Ferrari, una crescita sotto tutti i punti di vista

Copertina Tifoblog rubrica Francesco Lenti Formula Uno

La grande crescita della Ferrari nel 2024

La Scuderia di Maranello si prepara ad accogliere Lewis Hamilton, dopo un 2024 che ha mostrato miglioramenti tangibili sotto tutti i punti di vista.

Ferrari di nuovo in lotta fino all’ultima gara. Si apre l’era Hamilton

Erano 12 anni che la Rossa non arrivava all’ultima gara con ancora la possibilità di agguantare un titolo mondiale. Complice una stagione equilibratissima sul piano delle prestazioni, la Ferrari ha vissuto una seconda parte in grande ascesa sorpassando dapprima la Red Bull e poi lanciandosi in una rincorsa sulla McLaren: nonostante il divario di punti dal team Papaya fosse importante, va dato al Cavallino di averci comunque provato a ribaltare un pronostico sfavorevole. Ma non si può sottacere sui motivi che hanno permesso questa risalita nelle prestazioni, peraltro intravista nella seconda parte del 2023: già con la SF-23, macchina carente dal punto di vista aerodinamico e sulla gestione gomme in gara, si sono visti timidi ma significativi progressi delle prestazioni se è vero che il Cavallino era arrivato in scia alla Mercedes per il secondo posto tra i costruttori.
La SF-24 ha corretto in gran parte il problema del degrado gomme sulla distanza di gara, con una vettura gentile sulle coperture ma che aveva nel giro secco in qualifica il suo punto debole, acuito in condizioni di pista fredde: per ovviare a questo difetto, gli aggiornamenti introdotti a Barcellona miravano a far funzionare da subito le gomme ma che invece hanno prodotto un saltellamento e di conseguenza, una regressione nelle gerarchie in pista con la Ferrari ritrovatasi quarta forza in pista dietro anche alla Mercedes. Con il pacchetto di Monza e con l’ala anteriore di Singapore, la SF-24 non ha più sofferto di bouncing ed ha ripreso a volare contendendo il titolo costruttori alla McLaren fino all’ultima gara di Abu Dhabi.
Ora il futuro porta il nome di Lewis Hamilton (oltre ovviamente a Charles Leclerc), il sette volte campione del mondo proveniente dalla Mercedes. Fortemente voluto da Vasseur, l’inglese porterà il suo enorme bagaglio tecnico di esperienza a Maranello, nel processo di crescita e rafforzamento che il team principal sta portando avanti fin dal suo insediamento, con l’auspicio che tutto ciò si traduca in vittorie e titoli mondiali.

Frederic Vasseur, l’uomo giusto per la Ferrari

Era il 9 gennaio 2023 quando Frederic Vasseur varcava per la prima volta i cancelli di Maranello in sostituzione di Mattia Binotto nel ruolo di team principal. Il francese, proveniente dalla Sauber, ha dapprima compreso quali fossero le tante problematiche in seno al team per attuare i cambiamenti necessari tra rafforzamento della Gestione Sportiva, conoscenza dei membri del team, ecc… Ma prima ancora che di uomini e metodologie, Vasseur ha cercato di imprimere una mentalità diversa votata all’osare senza aver paura di sbagliare, aggressiva, con un metodo pragmatico in fatto di ottimizzazione delle risorse, esecuzione dei weekend di gara. I frutti di questo approccio si erano già intravisti nella seconda parte della stagione 2023, ottenendo, tra l’altro (a Singapore), l’unica vittoria non Red Bull in un mondiale monopolizzato dal team di Milton Keynes: in altri anni, prima del suo arrivo, la problematica SF-23 sarebbe stata abbandonata al suo destino con risultati inferiori rispetto a quelli ottenuti nella seconda parte del 2023 e la squadra avrebbe affrontato la stagione 2024 con pochissime certezze.
Il 2024 ha confermato l’inversione di una tendenza che vedeva la Ferrari calare nel corso della seconda parte del campionato, in una situazione molto delicata perché lo stesso Vassuer ha tenuto unito il team durante il vuoto lasciato da Enrico Cardile nel ruolo di direttore tecnico in attesa di Loic Serra: in detta situazione, era molto facile che la squadra si disunisse, invece Fred è riuscito a far mantenere alta la concentrazione e la pista gli ha dato ragione. Infatti, pur perdendo il confronto con la McLaren e avendo ottenuto “solo” 5 vittorie a fronte delle 6 ottenute dai rivali inglesi, la Ferrari ha chiuso l’anno con più podi di tutti, anche della stessa McLaren (22 contro 21): un dato non da poco, visto l’equilibrio tra i top team. In generale, sotto la gestione Vasseur, il Cavallino ha ottenuto 6 vittorie con ben 31 podi in 46 gare (considerando anche il 2023), contro le sole 7 (e 47 podi) ma in quattro stagioni con Binotto al timone. Sono le cifre del cambiamento apportato dal manager francese e che spiegano come (forse) la Ferrari abbia imboccato la giusta via.