Le belle storie di Colapinto e Lawson

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Colapinto e Lawson: in questo finale di stagione, i due piloti stanno scrivendo un pezzo importante della loro carriera con prospettive sul futuro

Franco Colapinto, più di una sorpresa

Dai tempi di Gaston Mazzacane, la F1 non vedeva la presenza di un pilota argentino sulla griglia di partenza. Dopo aver appiedato Sargeant, dal Gp d’Italia la Williams ha affiancato ad Alexander Albon Franco Colapinto, in attesa di Carlos Sainz per il 2025.
Sin da subito, il classe 2003 ha mostrato doti velocistiche interessantissime, tali da permettere alla scuderia di Grove di poter contare su due piloti per sperare di risalire la china. Già alla seconda gara, in quel di Baku, l’argentino ha ottenuto i suoi primi punti in F1, terminando 8° appena dietro il più esperto compagno di team Albon, divenendo il primo pilota argentino a ottenere punti dai tempi di Carlos Reutemann. A conferma che non si è trattato di un fuoco di paglia, Colapinto sta continuando a stupire, riuscendo talvolta a stare davanti ad Albon, il quale, da parte sua, sta subendo una grande pressione alla quale non era più abituato: infatti, il pilota anglo-thailandese pare più incline all’errore rispetto a quando surclassava Sargeant.
Adesso che gli addetti ai lavori stanno scoprendo il talento di Colapinto, il suo nome è emerso anche in chiave mercato, se non per il 2025, quantomeno per il 2026.
Per il 2025 il nome di Colapinto è transitato in orbita Audi, il quale per la prossima stagione non ha ancora sciolto la riserva in merito al nome da affiancare a Nico Hulkenberg.

Liam Lawson, ritorno per rimanere in orbita Red Bull

Il Gp del Texas ha visto il ritorno in pianta stabile di Liam Lawson. Subentrato al posto del pensionato Ricciardo, il pilota neozelandese (il quale aveva a sua volta debuttato in F1 sostituendo lo stesso pilota australiano infortunatosi a Zandvoort nel 2023 per 5 gare) affiancherà per le ultime gare del 2024 il giapponese Tsunoda. In questo rush finale di campionato, all’interno del team Racing Bulls vi sarà un confronto serrato non solo per confermare il sedile ma anche, e soprattutto, per assicurarsi il traballante sedile di Sergio Perez, ormai in bilico in seno alla Red Bull.
Non è un mistero che il destino di Checo sia appeso ad un filo (a dispetto del rinnovo contrattuale per il 2025) dato l’ampio divario prestazionale con Verstappen, e proprio per questo la scuderia di Milton Keynes vuole un’alternativa valida da affiancare al campione del mondo. In questa ottica deve essere letto il confronto all’interno del team di Faenza.
Al rientro ad Austin, Lawson ha ottenuto subito dei punti, arrivando davanti a Tsunoda, districandosi bene a centro gruppo, non mostrando alcun timore reverenziale al cospetto di piloti più esperti: un bel biglietto da visita per un pilota che sicuramente merita un posto da titolare in F1, magari nella squadra madre.