Gabaski si mette nuovamente sotto i riflettori parando addirittura due rigori e conquista la finale dopo che Clinton N Jie sbaglia il quarto rigore del Camerun sparandolo fuori.
Egitto-Senegal: la grande finale
È finale, contro il Senegal. La nazionale dell’altra stella di Liverpool, Sadio Mané, e di altre tre stelle Gueye, Koulibaly e Mendy rispettivamente di PSG, Napoli e il portiere del Chelsea. Qui Abougabal prova a superarsi parando un rigore al minuto 7 proprio a Sadio Mané. Rigore concesso per un entrata troppo avventata di Abdelmonem nella propria area di rigore ai danni di Saliou Cissé. Col risultato finale di 0 a 0 si va nuovamente alla lotteria dei calci di rigore.
La lotteria dei rigori di Egitto-Senegal
Il primo rigore lo segnano sia Koulibaly che Zizo, al secondo Diallo porta in vantaggio il Senegal e quando tocca ad Abdelmonem pareggiare i conti, sbaglia. Al terzo rigore Gabaski prova ad intervenire e para il tiro di Bouna Sarr, Marwan Hamdy pareggia il risultato sul 2 a 2. Al quarto Bamba Dieng segna, al turno dell’Egitto si presenta Mohanad e si fa ipnotizzare dal continuo movimento del portiere del Chelsea e sbaglia. Al quinto rigore si presenta nuovamente Sadio Mané dopo che aveva sbagliato il rigore ad inizio partita ma questo svolta non spreca e tira una rasoiata su cui Abougabal non può fare niente.
La grande avventura dell’Egitto in Coppa d’Africa
Finisce qui l’avventura dell’Egitto, inutile dire che le numerose stelle senegalesi erano favoriti perché l’Egitto nonostante avesse la migliore difesa della Coppa d’Africa (solo due gol subiti in tutto il torneo) aveva un attacco sterile capace di concretizzare a malapena 4 reti in tutte le partite dai gironi alla finale. Forse le prestazioni di Salah non sono state all’altezza non riuscendo quasi mai ad evadere dalle marcature avversarie. Forse siamo troppo abituati ad azioni e cavalcate folgoranti dal piccolo faraone nel Liverpool che rimaniamo delusi dai sui risultati con la nazionale. Fatto sta che in finale si è infranto il sogno egiziano.
Da Youssef Amer Sharoubim, italiano di origine egiziana residente a Milano che ha sognato assieme a tanti egiziani la vittoria dei Faraoni nella Coppa d’Africa.
Photocredit: TFS – Top Football Show, Twitter