Chi si aspettava la solita Formula-noia è stato ampiamente smentito. Con le Mercedes pasticcione e le Ferrari inesistenti, Alpha Tauri sventola il tricolore in Brianza
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ToggleNell’edizione 2020 del Gran Premio d’Italia è successo davvero di tutto.
Si prevedeva il classico noioso trenino guidato dalle due Mercedes, invece una Safety-car e una bandiera rossa hanno scatenato gli ormoni dei giovani piloti e spedito nel baratro il team campione del mondo che è incappato in errori davvero banali.
Una gara avvincente, adrenalinica, incerta fino all’ultima curva. A tagliare il traguardo per primo è stato un ottimo Pierre Gasly, tallonato da vicinissimo dal futuro ferrarista Carlos Sainz. Completa il podio un concreto e costante Lance Stroll. La Formula 1 dimostra ancora una volta che senza un team dominante riesce ancora ad accendere la passione dei fans di tutto il mondo e dare spazio al talento umano, al manico dei piloti e alle strategie dei team.
Ma chi è Pierre Gasly?
Gasly è un ragazzo di 24 anni francese che da anni vive con la fidanzata Caterina a Milano. Lo scorso anno iniziò la stagione in Red Bull come compagno di Max Verstappen, ma non ci fu mai feeling con la monoposto e con la squadra e i risultati furono deludenti. Così i vertici del team a metà stagione lo declassarono e lo fecero tornare in Toro Rosso (l’attuale Alpha Tauri), “switchandolo” con Alex Albon. Pierre ritrovò subito gli stimoli e la velocità in pista, regalando alla scuderia di Faenza un meraviglioso secondo posto in Brasile.
Nel campionato in corso Gasly sta disputando la sua migliore stagione. Sempre davanti al compagno Kvyat in qualifica, 43 punti contro i 4 del russo ed ora questa vittoria che brilla nel firmamento della sede Alpha Tauri di Faenza.
Una vittoria meritatissima che chiude un periodo molto provante per lui, visto che poche settimane fa tornando da un Gran Premio si ritrovò la casa completamente svaligiata e la scorsa settimana ci furono le celebrazioni in ricordo del suo grande amico Hubert, scomparso a Spa un anno fa.
GP Italia, le pagelle
Gasly, voto 10: Come il suo numero di gara, perfetto in ogni fase della corsa, rapido nella fuga, preciso e concentrato nella guida, freddo e deciso nella difesa negli ultimi giri. Bravo Pierre!
Sainz e McLaren, voto 9,5: Un secondo posto che sa quasi di sconfitta viste le circostanze, ma la vettura e i piloti sono in netta crescita, lo dimostra anche il 4° posto di Norris.
Stroll, voto 7: Ottimo podio per il rampollo di casa Stroll. Gara pulita, ma non riesce mai a tirare fuori quella zampata che convinca gli addetti ai lavori di essere lì per meriti propri.
Mercedes, voto 5: Come la posizione di Bottas. Molto deludente, qualcosa non funzionava a dovere. Con Hamilton ancora peggio, il muretto box gli ha demolito una gara già vinta in partenza.
Renault, voto 6: Sufficienza raschiata. A Monza il team francese poteva fare decisamente meglio. Le premesse c’erano, il risultato insomma…
Latifi, voto 10-: Strapazzato e bistrattato dal compagno Russell in ogni sessione, il pilota canadese, zitto zitto, riesce quasi nell’impresa di regalare l’ultimo punto alla famiglia Williams. Quasi, appunto.
Scuderia Ferrari, voto -1000: (Al)meno mille sono i motivi per cui non ho nessuna voglia di parlare della Ferrari, se ne parla già tanto in altre sedi, con la ricerca continua del colpevole. La colpa è una sola, quest’anno la monoposto è pessima in ogni pista e i risultati saranno pessimi anche nelle prossime gare, inutile farsi venire il mal di pancia.