Tra pochi giorni ricomincia la Formula 1, il campionato a ruote scoperte più famoso al mondo. Ecco la nostra anteprima sui possibili valori in campo!
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Toggle- Tra pochi giorni ricomincia la Formula 1, il campionato a ruote scoperte più famoso al mondo. Ecco la nostra anteprima sui possibili valori in campo!
- Lotta al vertice – Ferrari, Mercedes, Red Bull
- Grandi sfide nel centro gruppo – Renault, McLaren, Alfa Romeo, Haas
- Verso il fondo classifica – Racing Point, Toro Rosso, Williams
Con gli ultimi test pre-stagionali a Barcellona di due settimane fa, il tempo di capire meglio le vetture e verificare che tutto fosse a posto era finito. Questo fine settimana a Melbourne, in Australia, ci sarà un primo assaggio per quanto riguarda la competitività in pista delle vetture di Formula 1. Prima però diamo un’occhiata a quanto si è potuto apprendere fino ad ora.
Lotta al vertice – Ferrari, Mercedes, Red Bull
Ferrari SF90 Dopo il 2017 e il 2018, entrambi finiti male per la scuderia di Maranello, quest’anno l’obiettivo minimo è la vittoria del campionato piloti e costruttori. Non ci sono più scuse. E per questo si è forse voluto affiancare a Sebastian Vettel, prima guida indiscussa, il giovanissimo Charles Leclerc, pilota monegasco che la passata stagione ha vestito la tuta della Sauber chiudendo al 13esimo posto. Il talento di Monaco potrebbe diventare un problema per Vettel, dato le ottime prestazioni nelle categorie minori che lo hanno visto trionfare in Formula 3 e Formula 2. D’altro canto però può spingere Sebastian a dare molto più di quanto non abbia fatto gli anni scorsi.
Mercedes W10 Il team anglo-tedesco punta a continuare la striscia di vittorie. L’obiettivo è battere il record fatto segnare dalla Ferrari tra il 1999 ed il 2004, nel corso dei quali la Rossa è riuscita a portare a casa 6 titoli costruttori e 5 titoli piloti. La coppia di alfieri è rimasta invariata dalla passata stagione, con il pluricampione Lewis Hamilton e Valtteri Bottas che cercheranno di compiere una vera e propria impresa sportiva. Un compito non facile, ma non impossibile per il team Mercedes, il quale nell’arco della stagione riesce a portare miglioramenti in modo costante. La concorrenza è, come al solito, avvisata.
Red Bull RB15 Il team della famosa bibita energetica inizia la stagione con due grosse novità. La prima è l’arrivo della Honda come fornitore della power-unit, dopo i tre disastrosi anni passati con la McLaren. La seconda è quella inerente al rimpiazzo di Daniel Ricciardo con Pierre Gasly, giovane pilota francese in arrivo dalla Toro Rosso. Cambiamenti importanti rispetto all’anno scorso, ma le attese sono molte e forse ben fondate. Nei test di Barcellona infatti la Red Bull non ha manifestato problemi tecnici, a differenza di Ferrari e Mercedes. È sembrato buono pure il passo gara: che sia il preludio per una stagione dominante?
Grandi sfide nel centro gruppo – Renault, McLaren, Alfa Romeo, Haas
Renault R.S.19 La Renault si trova ancora in una fase di inseguimento rispetto ai tre top team. Neppure l’arrivo di Daniel Ricciardo dalla Red Bull non può e non deve creare troppe speranze nel team francese. Questo perché il pacchetto è competitivo, ma non abbastanza per ottenere grandissimi risultati. La PU Renault è infatti la quarta forza in griglia, dietro ad un propulsore Honda che sembra in grande spolvero. D’altro canto, le soluzioni aerodinamiche prese sembrano un copia-incolla di quelle avversarie. Forse manca ancora un po’ d’estro per i tecnici della scuderia transalpina.
McLaren MCL34 L’arrivederci di Fernando Alonso dal team che fu di Lewis Hamilton e Mika Hakkinen ha messo il futuro nelle mani di Carlos Sainz, ex Renault, e Lando Norris. Molto ci si aspetta dal pilota spagnolo, che tenterà di fare del proprio meglio per risollevare la squadra inglese. I test di Barcellona hanno comunque dato una buona prima impressione per quanto concerne la vettura, sia per affidabilità che per competitività. Dunque sembra che il lavoro svolto dagli ingegneri inglesi sia stato migliore degli anni precedenti. Alcuni elementi della macchina riprendono i concorrenti, come il muso della monoposto in stile Mercedes, altri tentano di differenziarsi.
Alfa Romeo C38 Se il nome è diverso, la progettazione è rimasta la stessa. Si, perché l’Alfa Romeo continua nel solco della tradizione svizzera al mondo delle corse iniziata da Peter Sauber negli anni ‘90. La differenza sta nel continuo sviluppo, capitanato da Simone Resta, arrivato dalla Ferrari la passata stagione, e nel ritorno di Kimi Raikkonen all’interno del team che lo lanciò in Formula 1. Ad accompagnarlo troviamo Antonio Giovinazzi, vice campione di Formula 2 nel 2017, che riporterà finalmente il tricolore in F1. Dopo i buoni risultati dell’anno scorso, c’è solo da migliorare per la scuderia svizzera.
Haas VF-19 Cambio di livrea per il team statunitense, che punta però ad una nuova stagione nella Top Five del campionato. La passata stagione Kevin Magnussen e Romain Grosjean si erano resi protagonisti di ottime prestazioni e pure nel 2019 tenteranno di ottenere il massimo dal loro pacchetto. Il rapporto intessuto con la Ferrari è molto importante per la Haas in chiave performance. Già lo scorso anno si erano visti i risultati e quest’anno l’obiettivo è confermarsi. Vedremo se sarà così: quel che è certo è che ormai la scuderia di Gene Haas possiede tutti gli strumenti per fare bene.
Verso il fondo classifica – Racing Point, Toro Rosso, Williams
Racing Point RP19 Non più Force India dall’estate scorsa, la Racing Point di Lawrence Stroll, padre di Lance, quest’ultimo ingaggiato come pilota del team insieme a Sergio Pérez, è di difficile analisi. I test in Catalogna sono stati un po’ controversi per la squadra, che non è sembrata all’altezza delle passate stagioni. Un calo fisiologico dato il passaggio di proprietà, ma forse pure il segnale di un peggioramento delle prestazioni a causa del grande lavoro svolto dai concorrenti. Si prospetta quindi un difficile campionato per le vetture in rosa, come mai era successo fino a questo momento.
Toro Rosso STR14 Per il team satellite della Red Bull, non è semplice fare previsioni. Si sa che la scuderia assume il ruolo di tester di soluzioni da adottare poi sulla Red Bull e forse sarà così anche questa volta. Il ritorno di Daniil Kvyat potrà forse dare un po’ più di esperienza alla squadra, ma si presume un’annata all’insegna della sofferenza. Il budget è quello che è, oltre al fatto che essere sotto il controllo di un team così blasonato come la Red Bull può bloccare, in parte, una scalata alle posizioni in classifica.
Williams FW42 Se la Toro Rosso punta ad un anno di tranquillità, lo stesso non si può dire per la Williams. Il team guidato da Claire Williams non se la passa per niente bene. L’addio dello sponsor Martini, il ritardo nel portare in pista la vettura a Barcellona e l’allontanamento del direttore tecnico Paddy Lowe non sono certamente segnali di buon auspicio. I piloti, Robert Kubica e George Russel, si trovano in cattive acque e poco potranno fare se la situazione continuerà così. Si spera ovviamente per il meglio, ma la scuderia che fu di Nigel Mansell si trova ad un passo dal burrone.
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