Il Crotone è in Serie A
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ToggleC’era vicino e da stasera con il pareggio della Spezia c’è realmente: il Crotone è di nuovo in A, dopo l’arrivo nel 2016-17.
Festa già presente sui social con il solito burlone di Maxi Lopez, con champagne e cori in aeroporto. La squadra calabra infatti era in trasferta, esattamente a Livorno. Il pokerissimo firmato Zanellato, Nwanko, Gerbo e Molina porta la squadra di Giovannino Stroppa in A.
Gli squali tornano in A, come in quel famoso anno del 2016 guidati da Juric. È la seconda squadra del Sud, dopo il Benevento a tornare in massima serie (ecco qui la storia delle streghe di Inzaghi).
Crotone 2019/20: come gioca la squadra di Stroppa
La difesa del Crotone
La nuova stagione riparte dal 3-5-2 targato Stroppa. In porta il capitano Cordaz. La linea dei tre è affidata a Cuomo- Marrone- Golemic. Il primo destro naturale cresciuto nella primavera rossoblu. Il suo metro e novanta lo rende molto efficace nel gioco aereo e l’ottimo senso di posizione gli permette di giocare in anticipo recuperando un infinità di palloni. Stesse caratteristiche del compagno di reparto serbo, bravo nella marcatura e nel gioco areo. A Marrone spetta invece il compito di impostare l’azione sia palla a terra che con verticalizzazioni e si sostituisce al mediano in caso che quest’ultimo sia marcato a uomo.
I 5 di centrocampo del Crotone
Le fasce sono occupate da Gerbo a destra e Molina a sinistra. Il primo più difensivo, in fase di non possesso va a fare il quarto di difesa e il secondo più votato all’attacco dotato di progressione e dribbling. A loro si alternano Mustacchio e Mazzotta. Nei tre nel mezzo Barberis è quello che detta i tempi bravo anche sui calci piazzati. Ai suoi lati agiscono a destra Zanellato incontrista, bravo a giocare a uno/due tocchi, mentre sul lato mancino c’è Benali più votato ad offendere grazie ad una buona tecnica individuale associata ad un’ottima capacità di corsa, rapido nei movimenti e abile negli inserimenti offensivi. A dar fiato in corso a subentrare dalla panchina c’è Crociata che può ricoprire più ruoli grazie alla sua visione di gioco.
La coppia d’attacco: Simy-Messias
Il reparto avanzato è formato dal brasiliano Junior Messias che si piazza tra centrocampo ed attacco, pronto a ripiegare in fase passiva ed a sprigionare la sua corsa in quella attiva a supportare il gigante Simy bomber della squadra. Nigeriano di 28 anni in Italia da quattro anni è finalmente esploso in questa stagione con la sua forza fisica che gli permette di penetrare nelle difese avversarie. A loro pronto a dar manforte è arrivato via Benevento Armenteros svedese di origine cubane dal fisico robusto ma non altissimo, bravo nella protezione della palla, mancino che tende spesso ad accentrarsi per concludere a rete. Ed infine Maxi López poche presenze condite da un goal.
La prima serie A per il Crotone: anno 2016-17
Gli squali approdano per la prima volta nella loro storia in serie A nella stagione 2016/2017 allenati da Davide Nicola, chiamato a sostituire il croato Juric in panchina e ceduti due tra i maggiori artefici della storica promozione, Ricci e Budimir, affidandosi alla coppia d’attacco ex Sassuolo Falcinelli Trotta. L’ inizio non è dei migliori con la prima vittoria che arriva solo all’undicesima giornata con un 2-0 sul Chievo, ma il finale di stagione è esaltante 20 punti conquistati nei restanti 8 match che li classificano al quart’ultimo posto utile per la salvezza. Anche l’anno successivo nella massima serie i pitagorici stentano in partenza, ma poi anche se con risultati altalenanti sembrano aver ritrovato la giusta matassa. Fino alla sconfitta di 0-3 in casa contro l’Udinese.
A fine partita dentro lo spogliatoio il tecnico Nicola non prende bene la sfuriata di un arrabbiatissimo presidente Vrenna che lo porta a rassegnare le dimissioni per incomprensioni con la dirigenza. Al suo posto arriva Walter Zenga, ma l’ex numero uno nero azzurro non riesce a dare quella sterzata decisiva, classificandosi al terzo ultimo posto e il ritorno nella serie cadetta dopo un biennio.
Il mesto ritorno nella serie cadetta: la retrocessione
Nella stagione del ritorno in serie B, il Crotone allenato dal nuovo tecnico Stroppa parte con i favori del pronostico. Nel capoluogo calabrese oltre alle conferme di Cordaz, Barberis e Faraoni vede tra gli altri arrivi di giocatori come Benali, Firenze e il ritorno del croato Ante Budimir. Ma la stagione è travagliata e a farne subito le spese è l’allenatore dopo appena nove partite. Al suo posto arriva Massimo Oddo, i risultati stentano e viene di nuovo richiamato il mister di Mulazzano in provincia di Lodi. Portando i calabresi al termine del torneo ad un mesto dodicesimo posto. Il vulcanico e ambizioso presidente Gianni Vrenna non rimane con le mani in mano e nella sua mente già frulla l’idea di una nuova risalita.