Ferrari: tutto sulla stagione 2025
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ToggleCon la SF-25, la scuderia di Maranello, forte dell’accoppiata Leclerc-Hamilton, andrà all’assalto dei due titoli iridati, ma le incognite non mancano.
SF-25, un progetto nuovo
Alla cena dello scorso Natale, il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur aveva preannunciato che la nuova vettura sarebbe stata “completamente nuova al 99%…”. Ed infatti, alla presentazione della SF-25, oltre ad una livrea diversa, si sono visti dettagli nuovi rispetto al modello SF-24. Il progetto 677, partito sotto la precedente direzione tecnica di Enrico Cardile, completato poi da un gruppo di lavoro supervisionato dal nuovo direttore tecnico Loïc Serra, presenta, quale principale novità, lo schema sospensivo pull-rod (o schema a tirante) all’anteriore per cercare di risolvere un difetto della Rossa del 2024, ossia il mandare i pneumatici da subito in temperatura.
Altri cambiamenti nella monoposto che correrà il mondiale 2025 sono da ricercarsi in un telaio più lungo all’anteriore e una scatola del cambio più corta.
Loic Serra ha giustificato il cambio di filosofia progettuale con il fatto che “la SF-24 era abbastanza competitiva a fine stagione, ma aggiornare e trovare prestazione stava diventando sempre più difficile…” anche per cercare di venire incontro alle esigenze di guida dei due piloti.
I rischi di un progetto nuovo
Se il cambio di filosofia progettuale è anche il manifesto della nuova mentalità apportata da Vasseur, ossia osare, essere aggressivi e prendersi dei rischi senza aver paura di sbagliare, è anche vero che presentarsi in pista con una macchina così diversa rispetto alla progenitrice rischia di diventare un handicap.
Fisiologicamente, infatti, un progetto così diverso necessita di tempo al fine di comprenderne i pregi e i difetti, in termini di comportamento in pista, bilanciamento, degrado gomme,ecc…In una F1 in cui i giorni di test sono pressoché ridotti all’osso, le occasioni per comprendere appieno il pacchetto divengono le prove libere nei weekend di gara.
Inoltre, aver cambiato la piattaforma aerodinamica della vettura nell’ultimo anno di questo regolamento tecnico a effetto suolo comporta inevitabilmente un ritardo sulla messa a punto della monoposto per le tematiche suddette e, in un mondiale così equilibrato, partire in ritardo rispetto ai principali avversari rischia di essere decisivo per un’eventuale lotta al titolo. Non va poi trascurato un altro aspetto, ossia che già dopo le prime gare tutti i team (quindi, anche la Ferrari) concentreranno le risorse sul nuovo regolamento tecnico in vigore dal 2026: in un contesto del genere, è innegabile che una vettura completamente diversa rispetto alla SF-24 abbia bisogno di più tempo e risorse per estrarne tutto il potenziale.
La speranza (per il mondo Ferrari) è che gli uomini di Vasseur riescano a trovare la quadra nel minor tempo possibile, onde deludere le enormi aspettative riposte in questa stagione dopo la crescita mostrata negli ultimi due anni…