Dedica alla festa del papà tifoso: la mia passione nasce da te

In onore della festa del papà non possiamo dimenticarci la sua importanza verso la squadra che tifiamo

Non so voi, ma io se tifo la mia squadra, adesso a più di 30 anni da quando sono nato è proprio grazie a mio papà. E sicuramente molti di voi vi sarete attaccati alla vostra squadra per lo stesso motivo. Certo, poi, ci sono anche i figli che preferiscono altre squadre o che seguono l’amico nella scleta del tifo o addirittura il partner. Ma, fondamentalmente, quanto è fondamentale il nostro papà nel trasmetterci il tifo, la passione e lo sport che poi tifiamo? Verrebbe da dire, semplicemente, molto. Ed è così: lui conta davvero tanto.

Prima di tutto, perché spesso sin da quando siamo piccolimi ci parla delle propria squadra del cuore, ce la fa vivere e ce la trasmette. E noi che di quell’universo non sapevamo nulla, ci fissiamo negli occhi e nella mente i colori che poi diventeranno nostro vanto e orgoglio.

Poi, perché di solito, è sempre la prima persona con cui andavamo o andiamo tuttora allo stadio. E’ colui che ci fa esaltare per nulla, che canta con noi e ci resta vicino nell’abbraccio di un goal o nel sacramentare contro all’arbitro o al proprio idolo.

E non mi si venga a dire il contrario: lo stesso accadeva e accade in ogni casa oggi. Partite in casa? TV, sciarpe e totale attenzione a ogni azione dei nostri beniamini. Ma vi siete mai chiesti perché si festeggia proprio questo giorno?

Perché si festeggia la festa del papà?

Beh in un discorso fuori dal tifo, semplicemente oggi è San Giuseppe e quindi è il giorno dedicato al santo che è considerato da tutti Padre putativo di Gesù Cristo.



Perché il nostro papà è unico?

Tornando a noi, il nostro papà è il legame di sangue, che poi a sua volta diventa legame d’affetto e cuore per una squadra. Tanto è vero che quando lui non se la sente più, siamo noi a sostenerla fra trasferte e cori allo stadio. Eh già…il nostro papà (quello dei tutti sportivi) è unico e inimitabile. Chissà quanti di noi hanno ricordi legati al proprio papà tifoso? Magari, con qualche imprecazione indimenticabile o qualche battuta inimitabile.

E d’altronde, quello del padre-figlio tifoso è un rapporto vivo e sentito. E’ Lui che da sempre ci accompagna o accompagnava al campetto d’allenamento. Ci sosteneva e ci incoraggiava a dare il meglio, a a farci piccoli uomini giocatori e a non aver mai paura del proprio avversario.

E chi ricorda i suoi occhi quando noi abbiamo segnato un goal? O parato un rigore? o servito l’assist giusto? Fra tutti quelli applausi, lo schiamazzo, i fischi e il battito di mani dalla panchina, c’era sempre quella voce più forte e incoraggiante. C’era sempre nostro papà.

E allora nel giro della festa del papà vogliamo ringraziare tutti i papà del mondo tifosi sereni e gioiosi, contenti o dispiaciuti che in questi anni, da quando eravamo nella culla fino a oggi, ci hanno donato, fra le tante altre belle cose, questa passione infinita.

Una passione dentro di noi, spensierata, inconscia e mai sopita che ci fa urlare o scrivere della nostra squadra del cuore.

Grazie papà, Auguri