Via al piano programmatico per il nuovo Palermo di Marino. Tra vecchi e nuovi problemi, i big “pronti” a partire per fare cassa
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ToggleInizierà il 10 Luglio con il ritiro a San Lorenzo Dorsino (TN) la nuova stagione del Palermo allenato da Pasquale Marino. La squadra verrà accolta a braccia aperte dall’amministrazione del piccolo Comune trentino: “Siamo onorati di ospitare i rosanero”, così infatti si legge nel comunicato di Davide Orlandi, assessore allo sport.
Al ritiro prenderanno parte anche sei giocatori della nostra Primavera. Tra questi, su tutti, spiccano Rizzo e Santoro che sulla carta hanno le qualità per imporsi nel prossimo campionato di Serie B.
Cosa aspettarci dal mercato?
Le novità principali al momento riguardano il rinnovo di Capitan Rispoli, accordo vicino ed è previsto un ritocco al ribasso del contratto.
I big come Puscas, impegnato con l’Under 21 rumena all’Europeo di categoria, Nestorovski che interessa al Lecce qualora salti l’acquisto del turco Yilmaz e Moreo potrebbero venir ceduti per fare cassa. Al momento però non c’è nessuna offerta ufficiale e non è da escludere una loro permanenza in rosanero.
Jajalo, invece, si è già accasato all’Udinese, Raikovic piace al Brescia mentre si cercherà sicuramente una nuova destinazione per Aleesami che non rientra nei piani di Marino.
Capitolo Bellusci: non è detto che il difensore, molto amato dai tifosi rosanero, torni ad Ascoli, possibile rimanga in Sicilia nonostante anche il Bari abbia chiesto informazioni. Diversa invece la situazione del portiere Pomini, si tratta il rinnovo per accontentare il mister che vorrebbe averlo in rosa insieme al titolare Brignoli.
Le polemiche di Tacopina:
Da quando il Venezia è retrocesso, il presidente Tacopina sbotta quotidianamente contro il Palermo. Accusandolo persino di non avere i soldi per l’iscrizione al prossimo campionato di serie B.
La società rosanero si difende dicendo di essere in regola con i pagamenti.
Certo, come no. Siamo infatti certi che questa discussione andrà avanti per tutta l’estate. Del resto, il calcio senza zizzania e, senza gli sfoghi dei presidenti più eccentrici, perde sicuramente fascino.