Leclerc: dopo questa annata stupefacente che ha fatto innamorare di nuovo della Rossa, un’analisi del campioncino fra presente, passato e futuro. Sarà il nuovo alfiere Ferrari?
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ToggleSono passate 16 gare da quando Charles Leclerc si è seduto per la prima volta sulla SF90. In queste sedici gran premi abbiamo volta per volta imparato a conoscere un ragazzo di ventun anni che di talento ne ha veramente tanto.
Il pilota monegasco quest’anno è sembrato in ombra solamente in due gare (Australia e Ungheria) e ha dimostrato, anche quelle volte che ha finito per ottenere zero punti, di esserci come nessun’altro.
Sì, perché quando parti dalle retrovie a Montecarlo e ti inventi due/tre sorpassi da leggenda e nonostante tu vada a sbattere ad Hockenheim, tutti ricordano di te quanto forte andavi in pista, bhè allora hai qualcosa di davvero speciale.
Charles Leclerc è quel ragazzo di ventun anni che al primo anno di Ferrari è stato docile e in silenzio per più di metà stagione e che ha tirato fuori gli artigli quando c’è stata la possibilità e la necessità di farlo.
Charles è davvero un predestinato, come Carlo Vanzini giustamente l’ha soprannominato, perché ha dimostrato di essere cannibale ed esperto come un veterano, quando di gare all’attivo ne ha solamente 37.
Negli ultimi weekend di gara molte sono state le rimostranze nei suoi confronti. C’è chi lo accusa di essere egoista e di pensare solo ai propri risultati e chi, decisamente più cerebroleso, lo etichetta come colui che è in grado solo di lamentarsi, quando è meno veloce del compagno di squadra.
Un purosangue vero in casa Ferrari: il futuro è suo!
Sia chiaro che non voglio entrare nei meriti dei Team Radio di Sochi, perché non mi competono e non conosco la vera realtà dei fatti.
La verità è che Leclerc è un puro sangue, uno di quelli che nascono una volta ogni venti/trenta anni. Uno capace di fare sei pole position in sedici gare, di cui quattro di fila. E’ come con un cavallo. Non bisogna compiere l’errore di non permettergli di correre libero e di esprimere al massimo le sue potenzialità, soprattutto alla luce dell’anno deludente di Ferrari.
Un anno fa circa, quando si ufficializzava lo scambio Leclerc – Raikkonen con Alfa Sauber, fui uno dei più scettici a riguardo, poiché non consideravo affidabile alla causa Vettel il monegasco. Un ragazzo, che va così forte al suo primo anno in un top team di F1, sarebbe stato difficile da gestire al momento di una lotta mondiale serrata tra Hamilton e Sebastian, anche perché molto probabilmente, se la SF90 fosse stata competitiva da permettere al tedesco di combattere per il mondiale, Leclerc non sarebbe stato da meno.
Ma non siamo qui a creare uno spartitraffico tra Vettel e Leclerc per il futuro prossimo (ovvero per il 2020), ma a elogiare la forza di questo pilota. Avete bisogno di prove ulteriori per capire che con questo ragazzo in futuro non ci sarà storia?
Pilota che sa difendere e attaccare
Andate a vedere il giro che gli ha consegnato la pole position a Singapore per valutarlo sul giro secco (come se ce ne fosse bisogno con uno che ha fatto 6 pole in 16 gare), andatevi a vedere la difesa con Verstappen a Silverstone e con Hamilton a Monza per valutarlo sulla difesa della posizione e infine andate a vedere i sorpassi a Norris e Grosjean a Montecarlo e a Gasly sempre a Silverstone per valutarlo sull’attacco.
Questo ragazzo ha fatto riaffiorare l’amore per la F1 a molta gente che se n’era andata per colpa delle noiosissime ultime stagioni, ha riacceso i cuori Ferrari che dopo lo scorso anno erano diventati quasi accondiscendenti al fatto che Mercedes fosse l’unica padrona dell’era power unit.
Siamo davanti ad un futuro campione del mondo e lo dico con leggerezza e spensieratezza, convinto che Charles non mi deluderà, perché se hai quel talento lì non puoi essere nient’altro che predestinato!
A cura di Alessandro Mora