Finalmente ci siamo sbloccati: prezioso 1-1 in un match complicatissimo come quello contro il Manchester City. Importante il pareggio tra Shakhtar e Dinamo, che tiene viva la speranza di un miracoloso passaggio del turno.
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Toggle- Finalmente ci siamo sbloccati: prezioso 1-1 in un match complicatissimo come quello contro il Manchester City. Importante il pareggio tra Shakhtar e Dinamo, che tiene viva la speranza di un miracoloso passaggio del turno.
- Ora concentrati per la non facile trasferta di domenica contro la Sampdoria, che pian piano, con l’avvento in panchina di Claudio Ranieri al posto di Eusebio di Francesco, si sta risollevando. Arriveremo a Genova con un umore sicuramente positivo, dopo la speranzosa serata di ieri. Forza Atalanta!
Per potere sperare in qualcosa che rimane comunque ancora molto difficile da raggiungere, ovvero la qualificazione agli ottavi, bisognava tentare l’impresa di racimolare qualche punto contro la corazzata di Guardiola, fino a ieri a punteggio pieno, che all’andata aveva sconfitto la Dea per 5-1. In più, bisognava sperare in qualche buona notizia da Zagabria, dove Dinamo e Shakthar Donetsk hanno pareggiato 3-3. Ottime notizie, perché un risultato diverso dal pareggio avrebbe precluso all’Atalanta , quasi matematicamente, la possibilità di arrivare seconda. Anche se, pensandoci bene, questo pareggio rende sì possibile l’opzione secondo posto (comunque tostissima), ma rende più difficile la possibilità di arrivare terzi, dato che il terzo posto rimane distante 4 punti come prima dei match di ieri.
Primo tempo
Per quanto riguarda il match, il City è partito fortissimo trovando al settimo minuto la rete con Sterling (autore di una tripletta all’andata) di fatto al primo tiro in porta. Successivamente, buona reazione dell’Atalanta, anche se nel primo tempo in effetti gli ospiti hanno dimostrato la loro evidente, almeno sulla carta, superiorità. Differenza nel palleggio piuttosto evidente, come d’altronde è normale che sia quando ti puoi permettere giocatori del calibro di De Bruyne, Sterling, Gabriel Jesus etc.
Secondo tempo
Nel secondo tempo, invece, è la Dea a partire all’arrembaggio con un atteggiamento molto più spregiudicato, e sarà così per tutti i secondi 45 minuti. Il gol di Pasalic è una soddisfazione enorme, dopo una bell’azione del Papu Gomez. San Siro è letteralmente esploso! In seguito, la Dea non ha smesso mai di pensare addirittura al colpaccio. Soprattutto nel finale, quando Ilicic, a tu per tu con Claudio Bravo, lo salta, viene messo giù, e per il portiere sudamericano scatta il cartellino rosso. A quel punto, dato che Bravo era entrato ad inizio ripresa al posto del titolare Ederson, Guardiola si vede costretto ad inserire un giocatore di movimento in porta. Perciò, si offre Walker, terzino di professione, ma ieri, per l’occasione, portiere. Siamo all’84esimo, e la Dea ha 6 minuti più parecchi minuti di recupero (7) per poter segnare in superiorità numerica, e con un portiere avversario non di ruolo. Ecco, forse in questo quarto d’ora scarso l’Atalanta avrebbe potuto cercare di impensierire maggiormente Walker anche con tiri dalla distanza. Il match termina 1-1.
Certamente ieri è stata una serata positiva per la Dea, che può ancora sperare. E’ stata una grande serata non solo per la classifica, anzi, è stata una grande serata soprattutto per l’atmosfera fantastica che si respirava a San Siro. Inoltre, un risultato positivo contro un avversario così prestigioso, in una partita di Champions League, non può che essere qualcosa di memorabile.