La McLaren stravince il Gran Premio della Cina
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ToggleLa stagione è iniziata con il dominio del team di Woking, con il possibile dualismo tra
Norris e Piastri a infiammare la lotta al titolo, in attesa degli altri.
McLaren MCL39, una macchina quasi perfetta
Il campionato 2025 si è aperto come si era concluso il 2024, ossia con la McLaren in cima
al podio. Sullo slancio del titolo costruttori conquistato ad Abu Dhabi con la già ottima
MCL38, la scuderia diretta da Zak Brown ed Andrea Stella ha confermato l’eccezionale
stato di forma sin dai test in Bahrain, con un passo gara impressionante.
La vettura MCL39 riprende molte soluzioni del precedente modello, dimostrandosi prima
forza sia sui circuiti cittadini (come Melbourne) sia sulle piste da curve veloci (come
Shanghai).
Nonostante si siano disputate solo due delle ventiquattro gare in programma, è opinione
diffusa che il team inglese goda di un vantaggio importante sulla concorrenza che si
protrarrà per tutta la stagione. Nonostante Lando Norris abbia dichiarato che guidare la
vettura a volte risulta difficile, è indubbio che la lotta (se mai ce ne sia) per il titolo è
ristretta al dualismo tra i piloti.
Tuttavia, entrambi i piloti non sono stati esenti da errori in queste prime due gare: se Piastri
in Australia ha compromesso una sicura seconda posizione a causa di un’uscita di pista, in
Cina anche Norris non è stato esente da errori, specie nella sprint (sia nelle qualifiche
shootout sia nella garetta da 100km). Questo a testimonianza di come la squadra
campionessa in carica tra i costruttori dovrà essere brava a sfruttare il vantaggio che gode
sulla concorrenza per accumulare fieno in cascina all’inizio evitando errori di strategia e di
pilotaggio, ammesso che gli avversari riescano a colmare il gap col passare delle gare.
Mercedes e Red Bull inseguono la McLaren
Alle spalle del team Papaya emergono la Mercedes e la Red Bull con situazioni molto
diverse. Il team diretto da Toto Wolff si staglia alle spalle della McLaren nella classifica
costruttori frutto di due terzi posti, acciuffati da George Russell: l’inglese, divenuto pilota di
punta dopo l’addio di Hamilton, sta mostrando una regolarità di rendimento importante,
capitalizzando tutte le occasioni che la buona W16 concede. Proprio la bontà della
monoposto si sta dimostrando un valido alleato nell’apprendistato di Andrea Kimi Antonelli
alla F1: il bolognese, uno dei 5 rookie del 2025, in queste prime uscite sta mostrando la sua
velocità. All’esordio in Australia, dopo essere uscito in Q1 anche a causa dell’inesperienza
nello sfruttare le gomme morbide in qualifica, ha rimontato fino al quarto posto in
condizioni di pista viscida ed anche in Cina ha dovuto misurarsi per la prima volta con il
format Sprint, ottenendo punti sia nella gara del sabato sia nella gara lunga della domenica
(alla quale si era qualificato in top ten) nonostante un danno al fondo vettura.
Per quanto riguarda la Red Bull, oramai è solo Verstappen a fare miracoli con la bizzosa
RB21: sia in Australia che in Cina, il team di Milton Keynes ha potuto contare solo sul
talento cristallino del campione del mondo salvando il bilancio finale. Il compagno di
squadra Lawson invece naviga distantissimo da Max, a dimostrazione di come la vettura
anglo-austriaca sia molto difficile da portare al limite e già si parla di una sua sostituzione a
partire dal prossimo gran premio del Giappone con Tsunoda.